COSTANTINO II, papa
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Di influente famiglia originaria di Nepi (Viterbo), la prima volta che viene citato dalle fonti a noi note, nel 767, appare insieme con i fratelli Totone, Passivo e Pasquale tra [...] Tuscia e della Campania e di radunare armati sul luogo dell'elezione (2º e 3º sessione: 12-13 apr. 769).
La sinodo aveva dunque escluso di fatto e di diritto l'intervento del laicato nella scelta del papa, riducendo tale intervento al semplice atto ...
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(Flavius Claudius Constantinus)
Costantino II
(Flavius Claudius Constantinus) Imperatore romano (Arelate, od. Arles, 317-Aquileia 340). Figlio di Costantino I, a pochi giorni dalla nascita fu nominato Cesare; ancora fanciullo fu insignito quattro volte del consolato. Nel 332 vinse i goti sul Danubio ... ...
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Figlio (Arelate, od. Arles, 317 - Aquileia 340) di Costantino I, a pochi giorni dalla nascita fu nominato cesare, ancora fanciullo fu insignito quattro volte del consolato. Nel 332 vinse i Goti sul Danubio e più tardi i Sarmati. Nel 337 nominato augusto, insieme ai fratelli Costanzo II e Costante I, ... ...
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Il maggiore dei figli nati dal matrimonio di Costantino il Grande e di Fausta (il primogenito di Costantino, Crispo, era figlio di una concubina). Nacque ad Arelate (Arles) nel febbraio 317 e a pochi giorni di età, cioè il 10 marzo dello stesso anno, fu nominato Cesare insieme col fratellastro Crispo ... ...
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COSTANTINO, antipapa
RRedaz.
Di influente famiglia originaria di Nepi (Viterbo), appare per la prima volta citato, nel 767, insieme con i fratelli Totone, Passivo e Pasquale tra gli esponenti più in [...] e della Campania e di radunare armati sul luogo dell'elezione (seconda e terza sessione: 12-13 aprile 769). Il sinodo aveva dunque escluso di fatto e di diritto l'intervento del laicato nella scelta del papa, riducendo tale intervento al semplice ...
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GIACOMO DI PALESTRINA
TTommaso di Carpegna Falconieri
Nato a Piacenza verso il 1170, apparteneva alla famiglia "de Pecoraria". Dopo essere stato arcidiacono di Ravenna, nel 1215 entrò nell'abbazia cistercense [...] IX decise di convocare a Roma un concilio per giudicarvi l'imperatore, G., che si trovava ancora in Francia, riunì un sinodo a Meaux durante il quale intimò ai vescovi francesi di seguirlo fino a Roma. Poiché tutte le vie terrestri erano controllate ...
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ADRIANO II, papa
Ottorino Bertolini
Appartenne a famiglia dell'aristocrazia romana, da cui erano usciti altri due papi: Stefano IV (816-817) e Sergio II (844-847). Nell'842 cardinale prete del titolo [...] miglia, tuttavia non solo gli lasciò aperta una via per sottrarsi a queste sanzioni, se si fosse presentato ad un sinodo per dimostrare l'insussistenza delle accuse, ma, pur non essendosi verificata, da quanto almeno si sa, una tale condizione, non ...
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Protestantesimo
HHeinz-Horst Schrey
sommario: 1. La fine dell'eurocentrismo e le sue conseguenze per il protestantesimo. 2. Mutamenti di struttura nel protestantesimo tedesco. 3. Le due correnti principali [...] furono dispersi, a eccezione di alcuni gruppi che s'insediarono nelle alte valli delle Alpi piemontesi e che dopo il sinodo di Chanforan (1532) si associarono ai riformati svizzeri. Solo nel 1848, con l'Editto di emancipazione del re Carlo Alberto ...
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Liberio
Manlio Simonetti
Il Liber pontificalis, nr. 37, la cui informazione, per altro, risulta in complesso largamente inattendibile, lo dice "natione Romanus, ex patre Augusto". Quando venne a mancare [...] 355 - come suppongono G.B. de Rossi e L. Duchesne - in cui non vi fu alcun trionfo della "nicena fides", ma al sinodo tenuto a Roma nel 366, dopo la morte di Costanzo, in cui L. ottenne dalla delegazione orientale la condanna della formula di Rimini ...
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PARTICIACO, Agnello
Marco Pozza
PARTICIACO, Agnello (Partecipazio Angelo). – Nacque nella seconda metà dell’VIII secolo, probabilmente a Eraclea, antica capitale del ducato veneziano.
Il nome Agnello [...] .
Il brevissimo (827-829) dogado di Giustiniano fu segnato da un rilevante episodio: risolvendo un plurisecolare contrasto, la sinodo dei vescovi del regno italico (Mantova, 827) riconobbe la supremazia del patriarcato di Aquileia su quello di Grado ...
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Calvino, Giovanni
(propr. Jean Cauvin) Riformatore religioso francese (Noyon, Oise, 1509-Ginevra 1564). Figlio di Gérard Cauvin, notaio e segretario del vescovo Charles de Hangest, C. studiò a Parigi [...] delle lettere paoline, fu difensore della Riforma, insieme con Farel, nell’ottobre 1536 nella disputa di Losanna e nel Sinodo di Berna, dove si discusse la Formula di concordia di Wittenberg, svolgendovi un ruolo di primo piano. Redasse numerosi ...
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STEFANO VIII
Ambrogio M. Piazzoni
Eletto nel luglio (forse il 14) del 939, S. era un romano, cardinale prete del titolo dei SS. Silvestro e Martino. È solo frutto di tradizioni molto tarde la notizia [...] il Grande, allora marchese di Neustria, ma non aveva cessato di reclamare il proprio diritto, tanto che in un sinodo tenutosi a Soissons nel 941 aveva ottenuto che Artoldo fosse proclamato usurpatore della cattedra episcopale. Nel giudizio d'appello ...
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BONIFACIO VII, papa
Paolo Delogu
Romano di nascita, figlio di un Ferruccio, fu noto anche col secondo nome, o soprannome, di Franco, non infrequente nella Roma del sec. X. Dei suoi primi anni si ignora [...] di Benedetto VII, che fu ordinato nell'ottobre. Fra le prime preoccupazioni del nuovo pontefice fu quella di convocare un sinodo dal quale B. VII fu solennemente condannato (ne danno notizia una lettera di Adalberone di Reims, in J. Havet, Lettres ...
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sinodo
sìnodo s. m. (letter. e ant. anche f.) [dal lat. tardo synŏdus (f.), gr. σύνοδος (f.) «adunanza, convegno» (e in astronomia «congiunzione di astri»: v. congiunzione), comp. di σύν «con, insieme» e ὁδός «via»]. – 1. Nell’antica Grecia,...
sinodico
sinòdico agg. [dal lat. tardo synodĭcus, gr. συνοδικός, der. di σύνοδος (nelle due accezioni del termine greco)] (pl. m. -ci). – 1. non com. Sinodale. Con riferimento a sinodo nel sign. ant. di concilio, lettera s. (o assol. sinodica...