Vedi NABATEA, Arte dell'anno: 1963 - 1995
NABATEA, Arte (v. vol. V, p. 319)
M. Gawlikowski
G. Lacerenza
Con arte n. si intende la produzione artistica del regno costituito nel II sec. a.C. e annesso [...] araba. Nulla deve, per quanto se ne possa dire, all'architettura iranica e rappresenta il prototipo dell’àdyton siriaco, cappella sopraelevata e approssimativamente quadrata al fondo di una cella; questo sviluppo è già realizzato nei templi nabatei ...
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CAIRO
B. M. Alfieri
(Il Cairo; arabo al-Qāhira)
Capitale dell'od. Repubblica egiziana, il C. è uno dei centri religiosi, politici e culturali più importanti dell'Islam. Sviluppatasi intensivamente nel [...] -Dīn, costruite fra il 1243 e il 1250, secondo le forme già elaborate dai Fatimidi e con l'aiuto di scalpellini siriaci: in particolare nel portale della madrasa, simile a quello della vicina moschea di al-Aqmar, e nella cupola del mausoleo, analoga ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Mondo romano
Nadia Agnoli
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
Gli spazi del culto
Priva di dogmi, rivelazioni ed esplicite professioni di fede, [...] il senatus consultum de Baccanalibus (186 a.C.). Un importante luogo di culto è rappresentato dal santuario siriaco del Gianicolo, dedicato alla triade eliopolitana: Hadad, Atargatis e Simios; l'edificio nella complessa articolazione degli spazi ...
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La civilta islamica: scienze della vita. La professione medica
Hans Hinrich Biesterfeldt
La professione medica
L'educazione e l'etica medica nel mondo islamico furono influenzate in modo rilevante dalla [...] dei Baḫtīšū῾, i quali svolsero un ruolo rilevante nella trasmissione del sapere ellenistico, in particolare attraverso il siriaco, all'interno della medicina araba. Ǧurǧīs, fondatore della dinastia, fu il direttore dell'ospedale di Jundishapur e ...
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Le province europee dell'Impero romano. Le province danubiano-balcaniche. Dacia
Sergio Rinaldi Tufi
Luca Bianchi
Dacia
di Sergio Rinaldi Tufi
La Dacia è l’ultima provincia romana che costituisca una [...] , asiani e galatae consistentes di Napoca, ecc.), nonché dalle dediche a un gran numero di divinità locali (siriaco-palmirene, asiatiche, africane, germaniche, celtiche e traciche), in aggiunta alle solite testimonianze sul mitraismo e sui culti ...
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Gigante
Ivan Nicoletti e Marco Bussagli
Gigante è il nome che in numerose mitologie e tradizioni mitico-religiose è attribuito a figure extraumane, caratterizzate in primo luogo da una statura straordinaria [...] dopo il diluvio.
Tutti questi racconti, sia quelli appena ricordati di tradizione gnostica fioriti in ambito ebraico e siriaco, sia quelli di tradizione classica, ricalcano il medesimo schema secondo cui le genti originarie, quelle cioè nate prima ...
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Battesimo di Costantino
Pierre Maraval
Il racconto di Eusebio di Cesarea
La fonte principale sul battesimo di Costantino1, quella che ne offre il resoconto più completo, si trova in quattro paragrafi [...] Oriente, il nome di Silvestro come battezzante di Costantino appare alla metà del VI secolo in un autore di origine siriaca, Giovanni Malalas, ma in un contesto molto diverso da quello degli Actus Silvestri. Egli raffigura Costantino in guerra contro ...
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ELMO
L. Guerrini
G. A. Mansuelli
Nei diversi stadî culturali l'e. è associato generalmente alla corazza. L'e. di guerra vero e proprio, metallico o no, risale all'Età del Bronzo. I copricapo anteriori [...] . Tallocchini, in Studi Etruschi, XVI, 1942, p. 30 ss. Altri e. a maschera, di tipo "ellenistico" e di tipo "siriaco" rinvenuti in Germania: H. Klumbach, J. Keim, Der röm. Schatzfund von Straubinig, Monaco 1951; Fr. Behn, Gesichthelme, in Festschrift ...
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LEGGIO
M. Di Fronzo
Il termine l., dal gr. λογεῖον 'pulpito, tribuna', incrociato con il lat. medievale legivum o legium, usato nel senso di 'luogo dal quale si legge', designa un oggetto di uso liturgico [...] l. ligneo proveniente dal Turkestan del 76 a.E./1359-1360 (New York, Metropolitan Mus. of Art). In un evangeliario siriaco del sec. 13° (Londra, British Mus., Ms. Add. 7170; Kurz, 1972, fig. 16) gli evangelisti sono rappresentati mentre leggono con ...
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DITTICO
C. Jhm
D., in latino diptychum, deriva dalle parole greche δίς e πτύσσειν con le quali originariamente poteva essere indicato qualsiasi oggetto piegato in due parti. Soltanto nella tarda antichità [...] caccia ai leoni (Leningrado, Ermitage) può essere considerato (cfr. Delbrück, Cons. Dipt., n. 6o; Volbach, Kat., n. 60) lavoro siriaco della prima metà del V sec.; O. Dalton (Ivory Carvings, p. 4) e R. Delbrück propongono questa localizzazione anche ...
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siriaco
sirìaco agg. [dal lat. Syriăcus, gr. Συριακός] (pl. m. -ci). – Della Siria, come regione storica dell’Asia anteriore: l’arte. s.; la lingua s. (e, come s. m., il siriaco), dialetto aramaico orientale, parlato a Edessa e nelle regioni...
estranghelo
estrànghelo s. m. [dal gr. στρογγύλος «rotondo», attraverso il siriaco]. – Nome della scrittura siriaca più antica, derivata dalla scrittura aramaica e caratterizzata da lettere grandi e di forma aggraziata.