È una delle fonti di diritto positivo (ius non scriptum): quella, cioè, che si concreta nell'osservanza costante, uniforme e generale di una norma di condotta, compiuta dai membri di una comunanza sociale [...] principio resistesse. Succede il periodo della dissoluzione feudale, e la consuetudine riprende impero. Allora predomina s'interpreta.
Nemmeno a questa consuetudine può attribuirsi, nel sistema del nostro diritto positivo, l'autorità e il valore di ...
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Diritto romano. - In un senso generico accessio (il suo contrario è decessio) vale aumento, incremento del patrimonio per effetto di ciò che si aggiunge materialmente o legalmente a una cosa o ad un diritto [...] Francia ciò fu possibile solo dopo le leggi abolitive della feudalità. Come scrive il De Crescenzio (Accessione in Encicl. 221), e fra essi l'alveo si divide, seguendo lo stesso sistema di mediane e perpendicolari che vale per l'isola nata nel fiume ...
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Nel suo significato più generico delitto è il fatto di chi "abbandona" con un solo atto la via tracciata da una norma canonizzata. In questo senso è delitto qualsiasi infrazione delle leggi direttive della [...] contenuta nei limiti d'un breve quadro. Il concetto della fedeltà feudale portò i reati di lesa maestà in primissimo piano. Dopo il sec , da Claro, da Baiardo, e tutto l'assurdo sistema di pene che gravitava intorno a queste teoriche. Montesquieu, ...
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Giureconsulto e poeta scozzese nato intorno al 1538. Dopo aver studiato in Francia diritto civile e canonico, tornato in patria entrò nella carriera giudiziaria nel 1564 dove presto si rese noto. Morì [...] il 26 febbraio 1608. È autore di un trattato Ius feudale (apparso durante la sua vita, 1603, e più volte ristampato: Londra 1655, , ma che contribuì in realtà a costituire in un sistema distinto il diritto della Scozia. Scrisse anche un De unione ...
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CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] all'interno del tessuto edilizio estremamente compatto e dominato dalle torri delle principali famiglie del patriziato feudale, si faceva strada il sistema delle proprietà e degli spazi comunali.Allo scopo di incentivare l'estensione urbana, premessa ...
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Lavoro
Jean Fourastié
Gino Giugni
di Jean Fourastié e Gino Giugni
LAVORO
Lavoro di Jean Fourastié
sommario: 1. Introduzione generale. a) Il ‛fatto' del lavoro è millenario, il termine ‛lavoro' è recente. [...] stesso.
Il passaggio dai rapporti di soggezione personale, in cui si svolgeva il lavoro per conto altrui nei sistemifeudali, alla libera contrattazione della merce lavoro segue moduli molto diversi tra loro, che lasceranno tracce nella stessa ...
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COLONIZZAZIONE E DECOLONIZZAZIONE
David K. Fieldhouse
Lawrence Rosen
Economia e politica
di David K. Fieldhouse
Introduzione
Lo Shorter Oxford dictionary definisce la colonizzazione come "l'azione [...] attraverso cui società statiche dal marcato aspetto feudale avrebbero potuto diventare dinamiche e giungere, superata , la common law inglese. Un aspetto fondamentale di tale sistema giuridico - in Inghilterra non meno che nelle colonie - è ...
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Amministrazione pubblica
Massimo Severo Giannini
Amministrazioni e amministrazioni pubbliche
In scienza dell'amministrazione si descrivono come 'amministrazioni' gli apparati aventi il ruolo dell'amministrare. [...] all'età comunale, salvo periodi - come quello carolingio e feudale - in cui si tentarono ordinamenti diversi, sui quali di Dicey, secondo cui il diritto amministrativo è estraneo al sistema di diritto inglese), lo è stata meno quella degli americani ...
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Pio VII
Philippe Boutry
Barnaba Chiaramonti nacque a Cesena il 14 agosto 1742 dal conte Scipione e dalla contessa Giovanna Coronati Ghini. Le due famiglie appartenevano al patriziato locale, ma non [...] 45-94.
C. Schwarzenberg, Nobiltà romana e rinunzie ai diritti feudali al tempo del Cardinale Consalvi, "Strenna dei Romanisti", 1987, 1984, pp. 59-77.
M. Calzolari, Il nuovo sistema informativo di polizia per la repressione dei delitti politici (1815- ...
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Pio II
Marco Pellegrini
Enea Silvio Piccolomini nacque il 18 ottobre 1405 a Corsignano, in Val d'Orcia, primogenito dei diciotto figli di Silvio Piccolomini e Vittoria Forteguerri. Uno dei principali [...] cui si conclusero i negoziati mantenne in vigore il sistema partitico, ma accontentò il papa riguardo alla reintegrazione al divieto che gli aveva imposto il re di Francia, suo sovrano feudale, che era tuttora offeso con il papa per la questione di ...
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feudale
agg. [dal lat. mediev. feudalis]. – Di feudo, che concerne il feudo e l’organizzazione della società che dal feudo fu caratterizzata: signore f.; governo, ordinamento, dominio, giurisdizione f.; la gerarchia f.; età f.; usi, consuetudini...
sistema
sistèma s. m. [dal lat. tardo systema, gr. σύστημα, propr. «riunione, complesso» (da cui varî sign. estens.), der. di συνίστημι «porre insieme, riunire»] (pl. -i). – 1. Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur...