Uomo politico israeliano (n. Tel Aviv 1949). Leader del partito Likūd, nel 1996 divenne il più giovane primo ministro dello Stato di Israele. Come capo del governo si oppose alla nascita di uno stato palestinese [...] 'interno del Paese e firmò con Y. ̔Arafāt un importante accordo di pace.
Avvicinatosi, fin da giovane, alle idee del sionismo revisionista di V. E. Jabotinskij, fece parte dell'esercito dal 1967 al 1972. Rappresentante israeliano presso l'ONU (1984 ...
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Uomo politico e pubblicista tedesco (Bonn 1812 - Parigi 1875), di famiglia ebraica. Autodidatta, dallo studio di Spinoza e di Hegel elaborò un proprio sistema socialista (Die heilige Geschichte der Menschheit, [...] nel Manifesto del partito comunista. Collaboratore di Lassalle nella fondazione della organizzazione operaia tedesca, negli ultimi anni si dedicò a studî ebraici, e la sua opera Rom und Jerusalem (1862) è considerata uno dei fondamenti del sionismo. ...
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Pseudonimo della scrittrice Mary Ann (o Marian) Evans (Arbury Farm, Warwickshire, 1819 - Londra 1880). Precorritrice di H. James e del romanzo intimistico per l'umana comprensione, l'abilità narrativa [...] deteriorarsi sotto lo stimolo delle circostanze esterne è spinta sino a una minuzia quasi scientifica; Daniel Deronda (1876), dove si sostiene la causa del sionismo. Nei suoi romanzi pesano non di rado il sostrato intellettuale e l'intento moralista. ...
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GRASSINI, Margherita
Simona Urso
Nacque a Venezia l'8 apr. 1880 da Amedeo e Emma Levi.
Era la quarta figlia - dopo Nella, Lina e Marco - di una ricca famiglia ebrea profondamente ortodossa e molto nota [...] anni, visitarono la città; fra gli incontri più significativi quelli con I. Zangwill - scrittore ebreo inglese che le fece conoscere il sionismo e le fu sempre amico -, G. D'Annunzio e la famiglia Fogazzaro.
La G. visse sempre il proprio ebraismo d ...
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OVAZZA, Ettore
Simon Levis Sullam
OVAZZA, Ettore. – Nacque a Torino il 21 marzo 1892 da Ernesto e da Celeste Malvano, in una famiglia dell’alta borghesia ebraica.
Il padre era proprietario della banca [...] una linea che mantenne ferma e anzi radicalizzò negli anni, sintetizzando infine il proprio profondo dissenso nell’opera Sionismo bifronte (Roma 1935), raccolta di articoli apparsi in La nostra bandiera. Dal 1934 la situazione politica di particolare ...
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Pittore francese (Parigi 1848 - Dominica, isole Marchesi, 1903). Entrato nel 1868 nella marina militare, visitò la Svezia e, nel 1870, la Danimarca. Di ritorno a Parigi, con alcune felici operazioni di [...] sviluppo del cubismo; dalle idee e dalla sua pittura muovono i fauves. Nel concepire la pittura come diretta espressione del mondo interiore dell'artista, aprì la via non solo all'espres sionismo, ma anche alle correnti non-fi gu rative o astratte. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Carlo e Nello Rosselli
Paolo Bagnoli
Carlo e Nello Rosselli: il primo militante della politica, il secondo dedito alla ricerca storica; il primo impegnato nella lotta e il secondo nei suoi interessi [...] ; un sentimento che non si confonde né, da un lato, con il nazionalismo, né, dall’altro, con il sionismo, e che, in occasione del primo conflitto mondiale, viene rafforzandosi, essendo Amelia una fervida interventista. Aldo parte volontario nel ...
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INTERLANDI, Telesio
Mauro Canali
Nacque a Chiaramonte Gulfi, presso Ragusa, il 20 ott. 1894, da Giovanni e da Giuseppina Freri. Fu redattore de La Nazione e de L'Impero, assumendo sempre, in seno al [...] di A. Rosenberg, il teorico nazista dell'antisemitismo. Nel gennaio 1934 Il Tevere aveva preso ad attaccare il sionismo, ma dietro questo finto bersaglio aveva presto preso forma il vero obiettivo cui mirava la polemica, cioè l'antisemitismo ...
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PAGANI, Herbert Avraham Haggiag
Carlo Bianchi
PAGANI, Herbert Avraham Haggiag. – Cantante, autore e interprete di canzoni, disc-jockey, disegnatore, incisore e artista assemblatore, scrittore e attivista [...] più impellente per via del conflitto col mondo arabo. Nel 1975, in coincidenza con la risoluzione ONU che assimilava il sionismo al razzismo, il testo musicato Plaidoyer pour ma terre / Arringa per la mia terra sancì la prima esplicita presa di ...
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CECCHELLI, Carlo
Pasquale Testini
Nacque in Roma il 13 ott. 1893 da Sante e da Matilde Manzione. Compiuto il corso di studi medi s'iscrisse alla facoltà di giurisprudenza dell'università di Roma. Chiamato [...] ebraica (Origini e omogeneità della razza, in Inchiesta sulla razza, Roma 19395 pp. 71-80; La questione ebraica e il sionismo, Sancasciano Val di Pesa 1939; Roma segnacolo di reazione della stirpe..., Roma 1939).
Vincitore di concorso, nel 1942 fu ...
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sionismo
s. m. [der. di Siòn o Sìon (ebr. Siyyōn, gr. Σιών, lat. Sion), nome di una collina di Gerusalemme e, per estens., di Gerusalemme stessa; la parola è stata coniata, nella forma Zionismus, dallo scrittore ted. N. Birnbaum nel 1882]....
antisionismo
s. m. Atteggiamento culturale e politico di opposizione e di contrasto alle più radicali espressioni del sionismo. ◆ [Silvio] Berlusconi spende anche il Medioriente nella sua campagna elettorale e lancia un durissimo attacco alla...