Calcio
Anna Maria Paolucci
Il calcio è un elemento chimico (simbolo Ca), appartenente al gruppo dei metalli alcalino-terrosi, esistente in natura soltanto allo stato combinato, soprattutto come carbonato, [...] una propensione alla calcificazione dei tessuti molli.
Condizioni carenziali
La carenza di calcio si manifesta con svariati sintomi, tra cui debolezza muscolare e, nelle forme più gravi, contrazioni di tipo tetanico e convulsioni. Le carenze ...
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Ittero
Livio Capocaccia
Per ittero (dal greco ἴκτερος, "ittero", nome di un uccello la cui vista si diceva guarisse l'itterizia) s'intende la colorazione giallastra della cute, delle sclere e delle [...] di maggior calibro (dotti epatici, dotto epatico comune, coledoco), che appunto sono quelli extraepatici. Clinicamente sono presenti i sintomi della sindrome colestatica in maniera più o meno severa a seconda del grado di ostruzione. Gli itteri ...
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Ano
Daniela Caporossi
Red.
L'ano (dal latino anus, propriamente "cerchio", poi "orifizio") rappresenta l'apertura attraverso cui l'intestino retto sbocca all'esterno a livello del perineo posteriore [...] non sono soggette a infiammazione o trombosi; quelle interne sono riconoscibili solo con l'esplorazione digitale o endoscopica. I sintomi delle emorroidi non complicate consistono in prurito e bruciore per quelle esterne e in un senso di pesantezza e ...
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SESSO (XXXI, p. 481; App. II, 11, p. 813)
Giuseppe Montalenti
Le più notevoli scoperte dell'ultimo decennio, relative ai problemi del s., sono quelle della cosiddetta "cromatina sessuale" e delle anomalie [...] si raccolgono casi che non si distinguono dalle femmine normali fino alla pubertà. In questa età cominciano a manifestarsi sintomi abnormi: amenorrea, scarsità o assenza di peli sul pube, scarso o nullo sviluppo delle mammelle, scheletro pelvico di ...
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Ontogenesi dell'apprendimento
Gemma Calamandrei
(Laboratorio di Fisiopatologia di Organo e di Sistema, Istituto Superiore di Sanità, Roma, Italia)
Per un neonato di mammifero la capacità di apprendere, [...] con l'esposizione alle radiazioni o con l'iniezione di apomorfina o cloruro di litio (trattamenti che producono nell'animale i sintomi di un avvelenamento da cibo), ma che tale avversione non si stabiliva se il rinforzo negativo era uno stimolo di ...
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Ermafroditismo
Giuseppe Novelli
Il termine ermafroditismo deriva dal nome di un personaggio della mitologia greca, Ermafrodito. Figlio di Hermes e Afrodite, fece innamorare di sé la ninfa Salmace; avendola [...] a partire dal secondo mese di gravidanza con ormoni antagonisti, quali glucocorticoidi e desametasone, a evitare i sintomi della mascolinizzazione. Dal momento che l'azione mascolinizzante prosegue anche dopo la nascita, è opportuno proseguire il ...
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Placenta
Rosadele Cicchetti
Red.
La placenta (dal greco πλακοῦς, "che ha forma schiacciata") è un annesso fetale di duplice origine costituito da una parte embrionale, il corion, e da una parte materna, [...] ) o locale (alterazioni della placenta, della decidua, del miometrio, talora secondarie a cardiopatie, intossicazioni, infezioni); i sintomi sono costituiti essenzialmente dall'emorragia, interna o esterna, con anemia a carattere acuto o subacuto a ...
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Scienza dell’uomo, considerato sia come soggetto o individuo, sia in aggregati, comunità, situazioni.
A. fisica
Ramo delle scienze biologiche che studia l’umanità dal punto di vista naturalistico, cioè [...] il concetto dei tipi specifici dei delinquenti e hanno dato rilievo ai caratteri delinquenziali considerati come sintomi indiziari dell’anormale o antisociale condotta umana.
Le impostazioni lombrosiane sono state aspramente combattute in relazione ...
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Simbiosi
Paola Bonfante
Silvia Perotto
Nel 1878, durante un convegno di naturalisti e medici europei, il patologo tedesco Anton H. De Bary introdusse per la prima volta il termine simbiosi (dal greco: [...] riso una patologia caratterizzata da rigonfiamento radicale. Recentemente è stato dimostrato che la tossina responsabile di questi sintomi (rizotossina) non è prodotta dal fungo patogeno bensì da batteri simbionti del genere Burkholderia, che vivono ...
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Neurone
Pietro Calissano
Il termine neurone venne coniato da W. Waldeyer-Hartz nel 1891, per indicare le cellule presenti nel sistema nervoso (v. cap. Cellule e tessuti, Tessuti, Tessuto nervoso). L'attività [...] accumulo a livello sinaptico induce, tramite meccanismi differenti tra un farmaco e l'altro, un notevole miglioramento dei sintomi del paziente. La terza categoria di neurotrasmettitori comprende un numeroso gruppo di sostanze che, al contrario di ...
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sintomo
sìntomo (ant. sìntoma) s. m. [dal gr. σύμπτωμα «avvenimento fortuito, accidente», der. di συμπίπτω «accadere, capitare» (comp. di σύν «con, insieme» e πίπτω «cadere»)]. – 1. Nel linguaggio medico, ciascuno dei fenomeni elementari con...
cybercondria (Cybercondria) s. f. La convinzione errata di essere gravemente malati, e l’ansia che ne deriva, dopo avere fatto ricerche compulsive in internet sui sintomi soggettivi percepiti. ◆ Sono almeno 4 milioni di italiani che frequentano...