SABII (dall'arabo ṣābi'; al plur. ṣābi'ūn o ṣābi'ah)
Carlo Alfonso Nallino
Sono i seguaci di alcune sette religiose non bene precisabili, delle quali è cenno nei libri arabi e nel diritto musulmano. [...] zodiaco teneva il massimo posto nella loro religione, la cui lingua liturgica nell'età musulmana sembra fosse il siriaco. Sotto il dominio dell'islamismo accolse pratiche cultuali affini alle musulmane, e probabilmente ciò rese possibile che nel ...
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«Su questa pietra edificherò la mia Chiesa»
Organizzazione ecclesiastica fra III e IV secolo
Angelo Di Berardino
Per avere una panoramica complessiva di come fosse articolata la Chiesa a ridosso del [...] la Didascalia ci è giunta riscritta nelle Costituzioni apostoliche e in diverse traduzioni (circa un terzo in latino, completa in siriaco, in copto, in arabo e in etiopico). Il suo anonimo autore, più probabilmente un vescovo che un diacono, presenta ...
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La civilta islamica: scienze della vita. Botanica
Mauro Zonta
Botanica
Nel mondo arabo medievale, non esisteva una vera e propria botanica, ossia una scienza autonoma dedicata a uno studio sistematico [...] oggi solamente alcuni frammenti e le citazioni riportate dal filosofo siro Abū 'l-Faraǧ, detto Bar Hebraeus (1226-1286). Dalla versione siriaca l'opera fu tradotta in arabo da Isḥāq ibn Ḥunayn (m. 298/910 o 911), con il titolo di Kitāb Arisṭūṭālīs ...
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Vedi NABATEA, Arte dell'anno: 1963 - 1995
NABATEA, Arte
M. A. Del Chiaro
G. Garbini
1. - Col termine di arte n. si designa la produzione artistica di quella parte della penisola araba e della regione [...] tipo di facciata, che sembra ripetere in dimensioni colossali la tipologia dell'altare, le origini vanno ricercate nell'ambiente siriaco, anche se qui gli esempî di decorazione a scalini sono meno frequenti di quelli a pinnacoli. Questa tipologia ...
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ARTUQIDI
M. Bernardini
Dinastia turcomanna che governò, tra la fine del sec. 11° e gli inizi del 15°, il Diyār Bakr, regione corrispondente al bacino superiore del Tigri; dalla metà del sec. 13° il [...] 141-157).Presso gli A. dovettero essere eseguite anche numerose copie del De materia medica di Dioscoride, tradotto dall'esemplare siriaco - a sua volta derivato dal greco -, opera di Rabban Ḥunayn-da Mihrān ibn Manṣūr, che lavorò alla corte di Najm ...
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KASHMIR, Arte del
H. Goetz
La situazione geografica del K. (oggi ufficialmente Yammu e K.) lungo 135 km, largo dai 30 ai 40 km e posto a 1800 m sul livello del mare, in una valle dell'Himalaya, separato [...] Fu solo sotto la potente dinastia Kārkota (622-856) che l'arte Gupta, combinata però con elementi tardo-romano-siriaci, bizantini e persino con influssi cinesi, penetrò decisamente nel paese. (Data la stretta connessione delle tipologie, se ne segue ...
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Vedi BIOS dell'anno: 1973 - 1994
BIOS (v. S 1970, p. 154)
L. Musso
Di B. è tramandata una sola descrizione letteraria, quella di Teodoro Prodromo, autore bizantino vissuto a Costantinopoli al tempo dei [...] tre illustrazioni di B., contraddistinto dalla relativa iscrizione, tramandate da mosaici tardi venuti in luce in ambito siriaco, la personificazione appare collegata a quella di Tryphè. Nella Casa di Dioniso ebbro ad Antiochia due distinti pannelli ...
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ZINGARI
Walter HIRSCHBERG
Angelo PERNICE
Carlo TAGLIAVINI
Egon Wellesz
. Gruppo etnico migrante che s'incontra disperso in numerosi paesi d'Europa, nella Turchia asiatica, in Persia, Turkestan, Afghānistān, [...] conservano la distinzione di due sibilanti, ma le raggruppano differentemente: zingaro eur. s 〈 s; è 〈 ś, ṣ; invece zingaro siriaco: s 〈 s, s e è 〈 ṣ; p. es., sanscr. as-ti "è", zingaro eur. īs- "essere"; sanscr. śata, zing. eur. èel "cento"; sanscr ...
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Segno o simbolo scritto, che rappresenta lo zero o una delle nove unità nel sistema di notazione numerica decimale; il vocabolo si applica anche al numero rappresentato da una o più cifre. Spesso quei [...] di questo mirabile metodo di scritturazione dei numeri e di calcolo sembra raccolta nel 662 in Mesopotamia in un opuscolo in siriaco del monaco Severo Sēbōkt, che vi accenna a gran lode degl'Indiani contrapposti ai Greci vanitosi di lor glorie; ma ...
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Nacque nel 325 (a. C.) da Seleuco I e dalla sogdiana Apama. Ancora assai giovane contribuì molto, benché la sua cavalleria fosse battuta da quella di Demetrio Poliorcete, alla vittoria di Ipso (301 a. [...] assalto di A. contro l'Egitto, lo svolgimento della guerra favorevole a Tolomeo, una pestilenza scoppiata nell'esercito siriaco condussero alla conclusione della pace, che sancì le conquiste tolemaiche. Il regno di Siria poté godere allora di un ...
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siriaco
sirìaco agg. [dal lat. Syriăcus, gr. Συριακός] (pl. m. -ci). – Della Siria, come regione storica dell’Asia anteriore: l’arte. s.; la lingua s. (e, come s. m., il siriaco), dialetto aramaico orientale, parlato a Edessa e nelle regioni...
estranghelo
estrànghelo s. m. [dal gr. στρογγύλος «rotondo», attraverso il siriaco]. – Nome della scrittura siriaca più antica, derivata dalla scrittura aramaica e caratterizzata da lettere grandi e di forma aggraziata.