GENTILI, Dino
Antonio Alosco
Nacque a Milano il 25 giugno 1901 da Gerolamo Sordello e Pia Ravà, in una famiglia ebraica di ceto borghese e di educazione laica.
Questa conduceva un esercizio commerciale [...] allora per breve tempo ministro dell'Agricoltura, e stabilire inoltre un dialogo con gli esponenti del Mapai (partito sionista di ispirazione socialista). Tali rapporti gli permisero di organizzare nel 1958 la visita di Nenni in Israele, che consentì ...
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OVAZZA, Ettore
Simon Levis Sullam
OVAZZA, Ettore. – Nacque a Torino il 21 marzo 1892 da Ernesto e da Celeste Malvano, in una famiglia dell’alta borghesia ebraica.
Il padre era proprietario della banca [...] nei confronti dell’ebraismo italiano, innanzitutto per le aspre critiche rivolte da settori del fascismo verso il movimento sionista, lo condusse a impegnarsi in prima persona nelle organizzazioni ebraiche: nel marzo di quell’anno l’arresto di ...
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ROSSELLI, Sabatino detto Nello
Mauro Moretti
– Nacque a Roma il 29 novembre 1900, terzo figlio di Giuseppe Emanuele (Joe), musicista, e di Amelia Pincherle Moravia.
Le famiglie dei genitori appartenevano [...] ) avrebbe impartito un’educazione ebraica. Distante tanto da forme di neotradizionalismo quanto da una prospettiva sionista, Rosselli allora sottolineò, del proprio ebraismo, «il senso della mia responsabilità personale», aggiungendo di considerare ...
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DEGOLA, Eustachio
Marina Caffiero
Nacque a Genova, in una famiglia agiata della borghesia mercantile, il 20 sett. 1761, da Giovanni Pietro. Mancano notizie dell'infanzia e dell'adolescenza: le prime [...] e subito dopo - e qui la carica escatologico-millenaristica del D. anticipava di molto analoghe idee del futuro movimento sionista - essi sarebbero stati da Dio ristabiliti anche "ne' loro antichi nazionali diritti" e nel possesso del "paese de' loro ...
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sionista
s. m. e f. e agg. [der. di sionismo] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Rappresentante, sostenitore, fautore del sionismo. 2. agg. Lo stesso che sionistico.