RUSSIA (A. T., 11-16, 66-74 ,84-87, 102-104)
Giuseppe CARACI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Jozef KOSTRZEWSKI
Giovanni MAVER
Arthur HABERLANDT
Miron MALKIEL-JIRMOUNSKI
Ettore LO GATTO
Tomaso NAPOLITANO
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Egon [...] , se pur non ne comprende appieno, la natura: lo sviluppo della commedia, della satira, della favola, del giornalismo sono un sintomo: le forme stesse prese in prestito agli stranieri sono rivolte a mettere in caricatura, a biasimare, a rinnegare il ...
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GIAPPONE (A. T., 101-102)
Fabrizio CORTESI
Giuseppe COLOSI
Gioacchino SERA
Pino FORTINI
Guido PERRIS
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Edoardo GOULET
Carlo TAGLIAVINI
Alfred SALMONY
Marcello [...] dalla tendenza verso una maggiore naturalezza e da una vita latente che affiora pur dentro la materia in un contrasto, sintomo del vicendevole compenetrarsi dello spirito di due epoche, che forma il fascino di quell'opera d'arte.
Anche della pittura ...
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L'ultima fase della serenissima: nota introduttiva
Piero Del Negro
Premessa
"Dopo quest'epoca", scrisse nel 1818 Sismondi nella sua celebre Histoire des républiques italiennes du moyen âge in riferimento [...] e da Donà (e pochi anni dopo con ancor maggiore icasticità da Giacomo Nani) non era la causa, ma un sintomo della malattia che aveva colpito la Repubblica.
La guerra di successione austriaca (1740-1748)
"La guerra di successione austriaca - l ...
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L'economia: imprenditoria, corporazioni, lavoro
Walter Panciera
Venezia al centro di uno spazio economico regionale
Oltre la crisi seicentesca
La crisi abbattutasi sul commercio veneziano nei primi [...] variegata, spesso a rigor di termini semi-illegale. Ciò che agli occhi dei contemporanei si presentava come sintomo di "decadenza", d'indisciplina, di confusione, in un'interpretazione evidentemente morale del fatto economico, dev'essere meglio ...
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Le professioni liberali
Giuseppe Trebbi
Premessa. Il patriziato veneziano e le professioni liberali
Come ha ben osservato Carlo Maria Cipolla, uno studio sui ceti dirigenti delle città italiane del [...] più ricchi, anche perché fra i nobili la professione di avvocato "straordinario", quantunque onorevole, era sovente il sintomo di una situazione di relativo disagio economico (204).
Su questo punto disponiamo purtroppo di dati molto parziali: le ...
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Le riforme
Paolo Preto
Riforma o "rivoluzione"?: la riforma è "rivoluzione"
Nella città di Bergamo ormai democratizzata, siamo nel 1797, un pamphlet giacobino lancia alla moribonda classe aristocratica [...] dal 1630-1631 l'ha salvata dalla malattia (rastrelli, cordoni sanitari, contumacie, lazzaretti, espurghi): le strutture presentano però qualche sintomo di crisi, tant'è che nel 1775 il senato ammette che il lazzaretto di S. Erasmo è in "pessima ...
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(A. T., 53-54-55; 56-57).
Geografia: Nome (p. 667); La moderna conoscenza geografica (p. 667); Situazione e confini (p. 668); Composizione litologica del suolo (p. 668); Struttura e forme del terreno [...] che il popolo capisce e di cui il popolo ha bisogno per accendersi - già il titolo Gedichte eines Lebendigen (1841-44) è sintomo significativo del suo stile - e fu l'incitatore a passare dalla parola ai fatti; e tutta una folla di altri poeti vi ...
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sintomo
sìntomo (ant. sìntoma) s. m. [dal gr. σύμπτωμα «avvenimento fortuito, accidente», der. di συμπίπτω «accadere, capitare» (comp. di σύν «con, insieme» e πίπτω «cadere»)]. – 1. Nel linguaggio medico, ciascuno dei fenomeni elementari con...
sintomatico
sintomàtico agg. [dal gr. συμπτωματικός «accidentale, casuale» (der. di σύμπτωμα -ατος «sintomo»), sull’esempio del fr. symptomatique] (pl. m. -ci). – 1. In medicina: a. Che riguarda i sintomi, che costituisce un sintomo, che è...