Islamismo
Francesco Gabrieli
di Francesco Gabrieli
Islamismo
sommario: 1. Consistenza e diffusione dell'Islàm nel mondo odierno. 2. Islàm medievale e moderno. L'Ottocento e il colonialismo. 3. L'Islàm [...] piede e fondare un suo proprio Stato entro i territori mediterranei che dal VII secolo erano stati acquistati all'Islàm.
L'intrusione ‛sionista' e la creazione dello Stato d'Israele, assai più che un'offesa e minaccia all'Islàm, sono oggi sentiti nel ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppe Albertoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Partito Nazionalsocialista dei Lavoratori Tedeschi (fondato con questa denominazione [...] alla contaminazione nefasta di tutte le razze. Ne discende la fantomatica ipotesi di un complotto sionista internazionale finalizzato, mediante gli strumenti dell’internazionalismo bolscevico e della plutocrazia democratico-liberale, alla distruzione ...
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ZOLLI, Eugenio Maria
Gabriele Rigano
ZOLLI, Eugenio Maria (Israel Anton Zoller). – Nacque il 17 settembre 1881 a Brody, nella Galizia austroungarica (oggi in Ucraina), ultimo dei cinque figli di Bernhard [...] non diede il suo placet, essendo egli ormai apolide. I problemi con la comunità invece cominciarono quando la corrente sionista, il 22 febbraio 1940, fece cadere il Consiglio della comunità per mancanza del numero legale e dalle elezioni, svoltesi ...
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GENTILI, Dino
Antonio Alosco
Nacque a Milano il 25 giugno 1901 da Gerolamo Sordello e Pia Ravà, in una famiglia ebraica di ceto borghese e di educazione laica.
Questa conduceva un esercizio commerciale [...] allora per breve tempo ministro dell'Agricoltura, e stabilire inoltre un dialogo con gli esponenti del Mapai (partito sionista di ispirazione socialista). Tali rapporti gli permisero di organizzare nel 1958 la visita di Nenni in Israele, che consentì ...
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OVAZZA, Ettore
Simon Levis Sullam
OVAZZA, Ettore. – Nacque a Torino il 21 marzo 1892 da Ernesto e da Celeste Malvano, in una famiglia dell’alta borghesia ebraica.
Il padre era proprietario della banca [...] nei confronti dell’ebraismo italiano, innanzitutto per le aspre critiche rivolte da settori del fascismo verso il movimento sionista, lo condusse a impegnarsi in prima persona nelle organizzazioni ebraiche: nel marzo di quell’anno l’arresto di ...
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Jancsó, Miklós
Silvana Silvestri
Regista cinematografico ungherese, nato a Vác (Budapest) il 21 settembre 1921. Il suo nome è legato soprattutto ai film realizzati tra gli anni Sessanta e Settanta, [...] televisivi disseminati in scena al fine di moltiplicare lo spazio.
Dopo Hajnal (1985, L'alba), dramma di un terrorista sionista incaricato di uccidere un soldato inglese, con Szörnyek évadja (1987; La stagione di mostri) il regista ha filmato un ...
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L'associazione segreta dei cosiddetti "liberi muratori", che ha avuto la sua prima manifestazione storica nel sec. 16° (v. oltre). Il termine si usa talvolta, in senso fig., per indicare una consorteria, [...] , Danimarca, Paesi Bassi avviene "su basi cristiane". È significativo che presenze massoniche si ritrovino in area ebraica e persino sionista. Assume rilievo frattanto la m. centro- e sudamericana, le cui logge sono in taluni paesi (Cile, Cuba, ecc ...
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ROSSELLI, Sabatino detto Nello
Mauro Moretti
– Nacque a Roma il 29 novembre 1900, terzo figlio di Giuseppe Emanuele (Joe), musicista, e di Amelia Pincherle Moravia.
Le famiglie dei genitori appartenevano [...] ) avrebbe impartito un’educazione ebraica. Distante tanto da forme di neotradizionalismo quanto da una prospettiva sionista, Rosselli allora sottolineò, del proprio ebraismo, «il senso della mia responsabilità personale», aggiungendo di considerare ...
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Gli ebrei nella diaspora
Anna Foa
Di origine greca, il termine «diaspora», «dispersione», è entrato nell’uso nel secolo scorso a definire la dispersione del popolo ebraico, in particolare quella avvenuta [...] dagli anni Ottanta del Novecento, quando l’emergere in Israele di una nuova storiografia «revisionista» o «post-sionista» ha rinnovato le interpretazioni rispetto alla storiografia precedente, che vedeva nella diaspora duemila anni privi di storia ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La storia del popolo ebreo è soprattutto la storia delle sue migrazioni, delle sue rielaborazioni [...] prescindere da una risoluzione del problema politico culturale e identitario di una maggioranza ebraica, vera base della mitologia sionista. Che cosa però si debba intendere con l’espressione maggioranza ebraica è motivo di profonda discussione: il ...
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sionista
s. m. e f. e agg. [der. di sionismo] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Rappresentante, sostenitore, fautore del sionismo. 2. agg. Lo stesso che sionistico.