Califfo ‛abbāside, figlio di Hārūn ar-Rashīd, nato nel rabī‛ I 170 (settembre 786). L'origine servile da parte di madre gli fece anteporre, nell'ordine di successione, il fratello al-Amīn; questi però, [...] i Bizantini in Siria e Asia Minore, e all'interno a promuovere la grande attività culturale, esplicantesi soprattutto in traduzioni dal siriaco e dal greco, dal pehlevico e dal sanscrito, che è gloria del suo califfato. A lui si deve l'istituzione di ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Gli ospedali
Hans Hinrich Biesterfeldt
Gli ospedali
Il termine persiano più comunemente usato in riferimento a ospedale è bīmāristān, vocabolo [...] . Della direzione dei medici in servizio era incaricato il ra᾽īs al-aṭibbā᾽ (capo dei medici) o saur nella tradizione siriaca. Fra gli infermieri (farrāš) vi erano sia uomini sia donne e questi erano assistiti da altri impiegati chiamati mušrif e qā ...
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OLIVIERI, Maurizio Benedetto
Guido Bartolucci
OLIVIERI, Maurizio Benedetto. – Nacque ad Acelle (Savoia) il 24 febbraio 1769; non si conoscono i nomi dei genitori.
Dopo i primi anni di formazione nella [...] la necessità di un esercizio comparativo non solo tra diversi manoscritti ebraici, ma anche con tutte le altre versioni in siriaco, aramaico, greco o latino, con le opere dei Padri che conoscevano bene la lingua ebraica e con le citazioni bibliche ...
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DALLA PORTA, Antonio
Calogero Piazza
Nacque a Virgoletta, all'epoca feudo "antico" dei Malaspina dello Spino secco, oggi frazione del comune di Villafranca in Lunigiana (prov. Massa Carrara). Di famiglia [...] qui, le esatte date ci sfuggono.
Dal 1627 (è questa la prima data accertata) al 1630 egli studiò l'arabo e il siriaco presso il convento di S. Pietro in Montorio a Roma, nel Collegio delle missioni aperto nel 1622 in ottemperanza della costituzione ...
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DE ATTELLIS, Francesco
Cinzia Cassani
Nacque a Campobasso il 2genn. 1763, in una famiglia tradizionalmente dedita all'esercizio della magistratura, da Giuseppe, marchese di Sant'Angelo, e da Ippolita [...] .
Filologo valente, studioso di un buon numero di lingue antiche - apprese, oltre al greco e al latino, l'ebraico, il siriaco, il caldeo, l'arabo ed altre lingue orientali -, il D. trascorse l'intera sua vita a raccogliere materiali per una storia ...
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BUGATI, Gaetano
Angelo Paredi
Nato a Milano il 14 ag. 1745 in una ragguardevole famiglia (il padre era stato cancelliere del Senato), studiò nelle scuole dei barnabiti di S. Alessandro. Qui si segnalò, [...] seguito a questa buona prova il viceprefetto dell'Ambrosiana G. B. Branca, valente ebraista, lo spinse ad occuparsi dei codici biblici siriaci. A tale scopo il B. accolse l'invito del card. V. Borromeo per un soggiorno romano negli anni 1784-85 onde ...
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DIAKONIKON
G. Matthiae
Nell'edificio di culto d'età paleocristiana o bizantina è la sacrestia destinata a conservare gli arredi e le vesti liturgiche e nella quale avviene la vestizione degli officianti. [...] navatella e non comunicante con l'abside (Qalat-Kalota, Ksegibeh, ecc.). La ripresa del vecchio motivo siriaco nell'architettura chiesastica bizantina fu determinata dalla grande importanza assunta dalla pròthesis nello svolgimento della liturgia ...
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Fu nel vescovato di Roma fra i primi successori di S. Pietro, secondo Ireneo (Adv. haer., III, 3) il quarto; secondo Egesippo il terzo (Eusebio, Hist. Eccl., III, 29). Ireneo narra che egli conversò con [...] versione latina. contenuta nel cod. Florinensis, che risale, secondo Morin, Harnack e Wölflin, al 150-230. Abbiamo inoltre traduzioni siriache e copte (v. sotto). Se, come pare naturale, C. ha scritto la lettera da vescovo, la data della composizione ...
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In greco classico il termine ha valore di "inviato, rappresentante"; con lo stesso nome si designò anche il "comandante di una spedizione marittima, l'ammiraglio", l'invio di una flotta, e la flotta medesima, [...] il posto di Dio, il diacono quello di Cristo, la diaconessa quello dello Spirito Santo (il cui nome è femminile in siriaco), i presbiteri quello degli apostoli. Il vescovo ha il diritto di sciogliere e di legare non solo per quanto si riferisce ai ...
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IKHWĀN AṢ-ṢAFĀ'
Carlo Alfonso NALLINO
. In arabo significa "amici sinceri" (non "fratelli puri" o "della purezza", come talora si traduce) ed è il nome degli appartenenti a una società segreta di carattere [...] filosofica, risurrezione spirituale ecc.; nn. 42-52, il mondo della legge rivelata (nāmūs, dal greco νόμος, attraverso il siriaco nāmōsā), quindi il cammino verso Dio, le varie filosofie e religioni, l'immortalità dell'anima, i doveri degli ikhwān ...
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siriaco
sirìaco agg. [dal lat. Syriăcus, gr. Συριακός] (pl. m. -ci). – Della Siria, come regione storica dell’Asia anteriore: l’arte. s.; la lingua s. (e, come s. m., il siriaco), dialetto aramaico orientale, parlato a Edessa e nelle regioni...
estranghelo
estrànghelo s. m. [dal gr. στρογγύλος «rotondo», attraverso il siriaco]. – Nome della scrittura siriaca più antica, derivata dalla scrittura aramaica e caratterizzata da lettere grandi e di forma aggraziata.