LATTES (Lattes Ajò), Dante
Gadi Luzzatto Voghera
Nacque a Pitigliano il 13 sett. 1876 da David e da Emilia Ajò.
Il padre, rimasto vedovo, si era risposato solo secondo il rito ebraico. Pertanto il L. [...] Roma e dell'italiano presso il ginnasio Herzlia di Tel Aviv. Altri segnali, come l'addestramento di giovani ebrei sionisti revisionisti guidati da Zeev Jabotinsky alla scuola navale di Civitavecchia, o la nomina dell'italiano David Prato alla carica ...
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Viaggiatore e uomo politico inglese (Londra 1879 - Parigi 1919). Viaggiò più volte in Siria e Mesopotamia. Deputato conservatore (1911), conoscitore dei problemi politici del Vicino Oriente, nel 1915 fu [...] a essere ascoltato dal Foreign Office come consigliere per la politica nel Vicino Oriente e particolarmente per i problemi connessi alla rivolta degli Arabi, presso i quali svolse alcune missioni. Dal 1917 s'interessò anche del movimento sionista. ...
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Scrittore israeliano (n. Char´kov 1919 - m. 1989). Emigrato in Palestina nel 1924, fece parte del movimento politico culturale dei Cananei (1939-50) e curò (1965-71) il supplemento letterario del giornale [...] ; Requiem le-Na῾ămān "Requiem per Na῾amān", 1978) emerge invece la contestazione nei confronti del paese e del "sogno sionista" che, secondo T., ha tentato invano di normalizzare la vita del popolo ebraico. Famosi sono anche i romanzi Ha-pardēs (1972 ...
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Wilders, Geert. – Uomo politico neerlandese (n. Velno 1963). Deputato del Parlamento dal 1998 nelle fila del Volkspartij voor Vrijheid en Democratie (VVD, Partito popolare per la libertà e la democrazia), [...] a causa dei suoi contenuti islamofobi), sostenitore delle politiche israeliane contro il terrorismo palestinese e apertamente sionista, nel 2012 W. ha ritirato il proprio sostegno alla coalizione di minoranza guidata dal 2010 dal liberalconservatore ...
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SERENI, Emilio
Luigi Capograssi Colognesi
– Nacque a Roma il 13 agosto 1907, ultimo di cinque figli, da Samuele e da Alfonsa Pontecorvo, una coppia della buona borghesia ebraica (il padre era medico [...] anche un'eccezionale gamma di competenze linguistiche. Per un certo tempo, insieme al fratello Enzo, prese parte al movimento sionista impegnandosi a fondo negli studi e nella vita religiosa ebraica. Con una scelta non del tutto ovvia per un ...
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CONIGLIANI, Carlo Angelo
Marco Cupellaro
Nato a Modena il 25 giugno 1868 da Giusto ed Aristea Ravà, fu allievo di G. Ricca Salerno alla locale università e si laureò in giurisprudenza nel 1889, con [...] per intero alla commemorazione del C.); in particolare: La Direzione, I nostri ideali, ibid., I (1901), 1, pp. 1-2; Il 2° convegno sionista italiano, ibid., n. 10, pp. 1-4; La parola di C. C., ibid., 6 genn. 1904, pp. 7-8.
Bibl.: Oltre alla cit ...
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ZANGWILL, Israel
Salvatore Rosati
Scrittore, nato a Londra il 14 febbraio 1864, morto a Midhurst (Essex) il 1° agosto 1926. Fece i primi studî a Plymouth e a Bristol, poi alla Jews' Free School di Spitalfield, [...] della Jewish Territorial Organization for the Settlement of Jews within the British Empire e patrocinò autorevolmente il movimento sionista.
Negli scritti della fase più tarda lo Z. assunse spesso, a scapito dell'arte, un tono di predicazione ...
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Espressione giapponese («vento divino») che in origine designava i piloti dell’aeronautica appartenenti a un corpo di volontari destinati a gettarsi con il velivolo carico di esplosivo contro l’obiettivo [...] . I primi attentati k. di questo tipo risalgono alla metà circa degli anni 1990 e sono attribuibili a Ḥamas e ai gruppi dell’estremismo islamico palestinese, i cui militanti erano pronti al suicidio nella lotta a oltranza contro il ‘nemico sionista’. ...
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Famiglia di banchieri originaria di Francoforte sul Meno. Il capostipite della famiglia fu Moses Amschel il quale, nella seconda metà del Settecento, a Francoforte aprì una bottega da rigattiere che aveva [...] (fu il primo lord inglese di origine israelita), sebbene impressionato dalla personalità di Th. Herzl, non ebbe simpatie sioniste; al contrario il figlio Lionel Walter (v. oltre) ebbe parte di rilievo nella genesi della Dichiarazione Balfour (1917 ...
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Scrittore ebreo di lingua tedesca (Praga 1882 - Bad Ischl 1957). Ceco di nascita ma austriaco di adozione, studiò matematica a Vienna, entrando in contatto con i circoli letterari della città. Dal 1907 [...] ad abbandonare Vienna dopo l'annessione dell'Austria alla Germania nazista, P. si stabilì con il fratello, acceso sionista, in Palestina. Mai realmente integrato con la comunità ebraica, in principio degli anni Cinquanta riottenne la cittadinanza ...
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sionista
s. m. e f. e agg. [der. di sionismo] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Rappresentante, sostenitore, fautore del sionismo. 2. agg. Lo stesso che sionistico.