In linguistica (in cui più comunemente si usa il sinonimo prestito), parola, locuzione o anche costrutto sintattico introdotti più o meno stabilmente in una lingua da una lingua straniera, sia nella forma [...] originaria (per es., l’ingl. week-end) sia con adattamento alla struttura fonetica e morfologica della lingua d’arrivo (per es., bistecca); in qualche caso, non è un elemento lessicale che viene mutuato ...
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SICCHE O SI CHE?
La grafia corretta di questa congiunzione è sicché, con ➔univerbazione e ➔raddoppiamento sintattico
Andò verso le librerie e la vastità delle vetrine lo trattenne un momento sicché [...] poté recuperare per decidere qualcosa (P. Volponi, La strada per Roma)
La grafia separata sì che è da considerarsi di uso antiquato, con un’ampia presenza nella tradizione letteraria dei secoli scorsi
Tu ...
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INTERIEZIONI
Le interiezioni (dette anche esclamazioni) sono parole dalla forma invariabile, per lo più senza nessun legame sintattico con il resto della frase, che servono a indicare diversi stati d’animo [...] più o meno generici: un ordine, una richiesta, un saluto, un appello, un richiamo
Ah, che bellezza!
Ehi, spostati!
Ehm, potresti venire qua?
Salve! Come va?
Forza, iscrivetevi tutti quanti!
Nello scritto, ...
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Per reduplicazione espressiva (o raddoppiamento espressivo) si intende un fenomeno morfologico e sintattico che consiste nella ripetizione (solitamente totale) di un’unità lessicale; è usata soprattutto [...] cap. 3)
Una nota canzone popolare abruzzese comincia: e vola vola vola e vola lu cardillu. Si noti che la reduplicazione sintattica dà spesso luogo a misure ternarie; si tratta del resto di un fenomeno studiato anche in ambito retorico (tra le figure ...
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Il secondo termine di paragone (o di comparazione) è un costituente sintattico di varia natura, che esprime il secondo dei due termini che si confrontano in una relazione di comparazione (➔ comparativo, [...] grado). Può presentarsi come una forma nominale, aggettivale o di altro tipo, dando origine a un complemento di comparazione, oppure come intera frase, detta frase comparativa (➔ comparative, frasi).
Il ...
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Confronto di due o più lingue diverse, rilevandone le differenze di comportamento sotto vari aspetti, tra cui quello fonologico, morfologico, sintattico e strutturale. ...
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A ME MI, A TE TI
A me mi e a te ti sono casi particolari di quel fenomeno sintattico (detto dislocazione) che consiste nell’anticipare o posticipare un elemento della frase riprendendolo tramite un pronome. [...] Un fenomeno attestato nell’uso dell’italiano fin dalle sue origini. Qui la ripresa riguarda il pronome personale, usato prima nella forma tonica (me), poi in quella atona (mi). Non si tratta propriamente ...
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SENNONCHE, SENONCHE O SE NON CHE?
Sono da considerarsi corrette tutte e tre le grafie: sennonché (con ➔univerbazione e ➔raddoppiamento sintattico), senonché (con univerbazione, ma senza raddoppiamento), [...] se non che (con grafia separata)
Sennonché vi sono le seguenti criticità (www.reteprofessionisti.it)
Senonché in tutto questo non s’è più visto un motivo di condanna (M. Calvesi, Caravaggio)
Se non che, ...
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PRINCIPALI, PROPOSIZIONI
Le proposizioni principali (dette anche indipendenti) sono proposizioni autonome sia sul piano del significato, sia dal punto di vista sintattico
Sono andato al mare
Che seccatura!
Ci [...] sei?
Si definiscono proposizioni reggenti quando rappresentano il centro intorno a cui si organizzano le altre proposizioni che costituiscono il periodo
Francesca è una persona puntuale, mentre io sono ...
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(o epanalepsi) Figura retorica, dai grammatici latini detta geminatio, che consiste nella ripetizione di una o più parole in un unico segmento testuale sintattico (prosa) o ritmico (verso), sia di seguito, [...] sia con l’interposizione di altre parole (Ben son, ben son Beatrice, Dante; Umano, troppo umano, Nietzsche). È figura di emozione, di intensificazione enfatica ...
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sintattico
sintàttico agg. [dal gr. συντακτικός, der. di σύνταξις «sintassi»] (pl. m. -ci). – 1. Di sintassi, che riguarda la sintassi: problemi, studî, procedimenti s.; usi s.; accento s. (o di frase), l’accrescimento del tono di voce su...
sintattica
sintàttica s. f. [dall’ingl. syntactics, che è dall’agg. syntactic «sintattico»]. – Nella filosofia del linguaggio di Ch. Morris (1901-1979), quella branca della semiotica che studia i rapporti formali dei segni fra loro, ossia...