Katholikòs armeno (sec. 5º). Presente al sinodo di Sahapivan (447), nel 452 soffrì gravi torture per la fede e come tale ebbe titolo di "confessore". Dal 480 al 487 (o 484-98) fu katholikòs dell'Armenia. [...] Occupa un notevole posto nell'antica letteratura armena per i suoi Inni e le Omelie. Venerato come santo nella chiesa armena ...
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Vescovo di Sabiona (m. circa 605). Partecipò al sinodo (588-590) di Marano, presso Venezia, che assunse posizione scismatica durante la controversia dei Tre Capitoli; sottoscrisse poi (591) una lettera [...] all'imperatore Maurizio come episcopus Ecclesiae secundae Retiae, ma si sottomise a Gregorio Magno ...
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Katholikòs (m. 1193); a lui si deve se nel sinodo di Hromklay (1179) 33 vescovi armeni si dichiararono apertamente per la comunione con Roma secondo la professione di fede redatta da Narsete il Grazioso, [...] suo zio. Ne seguì nel 1184 un'ambasciata armena a papa Lucio III che concesse a G. l'anello, il pallio e i libri rituali ...
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Scrittore e teologo russo (n. 1806 - m. 1874), segretario del s. Sinodo (dal 1832). Contrario all'unione con Roma, sostenne (1841-59) una lunga polemica contro il cattolicesimo. La sua opera principale [...] è la Istorija rossijskoj Cerkvi ("Storia della Chiesa russa", 1888), tradotta in più lingue ...
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Diacono di Cartagine (sec. 6º). Dopo essersi posto in luce nel sinodo nazionale africano del 535 e poi a Roma, ad Alessandria e a Costantinopoli, scrisse un Breviarium causae Nestorianorum et Eutychianorum [...] (560 circa), diretto contro la condanna dei "Tre capitoli" da parte dell'imperatore Giustiniano, non senza critiche anche all'operato di papa Vigilio. Sul piano teologico si oppose a s. Cirillo d'Alessandria ...
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AIRARDO
Edith Pàsztor
Abate di S. Paolo fuori le Mura, partecipò al sinodo romano indetto alla fine d'aprile del 1050 da Leone IX. Promosso successivamente, in data imprecisabile, alla sede episcopale [...] Reims del 1049, si preoccupò di introdurvi le decisioni del sinodo romano relative alla libertas Ecclesiae e specialmente alla riscossione delle l'affermazione dei vescovi antigregoriani riuniti nel sinodo di Bressanone del 1080, secondo la quale ...
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Nativo della Cappadocia, fu maestro di Giuliano l'Apostata; eletto vescovo da un sinodo ariano di Antiochia, nel 357 fu inviato dall'imperatore Costanzo, intruso al posto di s. Atanasio, ad Alessandria, [...] donde dovette fuggire dopo qualche mese; vi tornò dopo il sinodo di Seleucia (359), ma fu ucciso in una sommossa popolare nel 361. ...
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Romano (m. 965); era un laico, con la carica di protoscriniario delle chiese romane, quando fu eletto (963) da un sinodo convocato in S. Pietro dall'imperatore Ottone I, che aveva fatto deporre Giovanni [...] XII. La legittimità o meno di tale deposizione è questione difficilmente risolvibile; comunque la Chiesa ha accettato, se pur dubitosamente, l'introduzione di L. VIII nella lista ufficiale dei papi. L. ...
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Vescovo di Mérida (m. prima del 392); avversario di Priscilliano, fu suo accusatore al sinodo di Saragozza (380) e quindi, col collega Itacio, presso l'imperatore Graziano, da cui ottenne un rescritto [...] contro i "manichei e pseudo-episcopi", in seguito al quale i vescovi priscillianisti furono cacciati dalle loro sedi; di nuovo troviamo I. come accusatore presso Massimo. Ma, dopo la condanna a morte di ...
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sinodo
sìnodo s. m. (letter. e ant. anche f.) [dal lat. tardo synŏdus (f.), gr. σύνοδος (f.) «adunanza, convegno» (e in astronomia «congiunzione di astri»: v. congiunzione), comp. di σύν «con, insieme» e ὁδός «via»]. – 1. Nell’antica Grecia,...
sinodico
sinòdico agg. [dal lat. tardo synodĭcus, gr. συνοδικός, der. di σύνοδος (nelle due accezioni del termine greco)] (pl. m. -ci). – 1. non com. Sinodale. Con riferimento a sinodo nel sign. ant. di concilio, lettera s. (o assol. sinodica...