. Voce d'origine semitica indicante diversi istituti giuridici; cioè: a) quel che si dà a garanzia di un'obbligazione, e che, in caso di mancata esecuzione, è perduto a favore dell'altra parte o rispettivamente [...] data da chi è obbligato a prestare danaro o altre cose fungibili.
Negli antichi diritti orientali (fenicio, ebraico, aramaico, siriaco) non è possibile distinguere l'arra dalle altre forme di garanzia (personali e reali), perché queste non si sono ...
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MEŠRŌP (pron. armena occidentale: Mešrōb), detto anche Maštoč, santo
Almo Zanolli
Nato alla metà del sec. IV a Hasik, nella provincia di Tarōn, discepolo del katholikos Nerses I, dotto nelle lingue [...] il nome di Mesropiana ovvero Maštothsiana. I suoi discepoli erano stati mandati lontano a studiare il greco e il siriaco, e avevano procurato codici greci da Alessandria e da Bisanzio. La redazione armena dell'Antico Testamento segue assai dappresso ...
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TEL MASOS (Khirbet el-Mešāš)
F. Baffi Guardata
Sito archeologico nello stato di Israele in prossimità del tratto terminale dello wādī Bě'er Šebaʽ, c.a 12 km a E della moderna città omonima. L'israeliano [...] molto meno estesa durante il Ferro II (c.a 600 a.C.) sorse un caravanserraglio e, sui resti di quello, un monastero siriaco nestoriano. La terza area si trova a SO delle precedenti e conserva, estese su c.a 6 ha, le rovine dell'occupazione del ...
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Vedi COPTA, Arte dell'anno: 1959 - 1994
COPTA, Arte
L. Guerrini *
La denominazione di Copti deriva dal greco Αἰγύπτοι, di cui gli Arabi fecero Qibṭ. In senso stretto il termine di arte c. è riferibile [...] Monneret de Villard, in Enc. Catt., V, 1950, p. 170 ss., s. v. Egitto, arte cristiana; G. de Francovich, L'arte siriaca e il suo influsso sulla pittura medioevale nell'Oriente e nell'Occidente, in Commentari, I, 1951; C. R. Morey, Early Christian Art ...
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Siriacista francese, nato il 25 ottobre 1839 a Morsang-sur-Seine, e morto ivi nel 1911. Fu professore di letterature aramee al Collège de France dal 1895 al 1907, ed ha lasciato alcuni lavori di grande [...] rel. et litt. d'Édesse jusqu'à la première croisade, Parigi 1892. La sua fama è legata all'edizione del lessico siriaco di Bar Bahlūl, Lexicon syriacum auctore Hassano Bar Bahlule, voll. 3, Parigi 1901, intrapresa per incitamento del Renan e condotta ...
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Arabista, figlio di Joseph Naftali (v.), nato a Parigi il 17 marzo 1844, morto ivi il 12 aprile 1908. Fu professore nell'École des langues orientales vivantes dal 1875 e nell'École des Hautes Études dal [...] , varî testi arabi di grande importanza, quali la grande grammatica di Sībawayhi (1881), l'interessante autobiografia dell'emiro siriaco contemporaneo della prima crociata Usāmah ibn Munqidh (1886-1893; nuova edizione e traduzione inglese di Ph. K ...
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La civilta islamica: osservazioni, calcolo e modelli in astronomia. Le origini dell'astronomia arabo-islamica
David Pingree
Miquel Forcada
Jean-François Oudet
Régis Morelon
Le origini dell'astronomia [...] date delle eclissi solari tra il 90 e il 100 dell'egira: di questo esemplare, che può esser stato tradotto dal greco o dal siriaco, non si conoscono le date né il luogo di composizione della versione araba.
Tra il 747 e il 754 Sa῾īd ibn Ḫurāsānḫurrah ...
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Teologo e scrittore siro (m. 457), capo della scuola di Edessa sotto il vescovo Rabbūlā. Presente al Concilio di Efeso, non approvò la condanna delle opere di Teodoro di Mopsuestia e, in conflitto col [...] Eletto (435) vescovo di Edessa, più volte accusato di nestorianesimo fino a essere deposto (449), I. fu riabilitato dal Concilio di Calcedonia (451) dopo aver anatematizzato Nestorio. Importanti versioni dal greco in siriaco completano la sua opera. ...
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SARACENI
Giorgio Levi Della Vida
. Nome col quale nel Medioevo cristiano europeo sono stati designati genericamente gli Arabi. Il vocabolo, con questa accezione, è del tutto ignoto alla tradizione storica [...] dei Ṭayy': e come il nome di questi, che confinavano con le regioni abitate dai Siri, ha assunto in siriaco il significato generale di "Arabi" (che dal siriaco si è trasferito al persiano e di là fino al cinese), così il nome dei Saraceni, il cui uso ...
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THĀBIT ibn QURRAH
Carlo Alfonso Nallino
QURRAH Il Tebith o Thebit, ecc., dei traduttori latini medievali; uno dei maggiori scienziati arabi, ma non musulmano, del sec. III eg., IX d. C., nato a Ḥarrān [...] . Fu cultore di matematica, d'astronomia teorica e d'osservazione, di filosofia, di teoria della musica, di medicina.
Scrisse in siriaco un libro perduto sulle dottrine e il culto dei Sabii, e in arabo un numero assai grande di opuscoli su materie ...
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siriaco
sirìaco agg. [dal lat. Syriăcus, gr. Συριακός] (pl. m. -ci). – Della Siria, come regione storica dell’Asia anteriore: l’arte. s.; la lingua s. (e, come s. m., il siriaco), dialetto aramaico orientale, parlato a Edessa e nelle regioni...
estranghelo
estrànghelo s. m. [dal gr. στρογγύλος «rotondo», attraverso il siriaco]. – Nome della scrittura siriaca più antica, derivata dalla scrittura aramaica e caratterizzata da lettere grandi e di forma aggraziata.