Con questo nome chiamarono i Greci un detto breve e sentenzioso, quali, ad esempio, le famose sentenze dei sette savî. Tale forma d'espressione fu molto in uso presso gli Spartani, noti per l'arguta brevità [...] col. 71 segg.; per il testo latino: Roswida, Vitae Patrum, in Patrol. Lat., LXXIII, col. 855 segg.; 933 segg.; per il testo siriaco, Bedjan, op. cit.; E. A. Wallis Budge, The Paradise of the Holy Fathers, Londra 1907; trad. ital. (di passi scelti), A ...
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Filosofie e teologie politiche
Neoplatonismo e politica da Plotino a Proclo
Riccardo Chiaradonna
I secoli III-V sono l’epoca del ‘neoplatonismo’, l’ultima filosofia in un contesto religioso pagano, [...] (Plotino) a una posizione dai contorni meno rigorosamente intellettualistici (Porfirio). Si prenderà poi in esame il neoplatonismo siriaco di Giamblico e della sua scuola: qui emerge, più che nei predecessori, un interesse propriamente politico, che ...
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Medioevo: la scienza siriaca. Le scienze naturali secondo l'Hexaemeron
Javier Teixidor
Le scienze naturali secondo l'Hexaemeron
Cosmologia
Per i dotti di lingua siriaca il commentario teologico ai [...] e corrispondono a nomi di montagne o di luoghi famosi. Ancora una volta si sbaglia nell'attribuire un'etimologia ebraica al nome siriaco del vento di mezzogiorno, taymnā, secondo cui tale vento prenderebbe il suo nome da un toponimo, che, a sua volta ...
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DONZELLI, Giuseppe
Pietro Messina
Nacque a Napoli nel 1596.
Laureatosi in medicina, intraprese la professione. In età già matura, però, decise di tornare sui libri per dedicarsi in particolare all'approfondimento [...] era preceduto dalla pubblicazione delle Dichiarationi delli canoni di Mesue (Mesuè il Vecchio, cioè Yūhhannā ibn Māsawaih, medico siriaco del sec. IX, un classico) in quattro capitoli, anch'essi commentati e glossati dal Donzelli. Il libro fu ...
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INCENSIERE
G. Marunti
(ϑυμιατηᾒριον, turibulum). − Questa definizione comprende i varî tipi di recipienti adibiti alla combustione di sostanze aromatiche (escludendo, quindi, sia i vasi destinati solo [...] un alto coperchio a cono terminante in un bottone, a volte unito al sostegno con una catenella.
Siria. − L'i. siriaco antico deriva, in questo ambiente di cultura mista, da tipi egiziani; altri esemplari, con ricche modanature a tòroi nel sostegno ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'islam: Abbasidi e Fatimidi
Claudio Lo Jacono
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Gli Abbasidi governano dal 750 al 1258, quando i Mongoli [...] dal padre, Harùn al-Rashid a imitazione della sasanide Giundishapùr, organizzata nel 271 come centro di traduzioni dal greco e siriaco in lingua medio-persiana e come biblioteca e centro medico, al fine di applicarne i benefici ai ricoverati.
Anche ...
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turco Con la locuzione popoli t. si intende un vasto complesso di popoli, le cui sedi primitive erano nell’Asia centrale e orientale, e che da quelle sedi hanno sciamato in età storica, con flusso ininterrotto, [...] funerario e guerriero. In turco uigurico (alquanto differente da quello dell’Orchon), e negli alfabeti runiformi, uigurico, manicheo, siriaco, sogdiano ecc., sono invece i testi scoperti dagli inizi del 20° sec. nel Turkestan orientale (9°-12° sec ...
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(A. T., 97-98; 99-100).
Sommario. - Geografia: Nome, delimitazione, estensione (p. 257); Storia dell'esplorazione della Cina propria (p. 258); Geologia (p. 261); Paleogeografia (p. 263); Struttura e morfologia [...] ; asia).
Dopo i Polo, dal 1290 al 1340, è una corrente continua di viaggiatori all'Estremo Oriente, per la via siriaco-persica e il mare, o per la terrestre transasiatica, fino alla decadenza della dinastia mongola. Fra questi, tengono il primo posto ...
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TEODORO di Mopsuestia
Giuseppe RICCIOTTI
Chiamato talvolta anche T. di Antiochia, dal suo luogo di nascita, nacque verso il 350, morì nel 428.
Appartenne a famiglia facoltosa ed ebbe per fratello Policronio [...] Santo, sull'Incarnazione, ece.); Lettere varie.
Frammenti più o meno ampî di questi scritti si sono conservati in greco, siriaco o latino, e i principali sono puhblicati in Patrol. Graecai LXVI, 124 segg.; E. Sachau, Theod. Mops. fragmenta syriaca ...
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Figlia di Potifera (Putifare) sacerdote di On, e moglie di Giuseppe a cui partorì Manasse ed Efraim (Genesi, XLI, 45-52) Il nome, di tipo egiziano, consta di due parti, di cui la seconda corrisponde certamente [...] la composizione del libro al sec. V d. C.; ma è più fondata l'opinione del James il quale dichiara che la versione siriaca è del sec. VI, e che lo scritto originale risale probabilmente almeno al sec. III.
Il libro fu primitivamente redatto in greco ...
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siriaco
sirìaco agg. [dal lat. Syriăcus, gr. Συριακός] (pl. m. -ci). – Della Siria, come regione storica dell’Asia anteriore: l’arte. s.; la lingua s. (e, come s. m., il siriaco), dialetto aramaico orientale, parlato a Edessa e nelle regioni...
estranghelo
estrànghelo s. m. [dal gr. στρογγύλος «rotondo», attraverso il siriaco]. – Nome della scrittura siriaca più antica, derivata dalla scrittura aramaica e caratterizzata da lettere grandi e di forma aggraziata.