È la seconda lettera dell'alfabeto romano, donde proviene il suo nome (bi in italiano, be in quasi tutte le altre lingue europee: in latino esso sonava be) e la sua forma in tutte le scritture derivate [...] , lingue, e le voci dedicate agli altri gruppi linguistici.
Numerazione. - Tanto nel sistema semitico di numerazione alfabetica (ebraico, siriaco, arabo) quanto in quello greco, la b assume il valore di 2 (β′) e nella serie delle migliaia quello di ...
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La civilta islamica: scienze della vita. Sapere medico e manuali
Ursula Weisser
Sapere medico e manuali
Il vasto processo di ricezione della letteratura medica greca attraverso le traduzioni in arabo, [...] ᾽il fī 'l-ṭibb (Libro delle questioni sulla medicina) di Ḥunayn ibn Isḥāq, che ci è giunto sia nella versione siriaca sia in quella araba. Oltre a uno schema di articolazione che nelle categorie fondamentali concorda con le testimonianze greco-latine ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Carla Casagrande
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Parlare di tradizione filosofica in lingua araba e in ambiente musulmano significa [...] abbaside, tra l’800 e il 1000, vengono eseguite numerose traduzioni di testi filosofici dal greco e dal siriaco in arabo. La traduzione di testi filosofici greci non è solo il risultato della conquista musulmana delle province intellettualmente ...
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FELICE I, santo
Giovanni Maria Vian
Secondo la breve notizia del Liber pontificalis (I, p. 158), F. era romano e figlio di un Costanzo. Fu vescovo di Roma dopo Dionigi, come attesta anche Eusebio (Historia [...] da lui ispirato letto durante il concilio di Efeso del 431 e poi inserita in altri florilegi più tardi, soprattutto siriaci e di origine monofisita, fin dal Settecento questa breve professione di fede è stata generalmente riconosciuta come un falso ...
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LIPINSKY, Angelo
Lanfranco Mazzotti
Nacque a Roma il 26 apr. 1904 da Sigmund, pittore e incisore tedesco di origine ebraica, e da Elenita Kümpel, di confessione protestante. Il padre, trasferitosi nel [...] 1978], pp. 203 s.).
Il L. sottolineò il legame della produzione calabrese con l'ambiente artistico orientale, soprattutto siriaco, testimoniato principalmente dagli encolpi di V e VI secolo del Museo nazionale di Reggio Calabria e dalle brattee auree ...
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ASSEMANI, Simone
Giorgio Levi della Vida
Di origine maronita, nacque a Roma il 19 febbr. 1752 da Elia Antonio e da madre italiana. Si addottorò in teologia alla Sapienza di Roma e, ordinato sacerdote, [...] lui due opuscoli di scarso valore, ambedue senza note tipografiche, Dissertazione critica... intorno alla vocalizzazione delle lettere siriache Vau, e J0d, e Riflessioni critiche sulla risposta data... alla Dissertazione critica.
Bibl.: G. P. Zabeo ...
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Re d'Israele (circa 961-922 a. C.), figlio e successore di David. Prevalse nella successione sul fratello maggiore Adonia, con l'aiuto del profeta Natan; e dopo l'avvento al trono si sbarazzò del fratello [...] popolo ebraico condannandone i costumi rilassati e le colpe religiose. Altro apocrifo attribuito a S. sono le Odi, raccolta di inni probabilmente degli inizî del 2º sec. d. C., scritti in greco e conservati in siriaco: si tratta di opera cristiana. ...
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(arabo Gezīrat al-‛Arab) Penisola dell’Asia sud-occidentale (circa 3.050.000 km2). Politicamente è ripartita tra Arabia Saudita, Yemen, Oman, Emirati Arabi Uniti, Qatar, Bahrain e Kuwait. Come regione [...] Nafud, deserto sabbioso (da 700 a 1200 m) con dune a ferro di cavallo (dette falq), che si unisce con il Deserto Siriaco. A oriente del Neged, la parte meridionale della penisola è una vasta plaga di deserto, costituente l’ar-Rub al-Khali e formata ...
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GIUBILEI, Libro dei
Alfredo Vitti
È un apocrifo nominato la prima volta da Didimo il Cieco (v. didimo di alessandria), che ne cita IV, 31, ma col titolo di Leptogenesi (Enarrat. in epist. I Joan., III, [...] Bobbio, edito in Mon. Sacr. et Prof., I, 1 (Milano 1861, pp. 15-62), seguito ben presto da un frammento di versione siriaca del British Museum, contenente, come ne diceva lo stesso titolo, i nomi delle figlie di Adamo (in Mon. Sacr. et Prof., II, 1 ...
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OMERITI, MARTIRI
Enrico CERULLI
. Le tradizioni storiche circa una strage di cristiani nell'Arabia meridionale nel sec. VI d. C. sono conservate sia in varie letterature dell'Oriente (greca bizantina, [...] ci attesta un'iscrizione sud-arabica, avvenne nel 525 d. C.
A questi avvenimenti si riferiscono:
a) nella letteratura siriaca: il "Libro dei Ḥimyariti", i cui frammenti furono scoperti nel 1920 dall'orientalista svedese A. Moberg in un manoscritto ...
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siriaco
sirìaco agg. [dal lat. Syriăcus, gr. Συριακός] (pl. m. -ci). – Della Siria, come regione storica dell’Asia anteriore: l’arte. s.; la lingua s. (e, come s. m., il siriaco), dialetto aramaico orientale, parlato a Edessa e nelle regioni...
estranghelo
estrànghelo s. m. [dal gr. στρογγύλος «rotondo», attraverso il siriaco]. – Nome della scrittura siriaca più antica, derivata dalla scrittura aramaica e caratterizzata da lettere grandi e di forma aggraziata.