MICHELSTAEDTER, Carlo Raimondo (Ghedalia Ram). – Quarto e ultimo figlio di un’agiata famiglia di lingua italiana e di origini ebraiche ashkenazite (il nome indica la provenienza da Michelstadt, piccolo [...] teorizzata da Aristotele. Fu su questo confronto, coniugato felicemente all’intuizione di individuare nel decadimento del linguaggio il sintomo di una più generale condizione umana, che s’imperniò il contenuto dell’opera maggiore del M., la sua ...
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DOLFIN, Daniele
Gino Benzoni
Nato a Venezia, il 5 ott. 1653, da Daniele (II) detto Andrea (1631-1707) di Nicolò (del ramo di S. Pantalon) e da Elisabetta di Daniele Gradenigo e chiamato comunemente [...] o commari" e se sono "bene instrutte nella forma del battesimo in caso di necessità". Una curiosità che è anche sintomo di una qualche diffidenza, quasi i maestri e le levatrici possano essere potenzialmente soggetti pericolosi. Fatto sta che, grazie ...
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MARSILI, Luigi.
Paolo Falzone
– Nacque nel 1342 a Firenze da Bernardo, che morì nel 1348, quando era tra i priori della Repubblica. La famiglia, benestante e di antica tradizione guelfa, aveva le case [...]
Malgrado tali sforzi, il M. dovette attendere il 1379 prima di ottenere il titolo di magister in sacra pagina, sintomo che le difficoltà sollevate intorno alla sua candidatura non erano irrilevanti. Ottenuta la promozione, fece ritorno a Firenze, ma ...
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CORRADINI, Camillo
Francesca Socrate
Nacque ad Avezzano il 23 apr. 1867 da Gaetano, artigiano, e da Anna Maria Donsanti.
Trasferitosi a Roma, dove si era iscritto alla facoltà di giurisprudenza, dopo [...] una cosa piuttosto misteriosa, che potrebbe lusingare il mio amore proprio di uomo politico, se non fosse, invece, soltanto un sintomo del malessere della vita politica nostra in questo momento. Non quindi concezione e azione mia, in contrasto con la ...
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FAGIUOLI, Giovanni Battista
Gabriella Milan
Nacque a Firenze il 24 giugno 1660, unico figlio di Antonio Maria - la cui famiglia, originaria di Signa, si era inurbata agli inizi del secolo ricavando [...] è stata giudicata un'eccessiva disinvoltura nell'adattare la sua produzione a seconda delle circostanze non è altro che un sintomo - di cui l'autore era ben consapevole - della crisi che il teatro toscano stava attraversando nel passaggio da privato ...
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PARIGI
Annamaria Negro Spina
– Famiglia di architetti e scenografi originaria di Prato e attiva a Firenze tra il XVI secolo e la metà del successivo. Giunti in data imprecisata nella capitale del Ducato [...] vasariano e del Ponte Vecchio (Lamberini, 1980, p. 154, n. 4).
Anche nella scelta di Baccio del Bianco si può leggere un sintomo del declino dei Parigi, iniziato forse con la morte di Giulio e continuato fra il 1639 e il 1641, quando, oberati dai ...
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CHIZZOLA, Ippolito
Valerio Marchetti
Nato a Brescia nel 1521 circa da una famiglia gentilizia, fu canonico regolare lateranense in S. Afra. Settimodei nove figli di Giovanni, dottore di legge, e di [...] '"ecumenico tridentino concilio". La dedicatoria, datata Venezia il 10 luglio del 1562, è per il cardinale Carlo Borromeo, sintomo evidente dell'area nella quale collocare l'intervento del predicatore. Il C. vi traccia il seguente schema sulla causa ...
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DISCEPOLO (Discepoli), Girolamo
Tiziana Pesenti
Nacque a Verona intorno alla metà del sec. XVI da Sebastiano.
La famiglia era entrata a far parte del Consiglio dei nobili di Verona nel 1517, con Francesco, [...] andarono sparendo. La produzione rimase elevata - nel '94 e nel '96 si contano ancora almeno ventiquattro titoli - ma altro sintomo di crisi fu il cessare di finanziamenti esterni. Mentre fino al '92 molte edizioni furono patrocinate dal Palazzolo ed ...
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GIACOMELLI, Raffaele
Domenico Proietti
Nacque a Roma il 5 apr. 1878, da Francesco, di origine bolognese, primo astronomo presso il R. Osservatorio del Campidoglio, e Maria Marucchi, in una famiglia [...] , pronomi personali e dimostrativi (pp. 178 s.; e, viceversa, la pausa tra preposizione e articolo, considerata quale sintomo della cosiddetta "lentezza" della pronuncia romana, pp. 179-181); l'ipercorrettismo del dittongo libero in sillaba chiusa (p ...
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LESSONA, Michele
Paola Govoni
Guido Verrucci
Nacque a Venaria Reale, vicino Torino, il 20 sett. 1823 da Carlo e Agnese Maria Cavagnotti. Il padre era docente di medicina veterinaria nella Scuola di [...] strato della popolazione, incluse le donne, verso la cui condizione di inferiorità fu particolarmente sensibile, ritenendola il sintomo di una generalizzata e profonda arretratezza italiana rispetto ad altri Paesi. Il sapere che aveva in mente il ...
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sintomo
sìntomo (ant. sìntoma) s. m. [dal gr. σύμπτωμα «avvenimento fortuito, accidente», der. di συμπίπτω «accadere, capitare» (comp. di σύν «con, insieme» e πίπτω «cadere»)]. – 1. Nel linguaggio medico, ciascuno dei fenomeni elementari con...
sintomatico
sintomàtico agg. [dal gr. συμπτωματικός «accidentale, casuale» (der. di σύμπτωμα -ατος «sintomo»), sull’esempio del fr. symptomatique] (pl. m. -ci). – 1. In medicina: a. Che riguarda i sintomi, che costituisce un sintomo, che è...