L’italiano di Milano si può definire come una sottovarietà galloitalica dell’➔ italiano regionale settentrionale (che esclude cioè l’italiano regionale del Triveneto). La sua fisionomia va collegata ai [...] pronunce trascurate tendono anch’esse a ridursi perdendo l’elemento dentale: [aˈsjoːne], [baˈzar]. È assente il ➔ raddoppiamento sintattico: [aˈkaːza] a casa, [faˈkaldo] fa caldo.
Come negli italiani settentrionali in genere, anche in Lombardia le ...
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Per monolinguismo si intende l’uso di un solo codice o varietà linguistica, e più specificamente nell’uso letterario di un unico registro stilistico o modulo espressivo omogeneo e selezionato da parte [...] Innamorato ma anche negli Amorum libri, che maggiormente si approssimano al toscano letterario: non a livello lessicale e sintattico (dove il fondo petrarchesco è appena rigato d’elementi dialettali) ma a quello più resistente fonomorfologico (per es ...
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Per la particolare situazione linguistica della Sicilia, in cui i dialetti sono vivi e numerosi, è importante distinguere l’italiano regionale parlato da chi ha per madrelingua il dialetto da quello di [...] distributivo:
(9) va camminando casa casa, senza concludere niente
(10) la corda è tutta nodi nodi
La reduplicazione sintattica nell’italiano regionale di Sicilia può riguardare anche il sintagma verbale inserito in una relativa libera introdotta da ...
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L’Emilia-Romagna è formata da due parti di estensione equivalente, l’una piana e l’altra collinare e montuosa, unite da un asse che va da Cattolica, sull’Adriatico, a Stradella, presso il Po. Il territorio [...] di varietà in cui questi si suddividono, sia interferenze tra i due codici, ai vari livelli linguistici (fonetico, morfo-sintattico, lessicale-semantico).
Nel 2006, stando ai rilevamenti dell’ISTAT, il 55% degli intervistati afferma di impiegare nel ...
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Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano [...] l’uso della forma originaria dell’articolo lo < (il)lum in contesto postconsonantico (plen / lo to voller). A livello sintattico, la presenza del pronome personale nella subordinata s’ell’è de ben.
A Roma l’emersione del volgare è antichissima (D ...
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La produzione in prosa e in poesia del XVII secolo è concepita all’insegna del barocco, ispirata cioè all’abnorme e tendente all’iperbole e alla ‘maraviglia’. Il senso dispregiativo del termine si estese [...] l’accessibile e limpida prosa di Galilei, che, senza concessioni all’oralità e senza sacrificare la complessità sintattica necessaria all’articolazione del pensiero scientifico, attinge chiarezza ed evidenza.
Uno dei generi più rappresentativi dello ...
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È lo Stato più vasto tra quelli dell’America Meridionale interamente compresi entro la zona temperata australe. Confina a O con il Cile, a N con la Bolivia e il Paraguay, a E con il Brasile e l’Uruguay; [...] italiane, che, pur senza trasformare radicalmente il linguaggio popolare, influirono specie dal punto di vista lessicale e sintattico su certi aspetti di esso.
Notevole, infine, l’influenza che sulle classi colte argentine ha esercitato la ...
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Scienza indiana: periodo classico. La tradizione del vyakarana (grammatica')
George Cardona
La tradizione del vyākaraṇa (grammatica')
L''Aṣṭādhyāyī' di Pāṇini
L'Aṣṭādhyāyī (Trattato in otto capitoli) [...] quanto riguarda la derivazione delle frasi. Quest'ultimo assegna i partecipanti diretti (kāraka) all'azione a categorie sintattico-semantiche, quindi introduce affissi per esprimere i kāraka così classificati (v. cap. VIII). Il Cāndravyākaraṇa manca ...
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Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] distinzione delle frasi in nominali e verbali e un notevole numero di vocaboli; altre formazioni nominali e verbali, altri usi sintattici, altri vocaboli sono d’altronde comuni alle lingue berbere e non semitiche di Etiopia. Gli uni e gli altri punti ...
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sintattico
sintàttico agg. [dal gr. συντακτικός, der. di σύνταξις «sintassi»] (pl. m. -ci). – 1. Di sintassi, che riguarda la sintassi: problemi, studî, procedimenti s.; usi s.; accento s. (o di frase), l’accrescimento del tono di voce su...
sintattica
sintàttica s. f. [dall’ingl. syntactics, che è dall’agg. syntactic «sintattico»]. – Nella filosofia del linguaggio di Ch. Morris (1901-1979), quella branca della semiotica che studia i rapporti formali dei segni fra loro, ossia...