sionismo Movimento politico e ideologia volti alla creazione di uno Stato ebraico in Palestina (da Sion, nome della collina di Gerusalemme).
Sviluppatosi alla fine del 19° sec., in seguito all’inasprirsi [...] dell’antisemitismo in Europa orientale e alla crisi seguita al cosiddetto affare Dreyfus, il s. avanzò le proprie rivendicazioni nel Congresso di Basilea (1897), organizzato da T. Herzl. Furono allora ...
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Prima che il sionismo si presentasse come un movimento politico lo storico ebreo-tedesco Heinrich Graetz (1817-1891) e il filosofo Moses Hess (1812-1875) posero le basi teoriche del nazionalismo ebraico. [...] La fase iniziale del movimento sionista, segnata dalle prime due ondate di immigrazione ebraica in Palestina (1882 e 1904) e dalla fondazione del movimento sionista sulla spinta di Theodor Herzl nel 1898, ...
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afrocentrismo
Movimento culturale-politico della diaspora nera, specie in America, che asserisce il primato della civiltà africana e postula il ritorno a valori tradizionali africani. Richiamandosi a [...] panafricanismo, sionismo nero, négritude ecc., l’a. si diffuse specialmente dagli anni Ottanta sulla scorta delle opere di studiosi come C.G. Woodson, C. Anta Diop, M.K. Asante, M. Karenga, M. Bernal ecc., che hanno teorizzato, in ricostruzioni assai ...
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panafricanismo
Dottrina e movimento aventi come obiettivo l’unificazione culturale e politica del mondo africano e dei neri della diaspora. Il p. nacque negli Stati Uniti verso la fine dell’Ottocento, [...] opera di M.M. Garvey, assertore del ritorno dei neri americani in Africa per costituirvi uno Stato nero indipendente (il cd. sionismo nero), e di W.E.B. Du Bois, che sosteneva piuttosto la necessità di conquistare i pieni diritti tanto in Africa come ...
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Sigla di World Zionist Organization, denominazione ufficiale assunta nel 1960 dall’Organizzazione sionista, struttura istituzionale del movimento sionista che, d’intesa con il governo di Israele e congiuntamente [...] Jewish Agency, ha la funzione di organizzare all’estero l’immigrazione in Israele, d’incoraggiare gli investimenti privati stranieri in Israele e aiutare le iniziative culturali e gli istituti di istruzione ebraici in tutto il mondo (➔ sionismo). ...
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Uomo politico israeliano (n. Tel Aviv 1949). Leader del partito Likūd, nel 1996 divenne il più giovane primo ministro dello Stato di Israele. Come capo del governo si oppose alla nascita di uno stato palestinese [...] 'interno del Paese e firmò con Y. ̔Arafāt un importante accordo di pace.
Avvicinatosi, fin da giovane, alle idee del sionismo revisionista di V. E. Jabotinskij, fece parte dell'esercito dal 1967 al 1972. Rappresentante israeliano presso l'ONU (1984 ...
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Vedi Israele dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
Dal punto di vista storico Israele rappresenta la realizzazione dell’obiettivo del movimento sionista, il progetto nazionale ebraico nato nel [...] rendere tuttora incerti i confini dello stato israeliano.
Nascita ed evoluzione del conflitto arabo-israeliano
Prima che il sionismo si presentasse come un movimento politico lo storico ebreo-tedesco Heinrich Graetz (1817-1891) e il filosofo Moses ...
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LÖWENTHAL, Leo
Antonio Rainone
Sociologo statunitense di origine tedesca, nato a Francoforte sul Meno il 3 novembre 1990, morto a Berkeley (California) il 23 gennaio 1993. Laureato in filosofia all'università [...] a Berkeley, dov'è stato professore di sociologia e, dal 1971, professore emerito. Di origini ebraiche, aderì al sionismo, anche se finì poi con lo staccarsene, occupandosi dell'antisemitismo come fenomeno sociale e delle tecniche di propaganda da ...
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Populismo
Bruno Bongiovanni
di Bruno Bongiovanni
Populismo
Prologo in Russia
Il termine 'populismo' corrisponde alla parola russa narodničestvo, la quale, a sua volta, deriva da narod, ovverossia [...] , N., Il populismo degli anni settanta, in "Il Mulino", 1970, XIX, 209, pp. 363-402.
Cremonesi, L., Le origini del sionismo e la nascita del kibbutz (1881-1920), Firenze 1985.
Debord, G., Commentaires sur la société du spectacle, Paris 1988 (tr. it ...
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Nazione
RRosario Romeo
di Rosario Romeo
Nazione
sommario: 1. Nazioni e nazionalismi alla prova della seconda guerra mondiale. 2. Il dopoguerra: a) vincitori e vinti; b) la divisione della Germania e [...] del mondo contemporaneo (v. terzo mondo; v. panarabismo). Movimenti come il sionismo, che solo in questo secolo ha acquisito caratteri propriamente politico-nazionali (v. sionismo), hanno dato la prova che temi di questo tipo possono essere tuttora ...
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sionismo
s. m. [der. di Siòn o Sìon (ebr. Siyyōn, gr. Σιών, lat. Sion), nome di una collina di Gerusalemme e, per estens., di Gerusalemme stessa; la parola è stata coniata, nella forma Zionismus, dallo scrittore ted. N. Birnbaum nel 1882]....
antisionismo
s. m. Atteggiamento culturale e politico di opposizione e di contrasto alle più radicali espressioni del sionismo. ◆ [Silvio] Berlusconi spende anche il Medioriente nella sua campagna elettorale e lancia un durissimo attacco alla...