voglia
Alessandro Niccoli
Si trova in tutte le opere del corpus dantesco meno che nel Detto, ma gli esempi più numerosi appartengono al Purgatorio e al Paradiso, in evidente correlazione con alcuni [...] ). In Pd XV 8 quelle sustanze... per darmi voglia / ch'io le pregassi, a tacer fur concorde, il sintagma, con richiamo verbale e concettuale a volontade (v. 1), assume l'accezione di " invogliarmi ", " stimolarmi " a manifestare la mia volontà ...
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tristo
Domenico Consoli
Aggettivo assai frequente e attestato in tutte le opere dantesche, meno che nel Detto; si trova usato ora in posizione attributiva ora in posizione predicativa. In due occorrenze [...] di martìri (VII 28; ma t. potrebbe qui avere funzione verbale e tutta la frase significare: " non attristato da martiri alla parola l'accezione di " inquieto ", " angosciato ", mentre il sintagma ‛ farsi t. ' (Pg XIV 71) equivale a " preoccuparsi " ...
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da
Tullio De Mauro
. - Preposizione frequente in tutte le opere di D., sia in prosa sia in verso nella forma piena ‛ da ' e, talora, nella forma elisa ‛ d ' (omonima della forma elisa di ‛ di ', per [...] con verbi attivi l'indicazione del soggetto verbale si trova a essere talvolta enfaticamente rafforzata con un pronome personale riflessivo (cioè riferito allo stesso soggetto) introdotto da ‛ da ': con tale sintagma si dà evidenza al fatto che l ...
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con
Tullio De Mauro
. Preposizione di notevole frequenza, che appare soprattutto nella forma piena semplice con (seguita o no da articolo determinativo), più di rado nella forma articolata col, e apocopata [...] ricopria con porre le mani spesso a li miei occhi. Il sintagma introdotto da c. funge da modificatore del verbo nella maggior parte La preposizione introduce il nome di una circostanza dell'azione verbale: Cv II VIII 15 lo vedemo con ombra d' ...
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ciò
Riccardo Ambrosini
. 1. C. ricorre 75 volte nella Vita Nuova, in 33 delle quali ha significato proprio (" questo ", " la cosa o l'evento sopra riferiti "), in strutture libere e formalmente autonome, [...] , che poco parlar posso di quelle, per la loro soperchianza); il sintagma congiunzionale ‛ con c. sia cosa che ' ritorna 63 volte, e dissi e questo note), ma la plasticità dell'espressione verbale risulta netta, qualora se ne provi la sostituzione con ...
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via (vie)
Ugo Vignuzzi
L'avverbio di moto, con un generico valore di allontanamento, è presente in tutte le opere di D., anche se con frequenza non troppo elevata (meno di una settantina di casi in tutto, [...] gli esempi del Convivio, dove si hanno per oggetti dell'azione verbale la reprensione [III I 11], le guerre e le loro cagioni ha una funzione di rafforzamento (al punto di dare origine a sintagmi composti già all'epoca di D. in via di riduzione ad ...
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troppo (tro')
Ugo Vignuzzi
Avverbio di quantità di media frequenza nelle opere di D., con una trentina di occorrenze in quelle canoniche (quasi un terzo fuori della Commedia), e oltre 50 nel Fiore (due [...] assoluto) è chiaro quando t. è usato come modificatore verbale: Vn XXXVII 1 Io venni a tanto per la vista patrïa [Firenze] ... / a la qual forse fui troppo molesto (il sintagma avverbio-aggettivo ritorna in clausola finale di verso in XIX 88, Pg ...
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accorto
Emilio Pasquini
. Una sola volta nella Commedia con valore verbale (cfr. Accorgere): di mio vivere accorte, " essendosi avvedute " o " accorgendosi " (Pg XXIV 6).
Come aggettivo ha sovente il [...] in unione col verbo ‛ fare ', assumendo tuttavia il sintagma coloriture semantiche in qualche misura distinte: " informare ", " il Pagliaro [Ulisse 617 ss.], a. sarebbe qui invece aggettivo verbale, e avrebbe il significato di " che si è accorto ", ...
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inchino
Riccardo Ambrosini
Aggettivo verbale di " inchinare ", attestato solo in Fiore LXXV 1 Col capo inchin la donna salutai; indica quel sentimento di riverenza e di omaggio manifestato dall'atteggiamento, [...] affatto simbolico, del capo recline. Il sintagma col capo inchin (ché si scarta la possibilità di in chin) corrisponde a quello col capo molto chino, di Fiore CXXXI 6, ed è variante del tipo più diffuso a capo chino (Vn IX 10, Fiore XII 8). In tutti ...
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sintagma
s. m. [dal gr. σύνταγμα, propriam. «composizione, ordinamento», der. di συντάττω «ordinare» (v. sintassi)] (pl. -i). – Termine introdotto in linguistica da F. de Saussure (1857-1913) per indicare qualsiasi segno in quanto sia costituito...
nucleo
nùcleo s. m. [dal lat. nucleus, der. di nux nucis «noce»; propr. «gheriglio della noce, nòcciolo di un frutto»]. – 1. Genericam., la parte centrale di qualche cosa, in quanto appaia più compatta, e spesso anche differenziata strutturalmente,...