però che
Ugo Vignuzzi
. Congiunzione fondamentalmente di tipo causale, abbastanza frequente nelle opere di D.: 48 volte nella Vita Nuova (tra le quali 9 casi di ‛ e p. che '), 19 nelle Rime (un caso [...] IX 132, XIV 125, XXVIII 39 (si rilevi la particolare consecutio dei tempi verbali), XXXI 102; Fiore CXIX 8.
1.1.2. In in legame di questo mio cibo... voglio mostrare come mangiare si dee.
6. Il sintagma ‛ non + p. che ' ha in genere valore causale (e ...
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ira
Antonietta Bufano
Fausto Montanari
È vista per lo più nell'accezione comune di " iracondia ", cioè come uno dei vizii cui l'uomo naturalmente... è disposto - sì come certi per complessione collerica [...] ma non ira e dolori e gran tormento, e XLVIII 5.
Si notino infine i sintagmi, già tutti visti nel corso della voce. Il più frequente è ‛ avere in i. il quale il poeta, pur nel duro scontro verbale, dimostra quel certo rispetto, quella certa reverenza ...
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udire (audire; odire)
Alessandro Niccoli
1. Compare in tutte le opere, compresi il Fiore e il Detto, con un indice di frequenza abbastanza elevato (234 presenze complessive); le forme più attestate sono [...] la mente di chi l'ode uno pensiero d'amore. Invece il sintagma ‛ u. parlare di uno ' allude a notizie conosciute per sentito 17; Pg XIII 145.
Il participio passato ha sempre funzione verbale, anche quando non è unito all'ausiliare, sia in costruzione ...
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prendere
Emilio Pasquini
Polisemantico e generico per natura, già in D. conosce i più svariati orientamenti di significato e di funzione (v. anche RIPRENDERE); più frequente nella prima che nelle altre [...] con lui battaglia; ‛ p: guerra ', in XCI 101 'l buon col buon non prende guerra (con semantema verbale orientato verso " intraprendere ", ma sintagma equivalente a " non lotta "), ma anche in Fiore CXXIII 13; l'affine ‛ p. la nimistate contra ' (per ...
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Ferruccio Auletta
Abstract
Vengono esaminate la genesi e l’evoluzione della disciplina per l’acquisizione al processo civile delle c.d. conoscenze esperte per le quali è necessario ricorrere ad altri [...] . 195).
A dispetto della recente introduzione legislativa del sintagma (art. 696 bis c.p.c.), l’espressione tuttavia, senza il consenso di tutte le parti, non può fare menzione nei processi verbali o nella relazione»; b) l’art. 121, co. 5, d.lgs. 10 ...
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amare
Emilio Pasquini
Come i sostantivi ‛ amore ', ‛ amante ' e ‛ amanza ' (v.), anche il verbo non ha per lo più sfumature moralmente negative (o di lasciva) presso D.; è quindi sintomatico che la [...] 7), dove il parallelismo con propinqui riduce a ben poco il valor verbale. In Fiore, richiamando per un amore reale un fittizio rapporto di Santo) prodotto ‛ ab aeterno ' dal Padre ".
6. Nel sintagma ‛ a. più ' si attua invece il normale valore di " ...
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piacere (sost.; piacire)
Ugo Vignuzzi
Sostantivo attestato in tutto il D. canonico, nel Fiore e nel Detto, ma che si trova impiegato con particolare frequenza nelle opere in poesia, soprattutto nelle [...] processo di fattualizzazione (‛ nominalizzazione ') dell'idea verbale, e che si può rendere, con la sua madre, e semplice e lascivo / seco medesmo a suo piacer combatte; il sintagma ‛ a p. di X ' con questo valore si ritrova, con il complemento ...
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il ('l; lo; l'; la; le; li, gli; i; e)
Riccardo Ambrosini
1. Le attestazioni dell'articolo determinativo nelle opere di D. (eccetto il Fiore e il Detto) sono circa 15400, pari a circa il 7,5% del totale [...] lo fuggir che mi face; CXI 12, CXVI 81) o di forma verbale come par (LXVIII 28 a che niente par lo paradiso) sia di implicato i casi sono 23, di fronte a n implicato sono 19. Il sintagma lo duca (mio) ritorna 5 volte, 3 lo mio maestro.
Nel Paradiso ...
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sanza (senza; san)
Ugo Vignuzzi
Preposizione (e congiunzione nei pochissimi casi in cui, unitamente con ‛ che ', introduce una dipendente al congiuntivo) di non alta frequenza nell'opera dantesca, raggiungendo [...] casi s., al posto di un nome, regge una forma verbale all'infinito (ovviamente non sostantivato, come invece in If XXI 1, CLVI 6, CXCVI 11, Detto 30 e 342.
Anche in sintagmi ‛ cristallizzati ' (per quanto ciò possa essere avvenuto pure in epoca ...
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perdere
Domenico Consoli
Come il latino perdere, il verbo ha in D. il significato primario di " mandare in rovina ", " corrompere ", nel senso spirituale di " dannare ", ravvisabile sotto il velo della [...] risalto la funzione predicativa del participio passato, riconducendoci al sintagma ‛ esser perduto ' come " non aver più / e quasi mi perdei con li occhi chini, l'espressione verbale indica lo smarrimento, il venir meno di D. dinanzi allo sguardo ...
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sintagma
s. m. [dal gr. σύνταγμα, propriam. «composizione, ordinamento», der. di συντάττω «ordinare» (v. sintassi)] (pl. -i). – Termine introdotto in linguistica da F. de Saussure (1857-1913) per indicare qualsiasi segno in quanto sia costituito...
nucleo
nùcleo s. m. [dal lat. nucleus, der. di nux nucis «noce»; propr. «gheriglio della noce, nòcciolo di un frutto»]. – 1. Genericam., la parte centrale di qualche cosa, in quanto appaia più compatta, e spesso anche differenziata strutturalmente,...