L’ipallage (gr. hypallagē´ «scambio, commutazione»), o enallage (vedi più avanti) dell’aggettivo, nella retorica classica è una figura che consiste nella diversione dell’orientamento sintattico dell’aggettivo, [...] matrona (cioè di una donna vestita di stola)». Il fenomeno si verifica inoltre anche al di fuori della relazione sintattica di un complemento genitivo con un sintagma nominale, e si presenta come interscambiabilità di aggettivi tra due sintagmi; si ...
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Piangete, amanti, poi che piange Amore
Mario Pazzaglia
. Sonetto della Vita Nuova (VIII 4-6), su schema abba abba; cde edc, presente, oltre che nella tradizione ‛ organica ' del libro e delle sue rime, [...] maturo di quelli precedenti, fuso ed equilibrato nello svolgimento, nella struttura melodica, nell'ampia e dinamica arcatura sintattica. Conferiscono vivacità drammatica al contesto le frequenti prosopopee della Pietà, della Morte, di Amore; e se le ...
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Poi che traesti infino al ferro l'arco
Mario Pazzaglia
. Sonetto (schema abab abab; cdc dcd) di Guido Orlandi, in risposta, secondo la didascalia del cod. Vaticano 3124, a uno di D., che però non possediamo. [...] il gusto del frequente, compiaciuto e talvolta un po' astruso metaforeggiare, certe forme arcaizzanti (ad es., qui, la continuità sintattica di fronte e sirma) e le accuse, rivoltegli dal Cavalcanti, di usar " false rime " (cioè composte, secondo il ...
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Arte
Impronta di una scultura o iscrizione o moneta, ricavata in cera, argilla, gesso per trarre copie dell’oggetto originale.
L’uso di fare c. di statue è attribuito nell’antichità allo scultore Lisistrato [...] in età repubblicana il significato di «ragione», sul modello del gr. λόγος che aveva entrambi i significati. Un c. sintattico si ha per es. nel latino quod che alla funzione di congiunzione introducente una proposizione causale assomma, in età ...
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Lingua derivata dal latino, l’italiano fa parte della famiglia romanza (detta anche, meno spesso, neolatina) insieme a francese, spagnolo, portoghese, gallego, catalano, romeno e altre minori. A causa [...] e pubblicitario, che se ne servono largamente); va segnalato che il nome-testa (cioè quello che impone al complesso il suo comportamento sintattico) è il primo, e non (come in inglese) il secondo: la casa vacanza è una casa, la legge truffa è una ...
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orare
Federigo Tollemache
Voce dotta che si riscontra solo nella Commedia. Presenta tuttavia una certa varietà di significati e di costrutti. Scarsa la frequenza della corrispondente parola latina nelle [...] Cosi orai. Difatti questa formula conclusiva, sia per la sua collocazione all'inizio del verso, sia per la sua funzione logica e sintattica, ricalca palesemente il ‛ talibus orabat ' di Aen. IV 437, VI 124, X 96.
Nelle altre tre occorrenze o. ha il ...
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Parola o frase che s’interpone nel discorso, interrompendone il senso e talora anche il costrutto, per aggiungere un chiarimento o una precisazione, per fare un’osservazione, un rinvio (anche alle note [...] di una serie di p. incassate le une nelle altre, talvolta contrassegnate da etichette indicanti la categoria sintattica a cui appartiene ciascun costituente della frase (parentesizzazione etichettata).
Fisica
In meccanica statistica, le p. uncinate ...
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canzone
Ignazio Baldelli
Raffaello Monterosso
La teorizzazione dantesca della c. nel De vulg. Eloq. appare essere la sublimazione teorica della fase lirica che va dall'ideale retorico di fusione linguistica [...] perché mai cade pausa alla fine della volta: divide in piedi e volte il Marigo). La diesis in tre casi coincide con la struttura sintattica, e viene addirittura a cadere dopo il punto fermo (la, 3a, 4a); in due stanze (2a, 5a) si ha una pausa minore ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Bernardoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
All’inizio del Novecento la logica si sviluppa sotto l’egida della problematica circa [...] da una di eliminazione per la stessa costante logica. Ma per Gentzen il calcolo della deduzione naturale non offriva il contesto sintattico più comodo (specie per LK) per dimostrare l’Hauptsatz, che per il calcolo NJ e NK sarà dimostrato da Dag ...
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«Quasi per un paradosso, proprio quando gli accademici hanno cominciato a occuparsene, il fumetto ha smesso, almeno in Occidente [...], di essere un fenomeno popolare per diventare con poche eccezioni [...] più spiccioli (gli arcaismi lessicali come dama, perdizione e prora; quelli fonetici come quegli, quei e gitta; quelli sintattici come l’inversione: del fiume la corrente, una grassa dama invita; l’uso di diminutivi arcadici e leziosi: barchetta ...
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sintattica
sintàttica s. f. [dall’ingl. syntactics, che è dall’agg. syntactic «sintattico»]. – Nella filosofia del linguaggio di Ch. Morris (1901-1979), quella branca della semiotica che studia i rapporti formali dei segni fra loro, ossia...
sintattico
sintàttico agg. [dal gr. συντακτικός, der. di σύνταξις «sintassi»] (pl. m. -ci). – 1. Di sintassi, che riguarda la sintassi: problemi, studî, procedimenti s.; usi s.; accento s. (o di frase), l’accrescimento del tono di voce su...