ASSEMANI, Stefano Evodio
Giorgio Levi della Vida
Erudito maronita italianizzato, nato a Tripoli di Siria il 15 apr. 1711. Nipote di Giuseppe Simonio Assemani per parte della madre, sorella di lui, lo [...] l'attribuzione a Marutha di Maiperqat della prima parte (martiri di Persia: la seconda è una porzione dell'antica versione siriaca dei "Martiri di Palestina" di Eusebio). L'opera è dedicata al re del Portogallo Giovanni V.
Oltre alla parte. avuta ...
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LEVANTE, MARE DI (A. T., 9-10 e 11-12)
Giovanni Platania
MARE DI Si dà il nome di Mare di Levante alla parte più orientale del Mediterraneo romano, compresa fra l'Anatolia, le coste della Siria e della [...] egiziano, la profondità supera in alcuni punti 3300 m., con la massima, 3864 m., a E. di Rodi. Nella parte orientale, o bacino siriaco, la profondità non supera 2000 m., salvo in una zona limitata a sud di Cipro, dove la massima è di 2634 m.
La marea ...
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ZINDĪQ
Francesco Gabrieli
. Con questo vocabolo i musulmani fino dal sec. II dell'ègira (sec. VIII-IX d. C.) indicarono l'"eretico", dapprima applicandolo in un senso più specifico ai seguaci delle [...] rappresentare un vivo pericolo per l'Islām. L'etimologia del termine è stata molto discussa, derivandolo alcuni dal siriaco zaddīq (puro, sincero) con riferimento a un titolo della gerarchia manichea, altri forse più probabilmente dal medio persiano ...
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Il monachesimo
Pratiche ascetiche e vita monastica nel Mediterraneo tardoantico (secoli IV-VI)
Roberto Alciati
Nonostante sia consuetudine cominciare la storia del monachesimo cristiano con i cosiddetti [...] pp. 19-51; E. Wipszycka, Moines et communautés, cit.
33 Thdt., h. rel. II 13.
34 Sul variegato mondo ascetico-monastico siriaco si veda P. Escolan, Monachisme et Église. Le monachisme syrien du IVe au VIIe siècle, Paris 1999; V. Berti, Il monachesimo ...
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(ant. Antiochia di Siria, turco Antakya) Città della Turchia (216.960 ab., stima 2013), capoluogo della provincia di Hatay, nella fertile valle dell’Oronte, a 80 m s.l.m. La popolazione è mista (Turchi, [...] formulario per il sacrificio eucaristico ne è la cosiddetta Liturgia di s. Giacomo, originariamente greca e poi tradotta in siriaco, armeno e georgiano.
Nel febbraio 2023 la città ha subìto ingentissimi danni a causa degli eventi sismici verificatisi ...
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Viaggiatore ed orientalista, nato a Losanna il 24 novembre 1784. Studiò nelle università di Lipsia e di Gottinga, poi passò in Inghilterra, dove si preparò al compito di esploratore. Recatosi a Malta nel [...] del Niger. Nell'attesa, risalì il Nilo fino ai confini settentrionali del Dongola (1813). In seguito, in abito di mercante siriaco, penetrò per il deserto della Nubia a Berber e a Shendi, indi in Abissinia, raggiungendo poi il mare a Suakin (1814 ...
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L'Europa tardoantica e medievale. La formazione dell'impero bizantino
Antonio Carile
La formazione dell’impero bizantino
Il processo di trasformazione dell’Impero romano nell’Impero romano orientale, [...] larga superiorità produttiva, regione egemonizzata dalla cultura ellenica ma ricca di culture e tradizioni locali armene, aramaiche, siriache, ebraiche e copte, sui cui bordi fra Sinai ed Eufrate si affacciava sempre più decisamente la presenza araba ...
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RANCATI, Bartolomeo
(in religione Ilarione).
Massimo Carlo Giannini
– Nacque a Milano il 2 settembre 1594 da Baldassarre e da Margherita de’ Bagni. Nulla sappiamo dei suoi primi anni, se non che fu [...] Croce in Gerusalemme a Roma. Nell’ambiente dell’Urbe egli poté anche approfondire la conoscenza dell’ebraico, del maronita, dell’arabo e del siriaco. La sua preparazione gli valse la nomina nella congregazione incaricata della revisione del breviario ...
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Forse il più eminente scienziato del Medioevo musulmano, nato nell'ultimo mese del 362 èg. (settembre 973) nei sobborghi (bīrūn) di Khuwārizm (pron. Khārizm, cioè Khīwà a sud del lago d'Aral) e morto il [...] ebbe vivo interesse - cosa rarissima fra musulmani - per le culture straniere, e perciò studiò un poco di ebraico e di siriaco, ma soprattutto il sanscrito, cosicché con letture proprie e con l'aiuto di dotti indiani potè comporre la sua grande opera ...
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Le indagini di J. Ruska (Sal ammoniacus, Nušādir und Salmiak, in Sitzungsberichte d. Heidelberger Akad. d. Wissenschaften, philos.- hist. Kl., Heidelberg 1928, n. 5) hanno portato ai seguenti risultati. [...] latine dall'arabo e nei libri latini su esse fondati), accadde che gli scrittori siro-arabi cristiani, scrivendo in siriaco, applicassero per equivoco la denominazione di "sale ammōnyaqōn" (anche corrotto in armenyaqōn), a loro nota dalle traduzioni ...
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siriaco
sirìaco agg. [dal lat. Syriăcus, gr. Συριακός] (pl. m. -ci). – Della Siria, come regione storica dell’Asia anteriore: l’arte. s.; la lingua s. (e, come s. m., il siriaco), dialetto aramaico orientale, parlato a Edessa e nelle regioni...
estranghelo
estrànghelo s. m. [dal gr. στρογγύλος «rotondo», attraverso il siriaco]. – Nome della scrittura siriaca più antica, derivata dalla scrittura aramaica e caratterizzata da lettere grandi e di forma aggraziata.