Linguistica
Complesso di segni ciascuno dei quali indica un suono consonantico o vocalico di una lingua determinata.
L’antichità ha conosciuto vari sistemi di scrittura, ciascuno dei quali è giunto dalla [...] ebraico (scrittura quadrata) dei codici dell’Antico Testamento è di origine aramaica. Dall’antico a. aramaico è derivato l’a. siriaco, da cui si è sviluppato attorno al sec. 5°-6° d.C. quello arabo, adottato poi con modificazioni da Persiani, Turchi ...
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La grandiosa opera filosofica e scientifica di Aristotele segna il punto a cui fa capo il movimento scientifico e speculativo di oltre due secoli della cultura greca, e donde muove tutto un ampio e vario [...] dottrine neo-pitagoriche, gnostiche, neo-platoniche e aristoteliche. Contribuì a questo l'attribuzione ad A. della Theologia, che, tradotta dal siriaco verso la metà del sec. IX, altro non era se non un estratto delle Enneadi (IV-VI) di Plotino, come ...
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PENTECOSTE
Giuseppe RICCIOTTI
Ornella TOMASSONI
Nicola TURCHI
. Festività religiosa ebraica e cristiana. L'odierno nome della festività deriva dal greco (πεντηκοστή, sottinteso ἡμέρα, "cinquantesimo" [...] arco: sugli apostoli, allineati in doppia fila ai lati della Vergine, scendono le fiamme, in alto vola la divina colomba. Lo schema siriaco si ritrova più complesso in una delle ampolle di Monza (sec. VI), ove con la scena della Pentecoste è unita la ...
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Denominazione usata in tutti i paesi di lingua araba per designare i nomadi della campagna aperta, delle steppe e dei deserti, in contrapposto ai sedentarî delle città o delle zone coltivate. Il nome arabo [...] alcune caratteristiche del costume beduino. Ai Beduini apparteneva specialmente l'altopiano centrale della penisola, cioè il Neǵd, e il deserto siriaco. Esempî del terzo tipo erano le città di Mecca e Yathrib (poi detta Medina), che, pur abitate da ...
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PIZZI, Italo
Carlo Alfonso Nallino
Orientalista, nato a Parma il 30 novembre 1849, morto a Torino il 6 dicembre 1920. Dal 1885 fu professore straordinario di persiano e dal 1899 alla morte ordinario [...] tedesco medievale i Nibelunghi (Milano 1890, voll. 2, in versi); inoltre alcuni testi dal pahlavī, dall'avestico, dal siriaco. Per i bisogni della sua scuola compose grammatiche elementari, con crestomazia e lessico, dell'antico iranico (Torino 1897 ...
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L'archeologia del Vicino Oriente. L'Asia occidentale in eta tardoantica e medievale
Francesca Zagari
Laura Saladino
Paolo Cuneo
Maria Adelaide Lala Comneno
Basema Hamarneh
Jean-Pierre Sodini
Michele [...] i grandi elementi votivi e la croce fu sostituita dall'immagine della Vera Croce. Sopravvivono tendenze tardoantiche o greco-siriache e affinità con le arti popolari; non mancano elementi di ispirazione dal mondo islamico. Con la rinascenza macedone ...
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Il termine orientalismi include classi molto ampie di ➔ prestiti assunti dall’italiano in varie epoche. A differenza di altre denominazioni che fanno riferimento a realtà etnogeografiche ed etnolinguistiche [...] » (< lat. santalum < gr. sántalon < indiano ant. candana-), della «canfora» (< gr. kaphurá < aramaico [siriaco] qāpūr < pāli kappūra), dello «zenzero» (< lat. gingiber < gr. ziggíberis < pāli singivera), del «berillo» (< ...
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CRETA
M. Borbudakis
(gr. Κϱήτη)
Isola della Grecia, situata a S-E del Peloponneso, C. entrò a far parte dell'Impero romano nel sec. 1° a.C. come provincia unita a quella di Cirenaica; in seguito alla [...] da questa tipologia dominante si incontrano a Kastri - dove l'abside semicircolare è affiancata da pastophória, secondo il modello siriaco - e a Gortyna, dove è attestata l'unica chiesa a triconco dell'isola, forse eretta sulla tomba dei dieci ...
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FURLANI, Giuseppe
Paolo Taviani
Nato a Pola il 10 nov. 1885 da Francesco e Luigia Damiani, si laureò in giurisprudenza nel 1908 e in filosofia nel 1913 all'università di Graz. In seguito soggiornò a [...] ), per il quale il F. indicò il modello nell'operetta Delle sei voci di Porfirio (L'ΕΓΧΕΙΡΙΔΙΟΝ di Giacomo di Edessa nel testo siriaco, in Rend. dell'Acc. naz. dei Lincei, classe di scienze mor., stor. e filol., s. 6, IV [1928], pp. 222-249); di un ...
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TREMELLIO, Emanuele
Kenneth Austin
– Originario di Ferrara, si sa pochissimo riguardo ai primi trent’anni di vita. Non solo parlò poco di sé (e poco si è conservato della sua corrispondenza), ma in [...] di Martin Bucer che Tremellio aveva frequentato a Cambridge, edizioni latine del Vecchio e Nuovo Testamento, una grammatica siriaca, un commento su Osea, e una traduzione della Parafrasi caldaica dei dodici profeti minori di Jonathan ben Uzziel ...
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siriaco
sirìaco agg. [dal lat. Syriăcus, gr. Συριακός] (pl. m. -ci). – Della Siria, come regione storica dell’Asia anteriore: l’arte. s.; la lingua s. (e, come s. m., il siriaco), dialetto aramaico orientale, parlato a Edessa e nelle regioni...
estranghelo
estrànghelo s. m. [dal gr. στρογγύλος «rotondo», attraverso il siriaco]. – Nome della scrittura siriaca più antica, derivata dalla scrittura aramaica e caratterizzata da lettere grandi e di forma aggraziata.