Sindacalismo
Giovanni Tarello
di Giovanni Tarello
Sindacalismo
sommario: 1. Gli usi del vocabolo ‛sindacalismo'. 2. Per un censimento e una classificazione dei sindacalismi. 3. Primi decenni del secolo. [...] un primo breve momento appoggio e fattiva collaborazione nell'ala sinistra del Partito Socialista Rivoluzionario guidato da M. Spiridonova; ma paesi latini che nel secondo dopoguerra hanno regimi democratici, la Francia e l'Italia, esiste una ...
Leggi Tutto
I cattolici e la Costituente
Paolo Pombeni
I cattolici e il momento costituente: tra avveramento della profezia sul crollo dei regimi liberali e desiderio di partecipazione alla ‘nuova Italia’
L’apertura [...] generale, per quanto non generica difesa del modello liberal-democratico, così come si era realizzato nella sua fase gloriosa non era forte solo il timore di una egemonia delle sinistre, ma anche quello di una vittoria repubblicana che le avrebbe ...
Leggi Tutto
Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] una struttura federativa da un Consiglio superiore eletto democraticamente, con sede a Bologna, dove risiedeva anche l una posizione più dura da parte dei nuovi governi della Sinistra) si troverà un compromesso pratico. I nuovi vescovi cominciarono ...
Leggi Tutto
Il concilio Vaticano II e l'Italia
Giovanni Turbanti
Nel giugno 1966, davanti all’assemblea dei vescovi italiani riuniti per la prima volta pochi mesi dopo la conclusione del concilio,Paolo VI rilevava [...] delle Acli, che, a partire dalla ricerca di una maggiore partecipazione democratica dei lavoratori alla vita del paese, affermarono la legittimità di una scelta politica di sinistra, giungendo, anch’esse nel 1969, con il congresso di Torino, alla ...
Leggi Tutto
La cultura politica e i modelli istituzionali
Antonino De Francesco
È un luogo comune, nella nostra tradizione storico-politica, ricordare il ruolo della Francia rivoluzionaria nella genesi dell’Italia [...] gli fece recuperare consensi, ma gli alienò pure quelli delle componenti di sinistra. Giuseppe Ferrari obiettò che si dovesse tener fermo sulle prospettive democratiche e sociali dischiuse dalla vicenda rivoluzionaria del 1848 in Francia; Giuseppe ...
Leggi Tutto
La questione del Mezzogiorno: societa e potere
Fulvio De Giorgi
La questione meridionale come questione culturale
Se non si considera la questione meridionale come innanzitutto economica, ma come frutto [...] punto più alto fu raggiunto con i governi di centro-sinistra, guidati dal barese Aldo Moro, la cui figura rappresentò la Roma 1985.
69 Cfr. almeno La chiesa nel Sud tra guerra e rinascita democratica, a cura di R.P. Violi, Bologna 1997.
70 Cfr. A. ...
Leggi Tutto
Gli accordi di Villa Madama: dalla Costituente a Craxi
Alessandra Berto
Premesse
Sebbene il problema della revisione del Concordato fra la Repubblica italiana e la Santa Sede sia stato affrontato solo [...] il problema di inserire in un documento nato nel nuovo contesto democratico un atto diplomatico che per lo “spirito” e per il ruolo di primo piano tra i maggiori rappresentanti della sinistra del partito. Eletto alla Costituente, dove partecipò ai ...
Leggi Tutto
I plebisciti e le elezioni
Gian Luca Fruci
La congiuntura politica decisiva per il processo di unificazione, che si apre nell’aprile 1859 con la guerra franco-piemontese all’Austria e si conclude nel [...] «Italia e Vittorio Emanuele» sopra il portone retto da due colonne-statue di Garibaldi e Cavour, mentre a sinistra i democratici sono rappresentati su una zattera alla deriva e sotto l’insegna «Italia e Vattelapesca».
All’indomani dell’Unità, le ...
Leggi Tutto
Le città
Francesco Bartolini
Alla vigilia dell’unificazione il rapporto tra città e nazione si fonda su un evidente paradosso. Da una parte le città, con le loro antiche e gloriose storie, costituiscono [...] particolare, si era nutrita gran parte dell’opinione pubblica democratica, soprattutto i repubblicani seguaci di Giuseppe Mazzini, che la caduta della Destra e l’avvento al potere della Sinistra (1876), si concretizzi l’idea di una legge speciale per ...
Leggi Tutto
Dal socialcattolicesimo al clerico-moderatismo: esperienze politiche
Stefano Trinchese
Da Gioberti a Cavour
Il fallimento del tentativo neoguelfo nel 1848, che aveva invano tentato di conciliare le [...] Pio X scongiurava il rischio di un partito organizzato e inoltre eludeva le residue istanze democratico-cristiane, costrette ad appoggiarsi alla sinistra: sospeso a divinis nel 1907, Murri fu scomunicato nel 1909, finendo più tardi eletto nelle ...
Leggi Tutto
sinistra
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. sinistro; la distinzione fra destra e sinistra in senso parlamentare e politico segue l’esempio francese, che risale agli anni della Rivoluzione]. – 1. La mano che è dalla parte corrispondente al...
angiusiano
s. m. e agg. Sostenitore delle posizioni politiche di Gavino Angius, esponente politico della sinistra; di Gavino Angius. ◆ la dichiarazione angiusiana del giorno prima (sulla stessa «Unità») si riferiva ai dati di Manfredonia città...