Callisto I, santo
Papa (n. 155 ca.-m. 222). Secondo s. Ippolito, C., di origine schiavile, sarebbe stato condannato alle miniere in Sardegna (ca. 186-189) per aver causato disordini in una sinagoga. [...] Liberato verso il 190-192, divenne diacono di Zefirino, che gli affidò la direzione del cimitero detto appunto «di C.» (via Appia), e gli succedette (217), contro Ippolito, divenuto antipapa. Morì martire ...
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Tiberiade
Cittadina dello Stato d’Israele, nel Distretto settentrionale, quasi al centro della sponda occidentale del Lago di Gennesaret (detto anche Lago di T.). La città antica si estendeva a S dell’attuale, [...] e nell’area gli scavi hanno messo in luce una sinagoga con mosaici e vari edifici romani. T. fu fondata da Erode Antipa in onore di Tiberio intorno al 26 d.C. (secondo alcuni, nel 18) e fu elevata a capitale della Galilea. Fu separata da questa ...
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Gli ebrei nell’Impero romano in età costantiniana
Pier Francesco Fumagalli
La presenza ebraica è attestata a Roma fin dal II secolo a.C., al tempo dell’ambasceria di Gerusalemme, inviata in età repubblicana [...] funzione antiellenistica (1 Mac 8), e prosegue con alterne vicende fino a oggi senza soluzione di continuità. In Italia la sinagoga più antica, a Ostia, risale alla seconda metà del I secolo d.C., e i ritrovamenti archeologici continuano a rivelare ...
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NICCOLÒ V
Massimo Miglio
Tommaso Parentucelli nacque, con ogni probabilità, il 15 novembre 1397 a Sarzana, da Bartolomeo e Andreola Tomei, di famiglie non secondarie della società della Lunigiana. La [...] il divieto totale di alcun rapporto tra la comunità cristiana ed ebrei e musulmani (1451), si vieta la costruzione di nuove sinagoghe, si stabilisce l'invalidità della testimonianza di musulmani e di ebrei, si impone l'uso di abiti diversi e segni ...
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Giudaismo
LLouis Jacobs
di Louis Jacobs
Giudaismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Movimenti. a) Ortodossia. b) Riforma. c) Giudaismo conservatore. d) Ricostruzionismo. e) Sionismo. 3. Il pensiero del [...] da un male incurabile; l'uso dell'elettricità il sabato e i giorni festivi; l'uso del microfono durante le funzioni in sinagoga; l'uso appropriato della televisione e del cinema; scioperi e serrate; se siano permessi cibi vietati che hanno subito una ...
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Giovanni Paolo II
Raffaele Savigni
Il papa che amava i giovani
Karol Wojtyla, papa dal 1978 al 2005 con il nome di Giovanni Paolo II, è stato il primo papa non italiano dopo quattro secoli. Grazie al [...] Chiesa cattolica, ma ha sviluppato come mai prima il dialogo con le altre religioni. È stato il primo papa a entrare in una sinagoga e in una moschea
Un legame diretto con i fedeli
Nato a Wadowice, in Polonia, nel 1920, e rimasto presto orfano di ...
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ghetto
Elena Loewenthal
Il luogo simbolo della segregazione
Il ghetto è un episodio della storia del popolo ebraico, un lungo episodio durato più di cinquecento anni. Ma è anche qualcosa di più: è la [...] erano di fatto relegati in una ben precisa zona della città: un po' perché sceglievano loro di abitare vicini (con la sinagoga, il macellaio, la scuola e le altre strutture della comunità nei pressi), un po' perché così veniva loro imposto. Per cui ...
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Pietro, santo
Prosper Grech
La fonte principale della vita di P. è il Nuovo Testamento; questo però deve essere integrato da fonti patristiche e da testimonianze archeologiche. Nel Nuovo Testamento [...] dodici vengono scelti P., Giacomo e Giovanni per assistere ad alcuni avvenimenti come la guarigione della figlia del capo della sinagoga (Marco 5, 37) e la trasfigurazione (Marco 9, 2.5); è la loro domanda che provoca il discorso escatologico (Marco ...
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MARTIRE (XXII, p. 456)
Arnaldo MOMIGLIANO
Atti dei martiri. - con l'espressione di Acta martyrum si sogliono designare, dopo la pubblicazione della prima raccolta fattane da Th. Ruinart (v., XXX p. 232), [...] 1089), uno strano colloquio di Avillio Flacco, prefetto d'Egitto al tempo di Tiberio e Caligola, con uno dei capi della sinagoga giudaica e due capi antisemiti: il tono è nettamente romanzesco; 2. "Atti di Isidoro e Lampone" (Berl. Griech. Urk., II ...
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CASTELNUOVO, Giacomo
Bruno Di Porto
Nacque a Livorno il 26 nov. 1819 dal commerciante Raffaello e da Ester Sonnino, e crebbe nell'ambiente di quella comunità ebraica che era la più libera in Italia, [...] ebraico, fondò e presiedette il comitato tunisino della Alliance israélite universelle, e promosse la costruzione della grande sinagoga di Tunisi su terreno concessogli dal bey.
Scoppiata nel 1859 la seconda guerra d'indipendenza italiana, curò ...
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sinagoga
sinagòga s. f. [dal lat. tardo synagoga, gr. συναγωγή, propr. «adunanza» (comp. di σύν «con, insieme» e ἄγω «condurre»), passato presso gli Ebrei (analogam. al termine ἐκκλησία presso i cristiani: v. chiesa) dal sign. di «comunità»...