Stato dell’Europa nord-occidentale, affacciato per i 3400 km del suo perimetro costiero sull’Oceano Atlantico e sui mari dipendenti (di Barents, di N., del Nord), mentre per via di terra confina a NE con [...] (1350-1525), mentre registrò profondi mutamenti linguistici (dissoluzione del vecchio sistema flessionale e conseguente minore libertà sintattica; prestiti, soprattutto basso-tedeschi), vide la decadenza politica e culturale della N., che perse la ...
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La figura di Costantino nell’Ordo Panegyricorum
I panegiristi e la nascita del potere costantiniano
Giulia Marconi
La voce si propone di indagare l’immagine che di Costantino hanno fornito i Panegirici [...] talvolta una fraseologia ufficiale e dei neologismi), ispirata alla latinità ciceroniana, e caratterizzata da correttezza grammaticale e sintattica. L’esaltazione dei meriti degli imperatori è, in tutti i testi, oltre misura: tutta la gloria viene ...
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CESAROTTI, Melchiorre
Giorgio Patrizi
Nacque a Padova il 15 maggio 1730, da una famiglia nobile di origine, ma oramai borghese (il padre era un funzionario statale) e non molto agiata. Fin da giovane [...] fa tra "genio grammaticale" e "genio retorico" della lingua: il primo è inalterabile e dipende dalla struttura meccanica e sintattica della lingua, l'altro invece è suscettibile di evoluzione, essendo legato al sistema di idee e di sentimenti di una ...
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IACOPO di Angelo da Scarperia (Iacopo Angeli)
Paolo Farzone
Nacque a Scarperia, roccaforte fiorentina posta a difesa del Mugello, in data incerta. Solo parzialmente soccorre una testimonianza di Leonardo [...] di Cesare, ha permesso di cogliere alcuni caratteri peculiari del suo modo di tradurre. Il rispetto della struttura sintattica originaria induce a un impiego significativo delle forme participiali e non infrequenti sono le frasi nominali. La fedeltà ...
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Alessandro Manzoni nacque a Milano nel 1785 dalla figlia di Cesare Beccaria, Giulia, moglie presto separata del ricco possidente Pietro Manzoni. Dopo un decennio trascorso in collegio dai padri somaschi [...] di carattere filosofico, storico, critico, ha sottolineato la maggiore stabilità e la precoce novità dell’orditura sintattica rispetto alle tendenze evolutive della grammatica e del lessico. Nella sintassi Manzoni attua «un rinnovamento avvivante ...
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FUBINI, Mario
Mario Scotti
Nacque a Torino il 18 marzo 1900 da Riccardo e da Bice Colombo, entrambi di origine vercellese. Nella città natale, cui sarebbe rimasto sempre affettivamente e culturalmente [...] delle Operette. La cui prosa appariva al F. non fredda e assertiva, ma carica di risonanze sentimentali nella struttura sintattica, nel lessico e finanche nella punteggiatura. Non si esauriva qui il capitolo leopardiano dell'attività del critico: ai ...
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BERNI, Francesco
Claudio Mutini
Nacque da Nicolò, notaio, e da Isabella di Francesco Baldi in data non precisabile, ma compresa tra il 1497 e il '98. Per quel che riguarda il luogo, Lamporecchio, di [...] e puristica che ricorda da vicino l'esperimento della Catrina. Al pari contrastante è l'impegno di precisazione logico-sintattica con cui il B. tende a sostituire un tipo di rappresentazione graduale, fluida e in effetti scontata, all'immediatezza ...
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Giovanni Pascoli: Opere, Tomo I
Maurizio Perugi
Scopo primario di questa antologia non è introdurre all'apprezzamento della 'poesia' del Pascoli o, peggio ancora, analizzare il suo sistema simbolico [...] del Pascoli? Senza contare che spesso, a prescindere dal dato concettuale, è la singola frase, la singola unità sintattica o lessicale a permettere riscontri sorprendenti quanto preziosi. Sì: è senza dubbio un'operazione indispensabile, che un giorno ...
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Alessandro Manzoni: Opere – Introduzione
Riccardo Bacchelli
Una recente, da sperarsi non ultima, fortuna editoriale dei Promessi sposi all’estero, il successo inglese, propiziato bensì da una nuova [...] alla quale la «risciacquatura dei panni in Arno» vale positivamente, e non proprio sempre, come lima linguistica, ma sopra tutto sintattica. E in fin dei conti non aggiunse e non aveva d’aggiungere nulla d’essenziale.
La ribellione, che fu di un ...
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CIELO D'ALCAMO
MMargherita Spampinato Beretta
Il contrasto Rosa fresca aulentissima attribuito a C. apre il quarto fascicolo del ms. Vat. Lat. 3793 (V), dedicato al genere 'mediocre' (non necessariamente [...] fulminante o il motto proverbiale. Il serrato duello verbale tra l'innamorato e la sua bella è segnato da una marca sintattica che è una delle costanti più tipiche del genere contrasto, ossia l'uso del periodo ipotetico a collegare le battute l ...
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sintattica
sintàttica s. f. [dall’ingl. syntactics, che è dall’agg. syntactic «sintattico»]. – Nella filosofia del linguaggio di Ch. Morris (1901-1979), quella branca della semiotica che studia i rapporti formali dei segni fra loro, ossia...
sintattico
sintàttico agg. [dal gr. συντακτικός, der. di σύνταξις «sintassi»] (pl. m. -ci). – 1. Di sintassi, che riguarda la sintassi: problemi, studî, procedimenti s.; usi s.; accento s. (o di frase), l’accrescimento del tono di voce su...