Filologo e letterato arabo musulmano (al-Mashān, Bassora, 1054 - Bassora 1122). La sua opera più famosa sono le cinquanta maqāmāt, in cui portò alla perfezione questo genere di componimento in prosa rimata. [...] Le maqāmāt di al-Ḥ., bozzetti e scenette di genere, che hanno per protagonista un Abū Zaid as-Sarūgī, furono più volte imitate non solo fra gli Arabi, ma anche da scrittori in ebraico e siriaco, e tradotte in Europa. ...
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Medioevo: la scienza siriaca. Medicina e farmacologia
Philippe Gignoux
Medicina e farmacologia
La medicina
È da lungo tempo riconosciuta la funzione di mediazione svolta dai Siri tra la scienza greca [...] attraverso i nervi. Il cervello è altresì considerato uno dei tre organi principali del corpo, come afferma d'altronde tutta la tradizione siriaca: "Vi sono tre 'capi' da cui viene diretto tutto il corpo insieme con il cuore che in effetti è pure un ...
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RAIMONDI, Giovanni Battista
Mario Casari
RAIMONDI, Giovanni Battista. – Nacque a Napoli nel 1536 circa, da Alessandro Raimondi di Cremona. Ignoto è il nome della madre.
A Napoli, in modalità non note, [...] Raimondi, la Medicea si dotò dei caratteri di numerose scritture d’Europa, d’Africa e d’Asia: latini, greci, ebraici, siriaci, arabi, persiani, turchi, copti.
La produzione editoriale, condotta da un’ampia squadra di tecnici, i cui nomi ci sono solo ...
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. Popolazione del ceppo indo-europeo. Le differenze di lingua, di religione, di costumi che distinguono gli Armeni dalle altre popolazioni del paese cui hanno dato il loro nome (v. armenia), appaiono assai [...] del sec. V dal beato Maštoc̣ (o Mesrop) che, secondo le fonti indigene, si fondò su un precedente tentativo del vescovo siriaco Daniele e si valse dell'opera di uno scriba greco di nome Rufino. Sul modello da cui deriva sono state avanzate varie ...
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GALLICCIOLLI, Giambattista
Paolo Preto
Nato a Venezia il 17 maggio 1733 da Paolo e da Adriana Grismondi, ricevette un'istruzione privata da Jacopo Scattaia, mediocre precettore; nel 1749 abbracciò lo [...] il rabbino Simcha ben Abraham Calimani) ma anche siriaco e caldaico: non trascurò neppure una buona preparazione ); Lettere di s. Clemente papa I tradotte dal greco e dal siriaco (ibid. 1798); Lettere genuine di s. Ignazio vescovo di Antiochia ...
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HERBELOT, Barthélemy d'
Francesco Gabrieli
Orientalista francese, nato a Parigi il 14 dicembre 1625, ivi morto l'8 dicembre 1695. Non fu mai in Oriente, e la sua ricchissima erudizione fu da lui acquistata [...] in Italia, accolto nella seconda con onore dal granduca di Toscana Ferdinando II. Luigi XIV lo nominò professore di siriaco nel Collège Royal.
La sua fama è raccomandata alla Bibliothèque Orientale, vera "enciclopedia dell'Islām" del sec. XVII, ove ...
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Siro-Romano, libro Denominazione moderna di un’operetta della giurisprudenza postclassica orientale (Leges Constantini Theodosii Leonis), probabilmente frutto del lavoro delle scuole di diritto attive [...] , aggiornato alla luce delle costituzioni imperiali recenti; in seguito ne vennero fatte versioni in armeno, arabo e siriaco. Quest’ultima fu particolarmente importante perché consentì ai romano-cristiani della Siria, ormai invasa dagli Arabi, di ...
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ASSEMANI, Giuseppe Luigi
Giorgio Levi della Vida
Erudito maronita italianizzato, nato a Tripoli di Siria circa il 1710. Figlio di un fratello di Giuseppe Simonio Assemani, dovette indubbiamente all'influenza [...] Veterum Nova Collectio, X, 1, e X, 2, Romae 1838.
Tre elenchi dei patriarchi nestoriani, tratti da due manoscritti siriaci e uno arabo della Vaticana, sono stati pubblicati da lui col titolo De Catholicis seu Patriarchis Chaldaeorum et Nestorianorum ...
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Complesso dei riti e delle cerimonie propri di un culto religioso. La formazione della l. è determinata da due motivi: la necessità di fissare in forme adatte la vita e la professione della religione, [...] di Gerusalemme; i Maroniti seguono la l. antiochena interpolata con alcuni elementi del rito romano e di devozioni moderne. La l. siriaco-orientale ebbe il centro in Edessa, e fu adottata poi dai nestoriani. La l. egiziana, anch’essa assai antica, si ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Lo Pseudo-Aristotele e le tradizioni affini
Graziella Federici Vescovini
Lo Pseudo-Aristotele e le tradizioni affini
Lo Pseudo-Aristotele
Sotto [...] linee essenziali soltanto dagli studi più recenti. Andato perduto non soltanto l'originale greco ma anche la versione in siriaco, essa circolò nel mondo latino medievale in cinque versioni latine; dalla traduzione latina di Alfredo l'Inglese (con ben ...
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siriaco
sirìaco agg. [dal lat. Syriăcus, gr. Συριακός] (pl. m. -ci). – Della Siria, come regione storica dell’Asia anteriore: l’arte. s.; la lingua s. (e, come s. m., il siriaco), dialetto aramaico orientale, parlato a Edessa e nelle regioni...
estranghelo
estrànghelo s. m. [dal gr. στρογγύλος «rotondo», attraverso il siriaco]. – Nome della scrittura siriaca più antica, derivata dalla scrittura aramaica e caratterizzata da lettere grandi e di forma aggraziata.