La Prosa del Duecento – Introduzione
Cesare Segre
I. Quando all'orizzonte della cultura italiana appaiono i primi albori d'una letteratura volgare, il paesaggio che si rivela, sempre più nitido, alla [...] affinità di questi testi con i Conti di antichi cavalieri e col Novellino. Queste quattro opere individuano un piano stilistico-sintattico sul quale l'origine in gran parte gallica dei Conti e del Novellino, quella latina della Disciplina e del Fiore ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Dal greco all'arabo: trasmissione e traduzione
Roshdi Rashed
Dal greco all'arabo: trasmissione e traduzione
Gli storici delle scienze e della [...] in arabo e ricorda i due stili principali che abbiamo menzionato. Oltre alla difficoltà lessicale, è la difficoltà sintattica che domina, ed entrambe caratterizzano la lingua specializzata, in questo caso quella dell'astronomia. Ci sono in realtà ...
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Censura
Victor Zaslavsky
Introduzione
La censura è una forma di controllo sociale che limita la libertà di espressione e di accesso all'informazione, basata sul principio secondo cui determinate informazioni [...] K. Čukovskij ha chiamato "ufficialese", cioè "un gergo ingannevole e disonesto, la cui intera struttura lessicale e sintattica rappresenta una sorta di cortina fumogena per nascondere la verità" (v. Čukovskij, 1962, p. 123). Questo linguaggio ...
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Scienziati del Settecento - Introduzione
Maria Luisa Altieri Biagi
Sembrami che la presente letteratura si ritrovi in uno stato di abbondanza e di lusso, che non più si prenda molto pensiero di accrescere [...] ; si legga, nel suo trattato (che uno storico della scienza trionfale definirebbe tutto sbagliato), l'ironia lessicale e sintattica con cui accompagna la nascita degli «omaccini», finalmente liberati dalla loro scomoda tunica vermiforme, o con cui ...
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Giacomo Leopardi: Opere, Tomo II – Introduzione
Sergio Solmi
Nel primo tomo delle Opere abbiamo offerto il Leopardi, per così dire, rivolto al pubblico, vuoi effettivamente, vuoi intenzionalmente. [...] con se stesso, si discioglie in un fare più spedito, vivace e alerte: e la stessa complessità e perspicuità sintattica ereditata dai classici viene, fuor d’ogni letterario compiacimento, sfruttata a fondo per offrire il completo e ramificato sviluppo ...
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Monarchia
Pier Giorgio Ricci
È il titolo (e non De Monarchia, estraneo alla tradizione manoscritta) di un trattato in tre libri di argomento politico, scritto da D. in lingua latina. Il titolo non si [...] . Si palesa allora l'ornatus difficilis cui D. ricorre, con la preziosità del lessico, con l'impegno della costruzione sintattica e stilistica, con l'insistente osservanza del cursus, secondo i più sottili precetti delle artes dictandi. Ma sarebbe ...
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Il romanzo della globalizzazione
Stefano Calabrese
Dal romanzo postmoderno al global novel
A lungo, nel corso del Novecento, il romanzo ha rischiato di soccombere sotto il peso delle proprie ambizioni: [...] eventi; in questo caso è essenziale non la comprensione semantica dell’evento, ma l’identificazione della sua articolazione sintattica sulla base del nostro orizzonte d’attesa nelle situazioni quotidiane: in uno script come ‘andare al ristorante’ il ...
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fare
Carlo Delcorno
. Dal latino facĕre, da cui già nel sec. VI deriva la forma contratta fare per analogia con dare. Usatissimo in D., copre pressoché tutta l'area semantica che il vocabolo domina [...] e 7, IV V 18, Pg XVI 108, Pd XX 66, XXIV 18, XXVI 42, Fiore XVIII 14.
Lo stesso tipo di costruzione sintattica si trova in riferimento a esseri inanimati o a concetti astratti, e in tal caso f. acquista il valore di " essere causa ", " dare pretesto ...
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DE SANCTIS, Francesco
Attilio Marinari
Nacque il 28 marzo 1817 a Morra Irpina (oggi Morra De Sanctis, in prov. di Avellino), al centro di. una zona che fino a dieci anni prima era stata tutta feudale [...] utilizzando un registro di linguaggio "familiare", che già aveva usato nelle sue lettere alla moglie (con estrema semplificazione sintattica e con frequenti coloriture dialettali) e che, del resto, non era ignoto ai momenti più colloquiali della sua ...
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GIAMBERTI, Antonio, detto Antonio da Sangallo il Vecchio
Paola Zampa
Arnaldo Bruschi
Nacque a Firenze all'inizio della seconda metà del Quattrocento da Francesco di Bartolo di Stefano di Giamberto.
Il [...] a colonne trabeate delle grandi nicchie del Pantheon interpretato in senso ancora quattrocentesco fiorentino. Una scarsa cura sintattica è evidente nelle membrature di connessione tra il vestibolo e la navata centrale, definita ancora ricercando una ...
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sintattica
sintàttica s. f. [dall’ingl. syntactics, che è dall’agg. syntactic «sintattico»]. – Nella filosofia del linguaggio di Ch. Morris (1901-1979), quella branca della semiotica che studia i rapporti formali dei segni fra loro, ossia...
sintattico
sintàttico agg. [dal gr. συντακτικός, der. di σύνταξις «sintassi»] (pl. m. -ci). – 1. Di sintassi, che riguarda la sintassi: problemi, studî, procedimenti s.; usi s.; accento s. (o di frase), l’accrescimento del tono di voce su...