cardiovascolare, sistèma Insieme di organi e vasi preposti alla circolazione del sangue nell'organismo. La circolazione del sangue si esplica in un sistema di vasi chiusi, rappresentati dal cuore, dalle [...] arterie, dai capillari, dalle vene. L'attività automatica del cuore è fattore determinante della circolazione.
Fisiologia
Il sangue venoso, proveniente da tutti i distretti dell'organismo, raggiunge per ...
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Gravidanza
Lucio Zichella
Renzo D'Amelio
Red.
Dinora Pines
La gravidanza, detta anche gestazione, sta a indicare la condizione della donna, e della femmina dei Mammiferi in generale, che va dal momento [...] ) e il maggiore scambio respiratorio viene sostenuto dal movimento toracico.
c) Modificazioni cardiovascolari. Al sistemacardiocircolatorio sono richieste notevoli prestazioni in conseguenza dello sviluppo fetale e placentare e delle più elevate ...
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Sete
Luigi A. Cioffi
Il termine sete indica, nell'accezione comune, la sensazione del bisogno di acqua da parte del corpo. Quello della sete è, insieme a quelli del sesso e della fame, un esempio tipico [...] quelli che vengono forniti dai barocettori per bassa e alta pressione presenti in luoghi critici del sistemacardiocircolatorio. Le influenze eccitatorie e inibitorie, endogene o esogene, che giungono al cervello, richiedono la capacità integrativa ...
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Pittore, architetto, scienziato (Vinci, Firenze, 15 aprile 1452 - castello di Cloux, od. Clos-Lucé presso Amboise, 2 maggio 1519). Ha personificato il genio rinascimentale che rivoluzionò sia le arti figurative [...] a Milano nel settembre dello stesso anno, intento allo studio di sistemi di chiuse e di canali navigabili. Da alcuni disegni sembra che L l'iniziatore dell'anatomia topografica. All'apparato cardiocircolatorio L. dedicò diligenti studî che, tra l ...
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Pietro Francia
Cuore
«If I can stop one heart from breaking,I shall not live in vain» (Emily Dickinson)
Lo stato dell’arte della cardiologia
di Pietro Francia
13 febbraio
Il presidente della Repubblica [...] I in angiotensina II, l’effettore terminale dell’attivazione del sistema RAAS. I β-bloccanti sono molecole in grado di dopo un evento aritmico maggiore (generalmente un arresto cardiocircolatorio trattato con successo), o post mortem, mediante le ...
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Riflesso
Alberto Muratorio
In fisiologia si definisce riflesso (dal latino tardo reflexus, derivato di reflectere, "riflettere") la risposta motoria o secretoria che si svolge automaticamente, e quindi [...] v. anche vol.1°, II, cap. 3: Apparati e sistemi, Sistema nervoso) si suddividono in fisiologici, patologici, primitivi e di automatismo del sangue nei differenti organi.
d) Reattività cardiocircolatoria. Si tratta di una reazione di diverso aspetto ...
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Il corpo e le età della vita
Giulio Seganti
Gabriella Marrocco
Antonio Capurso
Dalla nascita all'età adulta
di Giulio Seganti, Gabriella Marrocco
L'età adulta viene raggiunta al compimento dello [...] collassate nelle quali gli scambi gassosi sono deficitari.
Apparato cardiocircolatorio. - La sede del cuore è, nel neonato e un'autonomia non molto lunga, di alcuni minuti; il terzo sistema fornisce invece energia senza limiti e ha il vantaggio di non ...
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Neonato
Giovanni Bucci
Annamaria Giua
Francesca Campi
Anna Fabrizi
Marinella Rosano
Si chiama neonato il bambino nel periodo fra il momento della nascita e le prime quattro settimane di vita, quando, [...] il sistema nervoso centrale, e a scarsa contrattilità del dotto arterioso che, unitamente alle basse resistenze polmonari, giustifica la frequente occorrenza della pervietà del dotto arterioso con shunt sinistro-destro e scompenso cardiocircolatorio ...
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Fatica
Francesco Figura
Giancarlo Urbinati
Sebastiano Bagnara
La fatica (dal latino fatigo, "mi stanco"), o astenia (dal greco ἀσθένεια, "debolezza", composto di ἀ- privativo e σθένος, "forza"), è [...] che nel fenomeno interviene anche un fattore dipendente dal sistema nervoso centrale. La fatica visiva può essere accertata ricorrendo che interessano particolarmente gli apparati digestivo e cardiocircolatorio.
Gli effetti a medio termine della ...
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Deformità
Giancarlo Urbinati
Gianni Carchia
Dal punto di vista fisiologico, con il termine deformità si definisce ogni deviazione permanente - congenita o acquisita - dalla normale forma dell'intero [...] (paramorfismi metabolici, paramorfismi dell'apparato cardiocircolatorio e respiratorio, paramorfismi psicologici).
Le , all'interno di una logica che collega in un sistema unitario qualunque manifestazione della realtà. L'origine della deformità ...
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jogging
〈ǧòġiṅ〉 s. ingl. [der. di (to) jog «procedere a sbalzi; avanzare lentamente»], usato in ital. al masch. – Forma di podismo, basata sulla corsa lenta, praticata prevalentemente all’interno di centri urbani come esercizio fisico per...
nucleotide
s. m. [da nucleoside, con sostituzione di -t- a -s-]. – In biochimica, nome generico di composti organici formati dall’unione di un pentosio (generalm. ribosio o desossiribosio) con una base azotata (purinica o pirimidinica) e acido...