TUR ABDIN
T.A. Sinclair
Regione collinosa della Turchia sudorientale, compresa tra il fiume Tigri e la pianura mesopotamica.
Il monte Izala, che costituisce il confine meridionale del T., presenta una [...] pressione fiscale sia alla mancanza di sicurezza nella regione.
Nel T. sono ubicati numerosi monasteri e chiese di rito siriaco, databili a partire dal 4° secolo. Il T. in senso stretto era abitato esclusivamente da cristiani appartenenti alla Chiesa ...
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CIASCA, Agostino
J. Alberto Soggin
Nato a Polignano a Mare (prov. di Bari) il 7 maggio del 1835, in una famiglia di modeste condizioni economiche, da Leonardo e da Olimpia Montanari, fu battezzato con [...] in missione dalla S. Sede in Egitto e nel Vicino Oriente. Durante il viaggio curò l'esame del breviario siriaco, correggendone errori ed ornissioni, e raccolse, soprattutto al Cairo, oggetti e manoscritti arabi e copti, depositati al suo ritorno ...
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. Prima della loro conversione al cristianesimo, gli Armeni adoravano parecchi dei, gli uni di origine iranica, gli altri di origine assira, e finalmente alcuni antichi eroi armeni deificati. Una tradizione [...] anche per i vescovi.
Rito. - Il rito armeno trae la sua origine da tre elementi ben diversi: l'origine siriaca e specialmente edessena si fa vedere nella disposizione dell'ufficio propriamente detto, mentre la liturgia eucaristica non è altra che ...
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SUSANNA (gr. Σουσαννά, Σωσαννά; dall'ebraico shūshan "giglio")
Giuseppe Ricciotti
Nome della protagonista di un episodio il cui racconto è una delle parti deuterocanoniche del libro di Daniele (v.).
L'episodio [...] Teodozione e la Vetus Latina mettono questo racconto prima del cap. I di Daniele, la Volgata lo mette come cap. XIII. In siriaco, oltre alla siro-esaplare (fedele ai Settanta) e alla Peshitta, vi sono anche altre recensioni. A ogni modo il testo più ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. La scienza della musica negli scritti arabi
Amnon Shiloah
La scienza della musica negli scritti arabi
Un itinerario teorico nell'affascinante [...] restante dell'apparato costruito dai figli di Mūsā è invece completamente nuova.
Un altro famoso traduttore dal greco e dal siriaco in arabo fu il medico cristiano Yūḥannā ibn Biṭrīq (m. 200/815). In un'opera pseudoaristotelica, il Kitāb al-Siyāsa ...
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SOL
B. M. Felletti Maj
La questione del culto del Sole come dio indigete o come nume introdotto in Roma dalla Grecia non tocca l'iconografia, perché mancano in età repubblicana rappresentazioni figurate [...] (i, 61). Lo scrittore non ha voluto indicare col nome di Bēl il dio supremo della triade palmirena, ma un dio solare siriaco, la cui identità è discussa. La tipologia di queste opere è ignota, giacché un torso da Carnuntum, creduto copia del S. di ...
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BAHDEIDAT
E. Cruikshank Dodd
Città del Libano, posta al tempo delle crociate sotto la giurisdizione dei signori di Gibelet. Il sito, che si trova sulle colline alle spalle dell'od. Jbeil, conserva numerose [...] di fuoco), quello di destra ha sei ali coperte di occhi; ogni serafino tiene un labaro con iscritto il trisághion in siriaco. Agli angoli del trono sono posti invece i quattro animali dell'Apocalisse. Al di sotto della visione apocalittica si trovano ...
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mese
Giovanni Buti-Renzo Bertagni
Con il termine m. si possono indicare due diversi periodi di tempo corrispondenti rispettivamente al m. lunare o al m. del calendario, che è il periodo in cui viene [...] ), in base alla quale Beatrice sarebbe morta ne la prima ora del nono giorno del mese, e ancora fa riferimento al calendario siriaco secondo cui il m. della morte di Beatrice (giugno) corrisponderebbe al nono mese de l'anno, però che lo primo mese è ...
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GIUSEPPE, Flavio (Φλάουιος 'Ιώσηπος, Flavius Iosēphus; o meno corretto Giuseppe Flavio)
Arnaldo Momigliano
Storico giudeo. Figlio di Mattia, appartenente a famiglia sacerdotale, nato nel 37-38 d. C. [...] e J. Caesar, Marburgo 1864 e ora a cura di V. Ussani, nel citato Corpus, Vienna 1932. Il libro VI della Guerra giudaica siriaco, ed. da H. Kottek, Berlino 1886. ll Giosippo ebraico in molte edizioni tra cui quella del Breithaupt, Gotha 1707 con trad ...
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PALINSESTO
Seymour de Ricci
. La parola palinsesto, dal greco παλίμψηστος "raschiato di nuovo", è quella (del resto meno esatta del vocabolo lat. re-scriptus) con la quale Plutarco indica un manoscritto [...]
Dopo di allora palinsesti sono stati scoperti in quasi tutte le biblioteche d'Europa e anche dell'Oriente. I manoscritti siriaci trasportati dal deserto di Nitria al British Museum contenevano, p. es., un importante testo omerico e lo storico romano ...
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siriaco
sirìaco agg. [dal lat. Syriăcus, gr. Συριακός] (pl. m. -ci). – Della Siria, come regione storica dell’Asia anteriore: l’arte. s.; la lingua s. (e, come s. m., il siriaco), dialetto aramaico orientale, parlato a Edessa e nelle regioni...
estranghelo
estrànghelo s. m. [dal gr. στρογγύλος «rotondo», attraverso il siriaco]. – Nome della scrittura siriaca più antica, derivata dalla scrittura aramaica e caratterizzata da lettere grandi e di forma aggraziata.