«Vedi, sono capace di scrivere in tutti i modi che voglio, elegante o selvaggio, corretto o contorto»
(Wolfgang Amadeus Mozart)
Attualità di un genio
di Sandro Cappelletto
27 gennaio
In tutto il mondo [...] guarda con rinnovato interesse al rapporto tra le forme della retorica e quelle dell’organizzazione musicale. Nello schema sintattico e narrativo della forma-sonata, articolata e fluida, organica e dinamica, sembrano rivivere le regole di persuasione ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Lorenzo Valla
Rita Pagnoni Sturlese
Lorenzo Valla è una delle figure più rappresentative dell’Umanesimo italiano: egli dà vita a un progetto di profondo rinnovamento pratico e teoretico che, pur non [...] della penultima parte dell’orazione.
La parte centrale, che contiene la probatio, si sviluppa come esame linguistico, sintattico, antiquario, passo per passo, del testo del Privilegium Constantini, inserito, a partire dall’11° sec., nelle Paleae ...
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ANCESCHI, Luciano
Niva Lorenzini
Nacque a Milano il 20 febbraio 1911 da Giovanni, industriale, e Agar Zambonini, casalinga, secondo di quattro fratelli (Luigi, Mario, Anna Maria). Il 5 settembre 1938 [...] sempre, nei momenti più alti della sua riflessione, di spezzare il ritmo della scrittura, insinuare sul piano sintattico lo scatto ironico rivolto al lettore «paziente e non disattento» (quel lettore – rilevò Giuseppe Pontiggia – prediletto da ...
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FOSCOLO, Ugo
Mario Scotti
Nacque a Zante, isola dell'arcipelago Ionio allora sotto il dominio di Venezia, il 6 febbr. 1778. Suo padre, Andrea, medico corcirese, contava ventiquattro anni, sua madre, [...] e dai suggerimenti sollecitati, onde il risultato del 1807 venne liberandosi da certo affettato grecismo lessicale e sintattico, da certi modi che, per sfuggire "il pedestre e monotono" delle traduzioni ritenute fedeli, riuscivano "avventati e ...
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CASTIGLIONE, Baldassarre
Claudio Mutini
Nacque il 6 dic. 1478 nella "corte" di Casatico, presso Mantova, da Cristoforo e da Aloisa Gonzaga.
Da parte del padre la famiglia discendeva da quella piccola [...] canzone), laddove il sonetto tende a saldare le cesure tra quartine e terzine nell'unità di un movimento ritmico-sintattico (di solito iterativo). Rispetto a queste due componenti il calco petrarchesco non costituisce mai il centro di una concrezione ...
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GIAMBERTI, Antonio, detto Antonio da Sangallo il Vecchio
Paola Zampa
Arnaldo Bruschi
Nacque a Firenze all'inizio della seconda metà del Quattrocento da Francesco di Bartolo di Stefano di Giamberto.
Il [...] a colonne trabeate delle grandi nicchie del Pantheon interpretato in senso ancora quattrocentesco fiorentino. Una scarsa cura sintattica è evidente nelle membrature di connessione tra il vestibolo e la navata centrale, definita ancora ricercando una ...
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sintattico
sintàttico agg. [dal gr. συντακτικός, der. di σύνταξις «sintassi»] (pl. m. -ci). – 1. Di sintassi, che riguarda la sintassi: problemi, studî, procedimenti s.; usi s.; accento s. (o di frase), l’accrescimento del tono di voce su...
sintattica
sintàttica s. f. [dall’ingl. syntactics, che è dall’agg. syntactic «sintattico»]. – Nella filosofia del linguaggio di Ch. Morris (1901-1979), quella branca della semiotica che studia i rapporti formali dei segni fra loro, ossia...