matrice
matrice [Der. del lat. matrix -icis "utero, madre"] [LSF] Raro nel signif. di cosa da cui se ne trae un'altra, indica in genere, concret., la struttura principale di un corpo, nella quale eventualmente [...] i risultati di certe operazioni (per es., la soluzione di un sistemadi n equazioni lineari sia uguale all'inversa della sua trasposta; interviene nelle trasformazioni dicoordinate cartesiane ortogonali. ◆ [ALG] M. prodotto: → matriciale: ...
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vettore
vettóre [agg. m. e s.m. (per il f. → vettrice) Der. del lat. vector -oris "conducente, portatore", dal part. pass. vectus di vehere "condurre, portare"] [ALG] Ente che permette di descrivere [...] verso, oltre che da opportune leggi di trasformazione per cambiamento dicoordinate (grandezze vettoriali, quali le forze, a uno spazio pluridimensionale e a sistemidi riferimento non cartesiani. Nell'operazione di somma di v. l'elemento neutro è ...
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spazio
spàzio [Der. del lat. spatium, probab. da patere "essere aperto"] [FAF] Con signif. intuitivo astratto e assoluto, il luogo illimitato in cui tutti gli oggetti materiali appaiono collocati, di [...] misurazione, comporta un'interdipendenza reciproca che si evidenzia nelle trasformazioni dicoordinate che si devono effettuare nel passaggio da un sistemadi riferimento iniziale a un altro in moto rispetto al primo (→ relatività), ragion per cui si ...
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funzione
funzióne [Der. del lat. functio -onis, dal part. pass. functus di fungi "adempiere"] Concetto che s'identifica con quello di applicazione, essendo peraltro preferito se l'insieme di arrivo è [...] dicoordinate necessario per passare da una carta a un’altra di un atlante di una varietà: v. varietà differenziabili infinito-dimensionali: VI 492 e. (b) ◆ Data una catena di Markov, è la f. che fornisce le probabilità del sistemadi passare ...
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varieta
varietà [Der. del lat. varietas -atis, da varius "vario"] [ALG] Nozione che generalizza quella di curva e superficie; intuitivamente, si presenta come un ente geometrico a n dimensioni (con n [...] uno spazio proiettivo complesso r-dimensionale Pr, e cioè come insieme dei punti le cui coordinate proiettive soddisfano a un sistemadi equazioni algebriche omogenee. Esempi elementari sono una curva algebrica piana, una superficie algebrica nello ...
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colore
colóre [Der. del lat. color -oris] [LSF] Sensazione visiva che si prova illuminando un corpo con una luce non monocromatica in dipendenza della varia composizione spettrale di questa, e anche [...] il c. di una luce policromatica, cioè composto da più c. spettrali. ◆ [OTT] C. primari: in un sistemadi sintesi cromatica, di essa: v. colorimetria ottica: I 648 b. ◆ [OTT] Triangolo dei c.: costruzione grafica per la determinazione delle coordinate ...
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retta
rètta [f. sostantivato dell'agg. retto] [ALG] Ente geometrico fondamentale, in genere assunto come primitivo nelle trattazioni assiomatiche, per il quale valgono alcune proprietà caratterizzanti [...] è (x/p)+(y/q)=1, essendo (p, 0) e (0, q) le coordinate dei punti d'incontro della r. con gli assi coordinati. Nello spazio tridimensionale una retta è invece rappresentata da un sistemadi due equazioni x=lz+c, y=mz+d, oppure, quando si conoscono le ...
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operatore
operatóre [Der. del lat. operator -oris "che compie operazioni" (→ operazione)] [ALG] [ANM] Ente che determina un'operazione da eseguirsi su un altro ente, quindi simb. di un'operazione o, [...] l'applicazione di esso alla funzione di stato che descrive il sistema individui il valore di un o.: v. operatori, indici di: IV 298 e. ◆ [ALG] Indice di o.: denomin. di quantità relative a o. differenziali, invarianti per trasformazioni dicoordinate ...
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transizione
transizióne [Der. del lat. transitio -onis "atto ed effetto del passare", dal supino transitum di transire (→ transitivo)] [LSF] Il passaggio di un sistema da uno stato a un altro, in genere [...] palladio; osmio, iridio e platino (v. atomo: I 320 Tab. 30.2). ◆ [ALG] Funzione di t.: trasformazione differenziabile dicoordinate su una varietà. ◆ [ELT] Funzione di t. dello stato e dell'uscita: v. sistemi, teoria dei: V 316 d, c. ◆ [PRB] Matrice ...
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Galilei Galileo
Galilèi Galileo [STF] (Pisa 1564 - Arcetri 1642) Prof. di matematica (1589) a Pisa, poi (1592) a Padova, e infine ancora a Pisa (1610), con vari soggiorni a Roma; dopo una prima censura [...] era un'indicazione termologica (v. anche calore, teorie del: I 413 f). ◆ [ALG] Trasformazioni di G.: relazioni di trasformazione dicoordinatedisistemidi riferimento in moto rettilineo uniforme l'uno rispetto all'altro: v. simmetrie in meccanica ...
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coordinata
s. f. [part. pass. femm. di coordinare]. – Ciascuno degli enti geometrici e matematici (lunghezze, angoli e sim.) atti a individuare un punto su una linea, nel piano o nello spazio; anche, ciascuno dei numeri che rappresentano tali...
sistema
sistèma s. m. [dal lat. tardo systema, gr. σύστημα, propr. «riunione, complesso» (da cui varî sign. estens.), der. di συνίστημι «porre insieme, riunire»] (pl. -i). – 1. Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur...