MINDEN
Elio MIGLIORINI
Hans MOHLE
*
Città della Germania nordoccidentale, posta presso la riva sinistra del Weser, 5 km. a N. della Porta Vestfalica e 64 km. a occidente di Hannover, in posizione [...] ritmo nei pilastri (circa 1270), ed è uno dei più belli della Germania. Notevoli due statue in pietra della Chiesa e della Sinagoga nell'atrio (circa 1270). Il pulpito, gli altari e i monumenti funebri sono del sec. XVII. Il tesoro della cattedrale è ...
Leggi Tutto
Per svolgere tutta quella parte della liturgia cristiana che conteneva le allocuzioni e le letture (omelie, lettura dei sacri testi nella prima parte della Messa), era necessario un luogo elevato, cioè [...] . Nessuna traccia di esso ci è nota per i primi tre secoli, quantunque un testo di Esdra accenni ad un luogo elevato della sinagoga per la lettura dei sacri testi (II Esdra, VIII, 4). E si sa che i cristiani derivarono molte loro usanze dalla pratica ...
Leggi Tutto
Gli Ebrei e la città
Donatella Calabi
I luoghi, i traffici, la convivenza di più «nationi»
La mobilità degli Ebrei italiani è singolarmente elevata nel corso del Seicento; essa è sensibile alle altalenanti [...] — alla presenza di nobili o preti cristiani o di visitatori, come il duca di Rohan, capita poi di predicare anche nella sinagoga levantina e in quella italiana, quando nel 1625 il rabbino si reca in Terra Santa (65).
Anche per la storia dei luoghi ...
Leggi Tutto
CROCI, Antonio
Gian Luca Kannès
Figlio di Giovanni e Maria Zolla, nacque a Mendrisio, in Canton Ticino, il 7 apr. 1823 ultimo di quattro fratelli (Ambrogio, Giuseppe, Luigi). Nel 1841 risulta ammesso, [...] sua permanenza in data imprecisata in Turchia e gli attribuiscono la costruzione a Smirne di una moschea e di una sinagoga (Corriere del Ticino, 12 ott. 1937, e lettere manoscritte presso la Biblioteca cantonale di Lugano). Il soggiorno in Turchia ...
Leggi Tutto
Vescovo di Milano (374-397) Nacque verso il 330 o poco prima, da famiglia romana, e probabilmente a Treviri dove il padre, che era uno dei quattro prefetti del pretorio dell'Impero, aveva allora la sua [...] 'imperatore (Ep. XL) qualificava di sacrilegio l'ordine di usare il patrimonio della chiesa (del vescovo) per edificare una sinagoga. E poiché Teodosio, convinto dell'equità del suo giudizio, non cedeva, un giorno A. pronunziò in chiesa alla presenza ...
Leggi Tutto
. È uso di antica tradizione dare questo nome al frazionarsi dell'unità di tempo in due o più suoni. Tale denominazione ha avuto origine dall'immagine del fiorire che i suoni ricordano nel loro succedersi [...] intenzioni onomatopeiche.
La tecnica delle fioriture vocali fu particolarmente coltivata nella musica dei popoli orientali e diffusa nella Sinagoga. Nel canto liturgico della chiesa cattolica si eleva spesso a non comune bellezza. Di solito, secondo ...
Leggi Tutto
YAMASAKI, Minoru
Ada Francesca Marcianò
Architetto statunitense di origine giapponese, nato a Seattle (Washington) il 1° dicembre 1912, morto a Detroit (Michigan) il 6 febbraio 1986. Si laureò nel 1934 [...] 1966) combinando, nella complicata struttura, le più disparate reminiscenze delle culture orientali e occidentale. Anche nella Sinagoga di Glencoe (Illinois, 1964), che è caratterizzata da un'audace membrana di copertura a ventaglio, Y. impalca ...
Leggi Tutto
MARTIRE (XXII, p. 456)
Arnaldo MOMIGLIANO
Atti dei martiri. - con l'espressione di Acta martyrum si sogliono designare, dopo la pubblicazione della prima raccolta fattane da Th. Ruinart (v., XXX p. 232), [...] 1089), uno strano colloquio di Avillio Flacco, prefetto d'Egitto al tempo di Tiberio e Caligola, con uno dei capi della sinagoga giudaica e due capi antisemiti: il tono è nettamente romanzesco; 2. "Atti di Isidoro e Lampone" (Berl. Griech. Urk., II ...
Leggi Tutto
FALCINI, Mariano
Mauro Cozzi
Nacque a Campi Bisenzio (Firenze) il 10 maggio 1804, da Gaetano, stipettaio, e Giustina Giorgi. Secondo il necrologio in Atti del Collegio (1889, p. 118), dopo "rudimentale [...] 'Ottocento, in Storia dell'arte italiana (Einaudi), VI, 2, Torino 1982, p. 752, ill. 702; A. Boralevi, La costruzione della sinagoga di Firenze, in Il centenario del tempio israelitico, Atti del Convegno, Firenze 1985, pp. 60-64 e passim; C. Cresti-M ...
Leggi Tutto
Libano
Adolfo Cecilia
Catena montuosa della regione siriacopalestinese, il cui nome in arabo suona Gebel el-Lubnān. È citato in Pg XXX 11 e un di loro, quasi da ciel messo, / ‛ Veni, sponsa, de Libano [...] è un monte che mena incenso "), l'Anonimo (" ciò è, di candore "), Buti (" lo quale significa lo stato della Sinagoga, lo quale era altissimo a quel tempo "), Serravalle (" quasi dicatur ‛ Veni sponsa odorifera mea ' "), Lombardi (" cielo, inteso pe ...
Leggi Tutto
sinagoga
sinagòga s. f. [dal lat. tardo synagoga, gr. συναγωγή, propr. «adunanza» (comp. di σύν «con, insieme» e ἄγω «condurre»), passato presso gli Ebrei (analogam. al termine ἐκκλησία presso i cristiani: v. chiesa) dal sign. di «comunità»...