AULISIO (d'Aulisio), Domenico
Filippo Liotta
Nacque a Napoli il 4 genn. 1649 da Antonio e da Maddalena Magretta di Bagnoli Irpino dove la famiglia Aulisio aveva il domicilio abituale. Assai presto, [...] -68). Il problema di fondo di questa impostazione è, come si vede, quello di negare al razionalismo cartesiano il carattere della unicità il Giannone - come quest'ultimo ne riferisce nella Vita - hanno creduto di poter ravvisare nell'A. un autorevole ...
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PERRONE, Giovanni
Luciano Malusa
PERRONE, Giovanni. – Nacque a Chieri (Torino) l’11 marzo 1794 da Francesco ed Elisabetta Chiandana.
Studiò teologia nel seminario di Torino e il 10 novembre 1815 entrò [...] come lo strumento più adatto alla sistemazione. L’epoca successiva della storia fosse dovuta all’influsso del pensiero diCartesio che, secondo lui, era parlare di progressi nella comprensione del dogma, preferendo spesso far riferimento a concetti ...
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virtu
virtù
Il termine non ebbe originariamente quel significato specificamente morale che ha avuto in seguito nelle dottrine filosofiche e religiose. Il termine greco ἀρετή e quello latino virtus stanno, [...] filosofici – il suo riferimento è ad Aristotele e all di una disamina dei moventi primi delle azioni umane e delle passioni fondamentali che ne determinano il comportamento; mentre Geulincx sistema e riordina sulla traccia del pensiero cartesiano ...
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apparenza
La famiglia di termini ricollegabili alla nozione di apparenza (φαινόμενον; φαίνεσϑαι; ecc.), connessa a quella di «opinione» (δόξα) e contrapposta a «verità», è presente nei filosofi presocratici, [...] a T. Brahe e al sistema «ticonico», compromesso fra i modelli riferimento alla vista, «si chiama in greco εἶδος e εἴδωλον ed ἰδέα, in latino species ed imago». È questo il consolidarsi di una prospettiva empirista alternativa al tentativo cartesiano ...
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necessita
necessità
Carattere, qualità di ciò che è essenziale e necessario.
La necessità nel pensiero antico e medievale
Nel mondo greco la n. corrisponde al termine ἀνάγκη, adoperato inizialmente [...] assume l’uso cartesiano della nozione di n., che ricomprende sotto di sé tutti i di stato di un sistema (riprendendo così le suggestioni leibniziane di «vero per tutti i mondi possibili» e wittgensteiniana di «vero per tutti i possibili stati di ...
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GALLINI, Stefano
Alessandro Porro
Nato a Venezia il 22 marzo 1756 da Girolamo e da Angela Soffietti, dopo la prima formazione nel seminario ducale di S. Nicolò di Castello, passò all'Università di Padova, [...] dapprima filosofia, sotto la guida del cartesiano padre somasco D. Barbarigo, e senziente", in riferimento rispettivamente al sistema vascolare e a
Fonti e Bibl.: V. Fabeni, Orazione in elogio di S. G. in occasione delle solenni esequie…, Modena ...
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cartesiano
carteṡiano agg. [dal fr. cartésien]. – 1. a. Relativo alle dottrine, ai principî, agli indirizzi del filosofo e matematico francese (1596-1650) René Descartes (latinizz. Cartesius, ital. Cartèsio): il pensiero, il metodo, il dualismo,...
riferimento
riferiménto s. m. [der. di riferire2]. – La azione di riferire, il fatto di venire riferito, e il modo o il mezzo stesso con cui si attuano, soprattutto nei seguenti sign. e usi: 1. Rimando, rinvio a persona o a cosa diversa, ad...