È, nell'apocalittica il personaggio contrapposto al Messia o Cristo, prima del giudizio finale. Lo sviluppo massimo di questa credenza si ha nel cristianesimo, ma molti indizî mostrano che essa aveva una [...] κατηχήσεις; Efrem nel Λόγος εἰς τὸν 'Αντίχριστον e nel sermone siriaco De fine extremo (forse ambedue spurî) e un alto scritto il nome stesso dell'anticristo (ad-Daggiàl) è tolto dal siriaco ("il mentitore"), e la sua venuta è accompagnata da ...
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. Il vocabolo ebraico 'ādhām è originariamente nome comune che designa in genere la razza umana, o in particolare un suo individuo (latino homo); eccezionalmente, l'uomo in contrapposto alla donna (latino [...] materia, sono il Conflitto di Adamo e di Eva con il diavolo (in etiopico e arabo) e la Caverna dei tesori (in siriaco, in etiopico e in arabo).
Tutti gli apocrifi su Adamo sembrano derivare da tradizioni giudaiche che forse già al tempo di Gesù ...
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YAZIDI
Michelangelo Guidi
. Nome di un gruppo di popolazioni ordinate a tribù, di origine e di lingua curda e con religione propria; detti comunemente adoratori del diavolo. Il loro nucleo principale [...] setta): in bocca curda la pronuncia è Ezidi, Izidi. Altro nome arabo dato ai Yazidi è Dawāsin, sing. Dāsin (siriaco Dasnāyē), derivato dal nome della provincia religiosa a oriente di Mossul. Sono anche chiamati in turco Cyrāǵ Sândëren (o spegnitori ...
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GREGORIO Illuminatore (arm. Lusavuorič), santo
Almo Zanolli
Secondo la tradizione è il santo fondatore del cristianesimo in Armenia. Nato a Vagharsapat (257); figlio di Anak, principe parto. Durante [...] della Bibbia e quello del concilio di Calcedonia. Il Nève però ammise che G. potesse avere scritto in greco o in siriaco e che più tardi avvenisse la trascrizione in armeno con le altre modificazioni volute dal tempo. La quale ipotesi sembrerebbe ...
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TRAVANCORE (A. T., 93-94)
Elio Migliorini
Stato dell'India che si trova presso la punta meridionale della penisola e ne occupa tutta la parte occidentale, noto per la sua bellezza e caratteristico per [...] quando erano soltanto 2.942.157. Per due terzi essi sono induisti, per un quarto cristiani (con prevalenza del rito siriaco). Gl'indigeni conservano ancora abitudini vetuste; vi sono tribù che si servono dell'arco e molto diffuso è il matriarcato. D ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Periodo tardoantico e medievale
Richard Hodges
Günter P. Fehring
Stefano Gizzi
Éliane Vergnolle
Anna Sereni
Elisabetta De Minicis
Francesca Romana Stasolla
Enrico [...] funzione statica originaria per assumere quella di "gioco"; lo stesso dicasi per la presenza del tipo di arco detto "siriaco", sempre nel palazzo di Diocleziano, sia nel peristilio, sia nelle porte. È anche vero, tuttavia, che anticipazioni di tale ...
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1. Definizione. - I Cristiani hanno chiamato Nuovo Testamento la seconda parte della Bibbia (v.), contrapposta quale testimonianza del "nuovo patto nel sangue di Cristo" (I Cor., ii, 25, lat. novum testamentum) [...] questa, la parabola dell'albero di fico).
L'unico manoscritto miniato tardo-antico del N. T. sicuramente datato è il codice siriaco Plut. i, 56 della Bibl. Laurenziana di Firenze, scritto e miniato nel 586 dal monaco Rabūlā nel convento di Zagba in ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Pseudo-Dionigi Areopagita
Alessandro Linguiti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La pretesa di essere l’ateniese convertito da san Paolo [...] sia, è indubitabile che il corpus abbia goduto di ampia fortuna in ambiente siriano, dato che è stato tradotto in siriaco da Sergio di Reshaina prima del 536.
Sulla dipendenza, poi, dello Pseudo-Dionigi da Proclo e – in misura presumibilmente minore ...
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Fondatore della religione detta dal suo nome manicheismo (Mardinu o Afrunya, Mesopotamia, 216 - Gundēshāhpuhr 277). Nel suo paese natale, crocevia delle più diverse fedi, venne a contatto con i vari elementi [...] dei Misteri, il libro dei Giganti e le lettere. Tranne la prima opera scritta in persiano, le altre furono scritte in siriaco o in arameo orientale. Non autentici, ma importanti, i Kephàlaia, scritti in copto, scoperti in Egitto nel 1935 con altri ...
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Il nome di Egitto, con cui già i Greci e i Romani designarono la regione del Basso Nilo, e che è divenuta la denominazione comune del paese, è tratto da quello dell'antica città di Menfi, reso in babilonese [...] teoria sta il fatto che la particella n si stacca dal suo complemento: śṣm-n św nsr "Dio lo udì", ciò che in siriaco non avviene; quindi la -n non può essere una preposizione. Il confronto con gli altri modi egizî, formati con le postposizioni -jn ...
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siriaco
sirìaco agg. [dal lat. Syriăcus, gr. Συριακός] (pl. m. -ci). – Della Siria, come regione storica dell’Asia anteriore: l’arte. s.; la lingua s. (e, come s. m., il siriaco), dialetto aramaico orientale, parlato a Edessa e nelle regioni...
estranghelo
estrànghelo s. m. [dal gr. στρογγύλος «rotondo», attraverso il siriaco]. – Nome della scrittura siriaca più antica, derivata dalla scrittura aramaica e caratterizzata da lettere grandi e di forma aggraziata.