Regione della Mesopotamia, compresa tra i corsi dello Zab superiore e dello Zab inferiore, affluenti di sinistra del Tigri. Capitale Arbela (v.), odierna Irbil. Nel sec. I d. C. l'Adiabene fu retta da [...] una dinastia di stirpe iranica, mentre la sua popolazione era in maggioranza aramaica, e vi si diffuse l'uso del siriaco come lingua letteraria, anche per influenza della vicina Osroene (v.). Vassalli del regno dei Parti (v.), i re dell'Adiabene ...
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TIMOTEO I
Giuseppe Furlani
Fu un celebre katholikós, cioè primate o patriarca della chiesa. nestoriana, morto nell'823. Dopo essere stato vescovo di Bēth Baggāsh fu nominato katholikós in un sinodo [...] , la quale portò la propria attività fino nell'India, nel Turkestān, in Cina e nello Yemen.
Egli compose in siriaco alcuni canoni ecclesiastici, un libro sulle decisioni giuridiche e sulle divisioni delle eredità, un rapporto sul suo colloquio o ...
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araba, filosofia
Si può parlare di filosofia araba a proposito di fenomeni storici avvenuti in ambiti culturali e religiosi diversi, che presentarono differenze anche a seconda del periodo storico e [...] che, a partire dal 9° sec., svolsero soprattutto opera di traduzione dei testi filosofici e scientifici dal greco al siriaco e dal siriaco all’arabo, per conto dei lettori musulmani: tra di essi vanno segnalati innanzitutto Hunain Ibn Ishāq e i suoi ...
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LAGON
Red.
Località tra Panfilia e Licia, situata a N di Adalia. Sono attestate estese necropoli, anche se ancora ignota rimane la fisionomia del centro urbano.
È stato esaminato soltanto un piccolo [...] la copertura della cella, probabilmente a botte. Si può ricostruire la parte alta del pronao, con un frontone di tipo siriaco, senza decorazione. Databile in epoca romana, presenta confronti con architetture di Asia Minore, Siria e anche con Spalato ...
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ASSEMANI, Giuseppe Simonio
Giorgio Levi della Vida
Bibliotecario ed erudito maronita italianizzato, nato a Ḥaṣrūn, villaggio nel Libano settentrionale (secondo altri a Tripoli da famiglia originaria [...] Stefano Evodio Assemani, nel codice Vat. lat.8225, ff. 221 r-v), nel 1730 fu promosso dall'ufficio di scrittore per il siriaco e l'arabo nella Vaticana a quello di secondo custode, e il 3 genn. 1739 fu nominato primo custode: alta carica cui nessun ...
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. Famiglia di banchieri tedeschi, che fiorì ad Augusta nei primi secoli dell'età moderna, insieme ai Fugger, agli Hochstelt-r, ai Baumgarten, ecc. Alcuni suoi membri hanno avuto buon nome anche nelle lettere [...] Jakob Georg Christian, nato ad Arnis nel 1756, che studiò a Roma protetto dal card. Borgia e fu professore di siriaco e teologia a Copenaghen; poi, nel 1792, intendente generale nel ducato di Schleswig. Scrisse il Museum Cuficum Borgianum (Roma 1782 ...
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ORIENTE CRISTIANO
Michelangelo Guidi
. Con questa espressione, che nel suo senso più lato comprende tutte le manifestazioni della cristianità d'Oriente, si indica più specialmente nell'uso concreto [...] Ḥunain ibn Isḥāq (morto nell'873; v.), il più famoso dei cristiani che attesero all'opera di versione dal greco e dal siriaco in arabo, scrisse un trattato apologetico e polemico (idrāk ḥaqīqat ad-dīn); più tardi (e si citano qui solo alcuni tra i ...
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ILLUSTRAZIONE
Mary PITTALUGA
F. G.
Giovanni Vacca
Manoscritto e arte della stampa. - Al bisogno di spiegare il pensiero scritto mediante illustrazione sopperì dapprima la miniatura che già nell'antichità [...] (sec. IV o V); dal codice bizantino di Dioscuride nella Biblioteca di Vienna (sec. VI); dall'Evangeliario siriaco del monaco Rabula (586), nella Biblioteca Laurenziana di Firenze, ecc. Questi manoscritti presentano varietà di rapporto fra testo ...
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MIONNESO (Μυόννησος, Myonnēsus)
Gaetano De Sanctis.
Nome del promontorio che chiude al nord il golfo di Efeso.
La battaglia di Mionneso. - Nell'inverno 191-190 a. C., Antioco III di Siria, che in guerra [...] . E il pericolo che questa correva era grave. Ma se ne avvide dalla sinistra romana Eudamo; il quale scorgendo la destra siriaca lontana spinse velocissimamente le sue navi dietro la fronte romana fino oltre l'ammiraglia di Emilio e poi d'improvviso ...
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SEVERIANO di Gabala
Giuseppe Ricciotti
Fu vescovo di Gabala, presso Laodicea di Siria, tra la fine del sec. IV e il principio del V. Fornito di doti oratorie e di cultura non comune, ebbe parte importante [...] con i suoi discorsi, e si trasferì a Costantinopoli incontrandovi di fatto con i suoi discorsi (nonostante l'accento siriaco) il favore del popolo e dell'imperatrice Eudossia. Anche il Crisostomo, allora patriarca, lo accolse con molta cordialità e ...
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siriaco
sirìaco agg. [dal lat. Syriăcus, gr. Συριακός] (pl. m. -ci). – Della Siria, come regione storica dell’Asia anteriore: l’arte. s.; la lingua s. (e, come s. m., il siriaco), dialetto aramaico orientale, parlato a Edessa e nelle regioni...
estranghelo
estrànghelo s. m. [dal gr. στρογγύλος «rotondo», attraverso il siriaco]. – Nome della scrittura siriaca più antica, derivata dalla scrittura aramaica e caratterizzata da lettere grandi e di forma aggraziata.