sincretismo Incontro fra culture diverse che genera mescolanze, interazioni e fusioni fra elementi culturali eterogenei. L’ambito in cui maggiormente è applicato tale concetto è quello religioso e la storia [...] molte le tracce dei culti africani portati oltreoceano dagli schiavi provenienti dal Golfo di Guinea. Una forte connotazione sincretica presentano, inoltre, molti movimenti di liberazione sorti in epoca coloniale dove i culti sono connessi a reali ...
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sincretica, percezione In psicologia, espressione (fr. perception syncrétique) con cui É. Claparède, rifacendosi a E. Renan, indica la funzione che nella psiche infantile assume la realtà esterna, non [...] particolari ma nel suo insieme, globalmente. Corrisponde all’espressione ‘funzione di globalizzazione’ di O. Decroly. Il ragionamento sincretico, studiato da psicologi come J. Piaget e H. Wallon, è collegato a una modalità di pensiero egocentrico ...
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GLOBALISMO
Giovanni Calò
. È il termine, come quello di globalizzazione, adottato dal pedagogista belga Ovidio Decroly (1871-1932) per indicare un carattere della conoscenza infantile, che percepisce [...] degli elementi o delle parti. È il fenomeno che E. Claparède già nel 1900 aveva descritto denominandolo percezione sincretica, sull'esempio di E. Renan che lo aveva considerato come caratteristica della psicologia del primitivo, e che corrisponde ...
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. Questa parola, che significa "massime di religione", costituisce il titolo di un florilegio di sentenze, che il Pavolini ha ben definito "il compendio più antico e genuino della morale buddhista". Le [...] canone e 29 in opere brahmaniche - Mahābhārata (20), Mānavadharmaśāstra (8), Hitopadeśa (1) - la silloge si rivela un'opera sincretica, che attinge al comune patrimonio della gnomica indiana e non a fonti esclusivamente buddhistiche. Forse tutta l ...
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(lat. Tarănis) Divinità celtica attestata per la Gallia in questa forma specifica da Lucano (accanto a Esus e Teutates) e, con varianti formali, da poche iscrizioni che riguardano pressoché tutto il mondo [...] del dio celeste indoeuropeo come lo è il Giove romano con il quale fu identificato, concorrendo al formarsi della figura sincretica dello Iuppiter gallo-romano. A T. venivano sacrificati esseri umani facendoli bruciare dentro alberi cavi; di fatto ...
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Husain Shahi
Dinastia indiana (1493-1538). Fu fondata dal popolare Ab al-din vizir Husain Shah (1493-1519), che detronizzò il tiranno abissino Shams al-din Muzaffar Shah (1490-93), inaugurando un periodo [...] . Tutti i sultani agirono come mecenati nel promuovere sia la lingua bengali sia la formazione di una cultura sincretica, caratterizzata dalla fusione di elementi autoctoni e di derivazione arabo-persiana. Ghiyas al-din commissionò l’assassinio del ...
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Iltutmish, Shams al-din
Sovrano (m. 1236) della dinastia degli Schiavi, che governarono il sultanato di Delhi. Ex schiavo turco a servizio di Qutb al-din Aibak (1206-11), si impadronì del trono dopo [...] il tempio sacro di Mahakali sia la statua di Raja Vikramaditya. Come il suo predecessore, nonostante la fervida adesione all’islam patrocinò una cultura sincretica in cui erano accolti elementi dell’induismo. Gli successe la figlia Raziyya (1236-40). ...
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Shahi
Dinastia di fede sciita che governò sul sultanato di Golkonda, nell’India centrale, dal 1512 al 1687. Il suo fondatore fu l’ex governatore bahmanide Qutb ul-Mulk, che dopo la disgregazione del [...] Gli S. furono dei mecenati delle arti e della cultura persiana; favorirono a corte l’emergere di una cultura sincretica indo-musulmana, appoggiando lo sviluppo della letteratura degli idiomi locali come telugu e dakhni, nonché della letteratura urdu. ...
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Delhi, sultanato di
Venne fondato dall’ex schiavo turco Qutb al-Din Aibek che si dichiarò indipendente dai Ghuridi nel 1206 dopo la morte del suo signore Muhammad di Ghur. Aibek, progenitore della stirpe [...] spicca Muhammad ibn Tughluq (1326-51); i Sayyid (1413-51) e i Lodi (1451-1526). Il sultanato di D. crollò nel 1526, quando Ibrahim Lodi venne sconfitto da Babur che fondò l’impero mughal. Tutti i sultani furono promotori di una cultura sincretica. ...
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Modernità
Giorgio De Vincenti
La modernità nel cinema
Il concetto di m. applicato al cinema è stato a lungo sinonimo di modernizzazione: il cinema è l'arte moderna per eccellenza in quanto si basa su [...] si trova negli esempi di fotogenia proposti da Louis Delluc, o nell'intero discorso sul cinema come nuova arte sincretica e tecnologica del formalista russo Boris M. Ejchenbaum, o ancora nella poetica del kinoglaz vertoviano (v. avanguardia sovietica ...
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sincretico
sincrètico agg. [tratto da sincretismo] (pl. m. -ci). – 1. Di sincretismo, relativo al sincretismo (più com. sincretistico). 2. In psicologia, percezione s. (fr. perception syncrétique), quella che, nella psiche infantile, accoglie...
sincretismo
s. m. [dal gr. συγκρητισμός, propriam., in origine, «coalizione dei Cretesi», abitualmente in lotta fra di loro, contro un nemico comune, comp. di σύν «con, insieme» e Κρήτη «Creta»]. – 1. Accordo o fusione di dottrine di origine...