Orientalista italiano (Roma 1844 - ivi 1935), dapprima custode del gabinetto numismatico della Biblioteca Vaticana (1873-76), poi prof. (1876-1919) di ebraico e lingue semitiche comparate nell'univ. di [...] di testi; con queste segnò un'orma profonda in tutti i campi della semitistica, specie in quelli degli studî arabi, siriaci ed etiopici. Opere principali: nell'arabo, l'edizione di parte degli Annali di aṭ-Tabarī, Roma nei geografi arabi (1887 ...
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Figlia del sacerdote egizio Putifarre e sposa di Giuseppe. La leggenda tardiva, volendo discolpare Giuseppe dell'accusa di aver sposato una straniera, e d'altra religione, la fa figlia di Dina in seguito [...] portatale da Sichem. A tale leggenda molti critici riferiscono il Libro o Preghiera di A., apocrifo greco, con versioni in siriaco (sec. 6º), armeno, etiopico, slavo e latino (sec. 13º). In esso, però, la castissima A. non è presentata come d ...
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Il principale dei maggiorenti della città di Naǵrān, nella parte settentrionale del Yemen, che in tarda età, passato al cristianesimo, fu tra le vittime dei massacri anti-cristiani compiuti nell'autunno [...] littérature arabe avant l'islam, I, Beirut 1912, p. 21; nella versione latina, Acta Sanctorum, citati, n. 761 seg. Le fonti siriache sono date in: I. Guidi, La lettera di Simeone vescovo di Bêth Arèâm sopra i martiri Omeriti, in Atti R. Acc. Lincei ...
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PLUTARCO (Πλούταρχος, Plutarchus) di Atene
Guido CALOGERO
Pensatore greco, vissuto tra il IV e il V sec. d. C. Figlio di Nestorio, fu l'iniziatore della scuola neoplatonica d'Atene, poi resa illustre [...] soprattutto da Proclo, scolaro del suo scolaro Siriano: scuola che proseguiva la tradizione metafisica del neoplatonismo plotiniano e di quello siriaco. Tenne la carica di scolarco fino alla morte, avvenuta in tarda età nel 431-2; e gli successe il ...
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LASINIO, Fausto
Rita Peca
Nacque a Firenze il 1° dic. 1831 da Giovanni Paolo, noto incisore, e da Enrichetta Spedolo, in un'antica e nobile famiglia di origine trevigiana.
Alunno del collegio Cicognini [...] scuola privata del dotto ebreo A. Paggi, sotto la cui guida apprese l'ebraico biblico e postbiblico, l'aramaico giudaico, il siriaco e i primi elementi di arabo. Insieme con Paggi pubblicò gli Inni funebri di s. Efrem siro (Firenze 1851), traduzione ...
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Giurista italiano (Milano 1859 - Suna, sul Lago Maggiore, 1902). Insegnò diritto romano nelle univ. di Messina (1887), Modena (1890), Pavia (1894). Emerse tra i romanisti del suo tempo per l'originalità [...] e la vastità di ricerca. Insigne editore di fonti, tradusse in latino dal greco la parafrasi attribuita a Teofilo (1884-97), dal siriaco il Liber iuris syro-romanus (post., 1909), arricchì con un Supplementum (1897, in collab. con G. Mercati) l'ed ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Dal greco all'arabo: trasmissione e traduzione
Roshdi Rashed
Dal greco all'arabo: trasmissione e traduzione
Gli storici delle scienze e della [...] matematici non solo dell'Islam ma di tutti i tempi. Inizia la sua vita come agente di cambio; la sua lingua materna è il siriaco e perfeziona il greco e l'arabo abbastanza da tradurre l'astronomia, la matematica e la filosofia. È in ogni caso per i ...
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Uno dei più grandi e più importanti fiumi dell'Asia. La forma Eufrate, lat. Euphrates, discende dal greco Εὐϕράτης, a cui si riconnette anche l'armeno Efrat; in arabo e in persiano le corrispondono Furāt [...] e Frat, Perath in ebraico e siriaco, forme queste più vicine all'originario Puratu (sumerico Buranunu), ossia "gran fiume", etimologia che sembra preferibile alle altre sin qui proposte. Il corso dell'Eufrate, che è lungo 2780 km. e abbraccia un ...
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Semitista (Roma 1890 - ivi 1964), abate dei canonici regolari lateranensi; studioso dell'Antico Testamento e delle origini del cristianesimo, prof. di storia del cristianesimo nell'univ. di Bari (dal 1950). [...] cattoliche tradizionali, oltre agli studî critici e versioni di varî libri biblici, versioni dal greco (Giuseppe Flavio, 1937) e dal siriaco, spiccano: la Storia d'Israele (2 voll., 1932-34); la Vita di Cristo (1941); il Paolo Apostolo (1949); gli ...
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TOMMASI, Giuseppe Maria, beato
Giuseppe De Luca
Nacque di nobile casato ad Alicata (diocesi di Girgenti) il 12 settembre 1659; il 25 marzo 1666 a Palermo professò fra i teatini. Dal 1673 in poi fu sempre [...] a Roma, e in genere a S. Silvestro al Quirinale.
Conoscitore, oltreché delle lingue classiche, anche dell'ebraico e del siriaco, fu tra i più dotti del suo secolo. Il 19 maggio 1712 Clemente XI per la sua pietà e la sua dottrina lo nominò cardinale. ...
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siriaco
sirìaco agg. [dal lat. Syriăcus, gr. Συριακός] (pl. m. -ci). – Della Siria, come regione storica dell’Asia anteriore: l’arte. s.; la lingua s. (e, come s. m., il siriaco), dialetto aramaico orientale, parlato a Edessa e nelle regioni...
estranghelo
estrànghelo s. m. [dal gr. στρογγύλος «rotondo», attraverso il siriaco]. – Nome della scrittura siriaca più antica, derivata dalla scrittura aramaica e caratterizzata da lettere grandi e di forma aggraziata.