Patriarca armeno (m. 439); con la collaborazione di Mesrob, cui è dovuta l'introduzione dell'odierno alfabeto armeno, promosse la traduzione dal siriaco e dal greco della Bibbia e di altre opere religiose, [...] e diede impulso al sorgere della liturgia armena ...
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Metropolita nestoriano del sec. 8º. Scrisse di filosofia, ed è autore di un libro di diritto in pehlevico, che Timoteo I fece tradurre in siriaco, dal titolo Sui giudizî (῾Al dīnē). ...
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Monofisita (m. Costantinopoli sec. 6º), vescovo di Bēth Arshām, presso Seleucia del Tigri (500 circa), avversario del nestorianesimo; ci restano alcune sue lettere, in siriaco, interessanti per la storia [...] del cristianesimo in Persia. Fu detto il disputante persiano ...
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Sacerdote e orientalista italiano (Uboldo 1828 - Milano 1907); prefetto dell'Ambrosiana (dal 1870), si occupò di filologia classica e critica biblica, e acquistò speciale competenza nel siriaco (Monumenta [...] sacra et profana, 1861-74) ...
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Autore siro monofisita (m. 667), vescovo di Qenneshrīn, scrittore di soggetti profani e propagatore della cultura greca; scrisse di filosofia aristotelica, compì versioni dal greco in siriaco e anche dal [...] persiano; è stato il rappresentante classico della dottrina astronomica dei Siri e ha compilato, oltre ad altri lavori in questo campo, un trattato sull'astrolabio e un Discorso sulle costellazioni di ...
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Nome assunto dall'autore della storia di Gregorio Illuminatore e della conversione dell'Armenia al Cristianesimo. Il testo della storia è pervenuto in diverse redazioni greche, oltre che in copto, siriaco, [...] georgiano e arabo; ma tutte presuppongono, come sembra, un originale armeno scritto attorno al 490. Il vero autore assume il nome di un omonimo personaggio, autore nel 216 di una storia dei re armeni, ...
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Notabile arabo della comunità cristiana di Naǵrān, che nel 523 subì il martirio nella persecuzione del re ḥimyarita Dhū Nuwās. La realtà storica e il nome di questo personaggio sono attestati dal siriaco [...] Libro dei Ḥimyariti, redatto non molto dopo gli eventi nello stesso Yemen; da questo testo deriva il Martyrium Arethae, testo greco che ebbe larga diffusione nel mondo bizantino e cristiano-orientale. ...
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Arcivescovo siro di Damasco (Amadia, Iraq, 1829 - Roma 1890); dal 1879 fu a Roma come consultore orientale del concilio vaticano. Storico e liturgista dell'Oriente cristiano (La Pésitta caldea di Mossoul, [...] 1887-91; Il breviario siriaco, 1886-96, ecc.), è anche autore di una Gramatica Aramaica seu syriaca philologice exposita (post., 1896). ...
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Nome di varî scrittori siriaci nestoriani. 1. Patriarca dal 540 al 552, nato pagano, studiò, quindi insegnò a Nisibi; scrisse di filosofia, astronomia, medicina e tradusse dal greco; è noto specialmente [...] per un libro in siriaco sul matrimonio, in cui commenta gli impedimenti del Levitico; la polemica, che vi è contenuta, contro le dottrine della religione mazdaica sul matrimonio, procurò all'autore una vera persecuzione. 2. Contemporaneo di Cosroe II ...
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Medico cristiano nestoriano (al-Ḥīra 809 - Bagdhād 873). Studiò in Persia nell'accademia di Giundīshāpūr, ed ebbe maestro Yaḥyà ibn Māsawaihi. Godé poi il favore dei califfi al-Ma'mūn e al-Mutawakkil, [...] sotto cui tradusse in arabo e in siriaco, con buoni criterî filologici, opere filosofiche e mediche greche (tra l'altro, quasi tutto Galeno e il corpo ippocratico). Si può considerare il creatore principale della terminologia tecnica della medicina ...
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siriaco
sirìaco agg. [dal lat. Syriăcus, gr. Συριακός] (pl. m. -ci). – Della Siria, come regione storica dell’Asia anteriore: l’arte. s.; la lingua s. (e, come s. m., il siriaco), dialetto aramaico orientale, parlato a Edessa e nelle regioni...
estranghelo
estrànghelo s. m. [dal gr. στρογγύλος «rotondo», attraverso il siriaco]. – Nome della scrittura siriaca più antica, derivata dalla scrittura aramaica e caratterizzata da lettere grandi e di forma aggraziata.