sionismo Movimento politico e ideologia volti alla creazione di uno Stato ebraico in Palestina (da Sion, nome della collina di Gerusalemme).
Sviluppatosi alla fine del 19° sec., in seguito all’inasprirsi [...] militare, che portò alla costituzione dello Stato d’Israele. Dopo la ratifica del mandato (1922), fu costituito un esecutivo sionista in Palestina; il Qeren ha-yesōd («Fondo della base», noto come Fondo per l’edificazione della Palestina), creato nel ...
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Uomo politico israeliano (Ruzinoy, Polonia, 1915 - Tel Aviv 2012). Sionista, nel 1935 si trasferì in Palestina, dove entrò a far parte dell'Irgùn zwaì leumì, quindi del Loḥamei ḥerut Israel (1940). Arruolatosi [...] nei servizi segreti israeliani (1949), vi ricoprì incarichi di rilievo tra il 1955 e il 1965. Entrato (1970) nel partito di estrema destra Herut, fu eletto deputato nel 1973. Più volte ministro degli Esteri ...
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Sigla di World Zionist Organization, denominazione ufficiale assunta nel 1960 dall’Organizzazione sionista, struttura istituzionale del movimento sionista che, d’intesa con il governo di Israele e congiuntamente [...] alla Jewish Agency, ha la funzione di organizzare all’estero l’immigrazione in Israele, d’incoraggiare gli investimenti privati stranieri in Israele e aiutare le iniziative culturali e gli istituti di ...
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Uomo politico israeliano (Brest-Litovsk 1913 - Tel Aviv 1992). Dirigente del movimento giovanile sionista in Polonia, deportato in Siberia nel 1940-41, si trasferì in Palestina nel 1942, assumendo il comando [...] dell'organizzazione terroristica Irgùn Zwaì Leumì, autrice di numerosi attentati antiarabi e antiinglesi negli anni immediatamente precedenti alla nascita dello stato di Israele (1948). Deputato alla knesset ...
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Vedi Israele dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
Dal punto di vista storico Israele rappresenta la realizzazione dell’obiettivo del movimento sionista, il progetto nazionale ebraico nato nel [...] centrista Kadima, e Ehud Barak, che ha fondato un suo nuovo gruppo detto Indipendenza (Si’at Ha’atzmaut).
La sinistra sionista socialista (in origine marxista), un tempo forte, si è assai ridotta ed è espressa dal Meretz-Yachad (‘energia-unione’ in ...
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Militare e uomo politico israeliano (Kfar Malal, Palestina, 1928 - Ramat Gan 2014). Giovanissimo (1942) aderì all'Hagānāh, la principale organizzazione militare clandestina sionista attiva in Palestina [...] durante gli anni del mandato britannico. Dopo aver partecipato alla guerra arabo-israeliana del 1948 e all'invasione del Sinai nel 1956, si distinse in numerose azioni di rappresaglia contro il terrorismo ...
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I partiti palestinesi tra gli anni Venti e gli anni Quaranta si sono costituiti non solo su opzioni politiche (che riguardavano principalmente i rapporti con il movimento sionista e con l’autorità coloniale [...] britannica), ma anche intorno a singole personalità o famiglie. Per esempio, i partiti spesso riflettevano la divisione tra le grandi famiglie, come gli Husseini e i Nashashibi. La sconfitta nel 1948 spazzò ...
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Prima che il sionismo si presentasse come un movimento politico lo storico ebreo-tedesco Heinrich Graetz (1817-1891) e il filosofo Moses Hess (1812-1875) posero le basi teoriche del nazionalismo ebraico. [...] , segnata dalle prime due ondate di immigrazione ebraica in Palestina (1882 e 1904) e dalla fondazione del movimento sionista sulla spinta di Theodor Herzl nel 1898, iniziò dopo i pogrom in Russia seguiti all’assassinio di Alessandro II ad opera ...
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Studiosa tedesca di teoria della politica, nata ad Hannover il 14 ottobre 1906, morta a New York il 4 dicem bre 1975. Laureatasi in filosofia con K. Jaspers a Heidelberg nel 1928, abbandonò, in quanto [...] ebrea, la Germania nel 1933. Lavorò a Parigi per un'organizzazione sionista fino al 1940, quando emigrò definitivamente negli Stati Uniti ove partecipò all'attività di diverse organizzazioni ebraiche, fra le quali la Jewish Cultural Reconstruction.
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Vedi Il sistema partitico israeliano dell'anno: 2012 - 2013
Rodolfo Ragionieri
Nell’iniziare una breve analisi del sistema dei partiti israeliano bisogna tener presente che tale sistema è profondamente [...] centrista Kadima, e Ehud Barak, che ha fondato un suo nuovo gruppo detto Indipendenza (Si’at Ha’atzmaut).
La sinistra sionista socialista (in origine marxista), un tempo forte, si è assai ridotta ed è espressa dal Meretz-Yachad (‘energia-unione’ in ...
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sionista
s. m. e f. e agg. [der. di sionismo] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Rappresentante, sostenitore, fautore del sionismo. 2. agg. Lo stesso che sionistico.