MACCHERONICA, LETTERATURA
Attilio Momigliano
Non si deve confondere il maccheronico con i linguaggi ibridi, col latino grosso, col fidenziano. Per maccheronico s'intende quel linguaggio che è costituito [...] con un fondo lessicale in parte volgare e in parte latino, e una grammatica e una sintassi latina; aggiungiamo, poiché per lo più la letteratura maccheronica è in poesia, che in essa anche la metrica è latina. In pratica poi questa definizione non si ...
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Scrittore sovietico (Mosca 1888 - ivi 1945). Uno degli organizzatori dell'Opojaz, il gruppo di critici che diede vita alla scuola formalista indagando l'espressione artistica come meccanismo dotato di [...] . Scrisse Zvukovye povtory ("Le iterazioni sonore", 1919) sulla poesia russa classica e Ritni i sintaksis ("Ritmo e sintassi", 1927). Fu collaboratore di Majakovskij, con il quale redasse i giornali Isskustvo Kommuny ("L'arte della comune", 1918 ...
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OPERA
Gastone ROSSI-DORIA
. Nella definizione più comune questo termine designa un componimento di genere drammatico, concepito verso il 1600 da umanisti fiorentini e romani, cui concorrono le arti [...] le pagine di E. del Cavaliere o di I. Peri o di G. Caccini, notiamo anzitutto la presenza di un canto la cui sintassi e i cui movimenti non sono suoi proprî e liberi (tranne alcuni momenti di sosta lirica: assoli o corali che siano), ma determinati ...
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GAMILLSGHEG, Ernst
Carlo Tagliavini
Linguista tedesco, nato il 28 ottobre 1887 a Neuhaus (Austria); studiò a Vienna col Meyer-Lübke e fu successivamente professore di filologia romanza nelle università [...] (1920-26), Berlino (1926-45) e Tubinga (dal 1947).
Si è dedicato particolarmente a ricerche di sintassi comparata delle lingue romanze: Studien zur Vorgeschichte einer romanischen Tempuslehre, Vienna 1913; di geografia linguistica ed onomasiologia ...
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Poeta e regista italiano (Milano 1920 - Roma 2015), fratello di Dino. Fra i poeti della generazione post-ermetica è stato uno dei più pronti ad avvertire l'urgenza di articolare in "discorso" l'essenzialità [...] espressiva, ormai divenuta maniera, portando il lessico a livello del parlato e affrancando la sintassi dai nessi e dalle strutture tradizionali, fino a una libertà quasi diaristica. E le sue raccolte poetiche (L'esperienza, 1948; Polso teso, 1956, n ...
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LINGUAGGI PROGRAMMATIVI
Carlo Ghezzi
I l. p. (o linguaggi di programmazione) costituiscono il mezzo linguistico tramite cui gli elaboratori possono essere programmati. Essi costituiscono pertanto lo [...] e infine il risultato dell'espressione si valuta come t1*t3.
Mentre la sintassi di un l. p. è facile da definire ed è prassi ormai , dell'archivio stesso.
Per es., usando la sintassi del linguaggio Pascal, volendo definire una tabella che memorizza ...
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SEMIOTICA
Paolo FILIASI CARCANO
Termine con cui si indica la teoria o scienza generale dei segni. Essa è stata elaborata da Charles Morris, che ha sottoposto ad analisi il comportamento segnico (semiosi), [...] che si trova alla base di ogni comunicazione linguistica. La s. comprende tre branche principali: la sintassi, che studia le relazioni dei segni fra loro, la semantica, che studia le relazioni dei segni con ciò che essi designano, e la pragmatica, ...
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ATENE 897, Pittore di
L. Banti
Ceramografo attico, attivo tra la fine del Geometrico tardo e l'inizio del Protoattico arcaico. Il nome deriva dall'anfora n. 897 del Museo Naz. di Atene; il Kunze, per [...] primo, le avvicinò l'anfora Louvre CA 1789. Ambedue mostrano uguale sintassi decorativa e uguale stilizzazione dei cani in corsa. Questa stilizzazione - corpi allungati a triangolo arrotondato, petti rigonfi, zampe posteriori ripiegate sotto il ...
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Linguista (Stryn, Sogn og Fjordane, 1853 - Christiania 1916), prof. dal 1894 nell'univ. di Christiania. Autore di studî riguardanti antiche lingue allora mal conosciute (Sur les inscriptions phrygiennes, [...] à l'étude du lycien, 1898; Contributions aux études étrusques, 1902) e lingue nordiche (Dansknorskens syntax "Sintassi danese e norvegese", 1900; Etymologisk ordbog over der norske og det danske sprog "Vocabolario etimologico della lingua danese ...
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MA‛LŪLĀ
Giuseppe FURLANI
Piccolo villaggio situato a nord-ovest di Damasco, nell'Antilibano, nel quale si parla ancora al giorno d'oggi un dialetto neoaramaico, appartenente al ramo occidentale dei [...] aramaici. Esso ha subito parecchi cambiamenti nei suoni ma ha conservato tuttavia la flessione antica, come pure la sintassi, senza grandi mutamenti. Siccome gli abitanti di questo villaggio sono contornati del tutto da popolazioni le quali parlano ...
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sintassi
s. f. [dal gr. σύνταξις «associazione, organizzazione», comp. di σύν «con, insieme» e τάξις «sistemazione»]. – 1. Nella linguistica descrittiva, una delle quattro parti tradizionali della descrizione linguistica, che ha per oggetto...
sintano
s. m. [dall’ingl. syntan, comp. di syn(thetic) «sintetico» e tan(ning) «concia»]. – In chimica organica, nome generico di prodotto sintetico idrosolubile sostitutivo dei materiali vegetali concianti, generalm. ottenuto per condensazione...