Profeta ebreo, terzo dei grandi dopo Isaia e Geremia, vissuto tra la fine del sec. 7º e l'inizio del 6º a. C. Da lui prende il nome un libro biblico in quattro parti: la prima con le profezie precedenti [...] il castigo. È una punizione collettiva, questa, che segue la violazione da parte degli Ebrei del patto contratto con Yahweh sul Sinai; ma gli esuli debbono guardarsi anche dalle colpe individuali, per cui, a meno che non si convertano, saranno anche ...
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Denominazione con cui si indica solitamente l’Impero Romano d’Oriente, da Bisanzio antico nome della capitale Costantinopoli.
Storia
L’antagonismo fra Occidente latino e Oriente ellenistico prese corpo [...] 6° sec. iniziò la vasta produzione di icone, molte eseguite a encausto (tra le più antiche rimaste sono quelle del Sinai).
Conseguenza dell’iconoclastia fu un distacco tra l’arte popolare e quella di corte: le chiese erano decorate con figurazioni ...
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Ebrei
Elena Loewenthal
Un popolo con una storia del tutto particolare
Chi sono gli Ebrei? I protagonisti della Bibbia, uno dei libri più antichi mai scritti? Le vittime della Shoah, lo sterminio di [...] la terra promessa. Per quarant'anni, narra la Bibbia, gli Ebrei vagarono per il deserto, ricevettero la rivelazione dei comandamenti sul Sinai, e attesero di poter entrare nella terra che Dio aveva loro assegnato. Dietro questo mito delle origini c'è ...
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GIUDIZIO UNIVERSALE
Y. Christe
Il g. universale costituisce, nell'ambito della dottrina cristiana, il momento conclusivo della storia dell'umanità nel quale si compie in forma grandiosa e solenne la [...] nota attraverso le cc. 51v e 93v del codice di Parigi (BN, gr. 74), le icone 150 e 151 del Sinai (S. Caterina sul monte Sinai, Mus.), le pitture della Panaghia ton Chalkeon a Salonicco (dopo il 1028) - sarebbe stata creata a Costantinopoli alla fine ...
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CALICE
C. Barsanti
Bicchiere di forma particolare, usato nella liturgia per la consacrazione del vino nel corso della messa. Il termine deriva dal gr. ϰύλιξ 'coppa' (Braun, 1932, p. 20) e appare già [...] trasformazione: il c., datato 1411, offerto dal re di Francia Carlo VI al monastero di S. Caterina sul monte Sinai, è provvisto di fatto di una coppa solo leggermente svasata ma ancora poco sviluppata in altezza (Ikonomaki Papadopulos, 1990), mentre ...
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ARIOSTO (Ariosti), Alessandro
Riccardo Pratesi
Nacque quasi certamente a Ferrara, da famiglia nobile, nella prima metà del sec. XV; entrò nell'Ordine francescano tra gli osservanti della provincia religiosa [...] 10 ott. 1477 era a Gerusalemme donde scriveva a Giorgio Contarini. Nel 1478 per Ramleh e Gaza intraprese un viaggio al monte Sinai, dove ricevette in dono la reliquia di un braccio di s. Caterina d'Alessandria che poi portò in Europa; visitò pure il ...
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AUREOLA
B. Brenk
Alone di luce, detto anche nimbo, che nell'iconografia cristiana circonda il capo di Cristo, della Vergine, dei santi, degli angeli.La spiegazione etimologica universalmente accettata [...] ritrattistico dell'immagine dei fondatori della religione ebraica. Nel mosaico giustinianeo dell'abside della chiesa di S. Caterina sul monte Sinai, oltre a Cristo - con a. d'oro - sono dotati di a. quadrata bianca anche i due superiori del monastero ...
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Nacque intorno alla seconda decade del sec. XV a Padova da Giovan Francesco, che per più di quaranta anni insegnò diritto civile e canonico in quell'università, e da Margherita di Nascimbene da Rodi. Fece [...] di brevi accenni a due episodi del ritorno. Obbedendo alla medesima preoccupazione l'Itinerario include anche il pellegrinaggio al monte Sinai e in Egitto, il cosiddetto viaggio di S. Caterina, al quale il C. non partecipò. Come i testi consimili ...
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MENOLOGIO
N.P. ¿evcenko
Il termine m. deriva dal gr. μήν ('mese') e indica un tipo di calendario liturgico in cui sono riportate tutte le feste fisse dell'anno liturgico secondo la loro cadenza, mese [...] fossero tra loro sostanzialmente indipendenti.I menáia non furono praticamente mai illustrati, ma nel monastero di S. Caterina sul monte Sinai si conserva una serie di icone-m. (Weitzmann, 1984), che, come già era avvenuto in una delle edizioni dei m ...
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FLABELLO
V.H. Elbern
Oggetto liturgico, derivato dal ventaglio di uso profano, impiegato nelle antiche culture dell'Oriente per offrire ombra, refrigerio e allontanare gli insetti. Il f., poiché agitato [...] , nelle icone e nei mosaici bizantini (Kiev, Santa Sofia e monastero di S. Michele; S. Caterina sul monte Sinai), soprattutto nelle rappresentazioni della comunione degli apostoli e inoltre sugli epitáphioi e sugli aéres di tessuto. Nel corso del ...
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sinaitico
sinaìtico agg. (pl. m. -ci). – Del Sinai, penisola compresa tra il golfo di Suez e il Mar Rosso: la regione s.; iscrizioni s., gruppo di iscrizioni scoperte nel Sinai, che risalgono ai primi secoli dell’era cristiana; codice s. (in...
manna1
manna1 s. f. [dal lat. tardo (biblico) manna, gr. μάννα, voce di origine orient.: cfr. ebraico mān]. – 1. Secondo la Bibbia, sostanza miracolosamente inviata da Dio come cibo agli Israeliti nel deserto: Quel duca sotto cui visse di...