scala
scala [Lat. scala "dispositivo per salire", dal tema di scandere "salire"] [LSF] (a) Oltre che nel signif. concreto proprio, il termine è più spesso usato per indicare, figurat., una gradazione [...] in quelle ordine-disordine; (b) [MCS] specific., relazioni algebriche che legano fra loro gli esponenti critici di un determinato sistemafisico (v. esponenti critici). ◆ [LSF] Proprietà di s.: quelle che si manifestano nell'andamento di un fenomeno ...
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rilassamento
rilassaménto [Atto ed effetto del rilassare "distendere, diminuire la tensione", der. del lat. relaxare, comp. di re- "di nuovo" e laxare "allargare, allentare"] [LSF] Generic., processo [...] (che si precisa con opportune qualificazioni) per cui un sistemafisico, posto in uno stato diverso da quello di equilibrio, torna in quest'ultimo con modalità temporali che sono molto regolari e riproducibili; precis., esso è descritto da una ...
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invariante
invariante [agg. e s.m. Comp. di in- neg. e del part. pres. di variare] [LSF] (a) Generic., che non varia, che resta costante. (b) Specific., di ente, grandezza o anche di espressione, esprimente [...] di riferimento, un'operazione sulle variabili, ecc.); per es., in qualunque sistemafisico in quiete sono i. la massa, la carica elettrica, l'energia totale, è i. rispetto a una trasformazioni di Galilei la legge fondamentale della dinamica, ecc ...
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forma
fórma [Lat. forma] [LSF] L'aspetto esteriore di un oggetto o di una sua rappresentazione: f. d'onda di un segnale (v. oltre); per traslato, grandezza, spesso data come coefficiente o fattore, che [...] [FSN] Fattore di f.: nozione introdotta per descrivere la distribuzione della carica elettrica nello spazio occupato da un sistemafisico che generalm. descrive una particella (propr. fattore di f. elettrico): v. forma, fattore di. ◆ [FSN] Fattore di ...
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campione
campióne [Der. del lat. mediev. campio -onis, da campus nel signif. di "campo di battaglia", in quanto originar. usato per indicare chi assumeva la rappresentanza di qualcuno nel combattimento [...] riferimento di massa: il c. del-l'unità di massa: v. kilogrammo: III 355 a. ◆ [MTR] C. di unità, o unità c.: sistemafisico che realizza un'unità di misura o un multiplo di questa, qual è, per es., il cilindro metallico, custodito al BIPM di Sèvres ...
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origine
orìgine [Der. del lat. origo -inis, da oriri "alzarsi, nascere, provenire"] [LSF] Il primo principio, la prima manifestazione di qualcosa, con il signif. quindi di causa prima, e anche, concret., [...] da dove qualcosa inizia. ◆ [BFS] O. della vita: la transizione di un sistemafisico complesso a quelle condizioni di ordine spaziotemporale caratteristiche di un sistema biologico elementare (per es., una cellula): v. vita, origine della. ◆ [ALG] O ...
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conforme
confórme [agg. Der. del lat. conformis "di forma uguale"] [MCQ] Anomalia c.: v. corda relativistica: I 767 c. ◆ [MCQ] Gruppo c.: il gruppo delle trasformazioni c. (v. oltre). ◆ [MCQ] Invarianza [...] c.: l'invarianza di un sistemafisico per trasformazioni c. (v. oltre). ◆ [ALG] Rappresentazione, o trasformazione, c.: corrispondenza (detta pure isogona) biunivoca e bicontinua tra i punti di due piani tale che coppie di curve corrispondenti si ...
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reale
reale [agg. (usato talvolta nella matematica anche come s.m.) Der. del lat. realis, da res "cosa"] [LSF] Ogni sistemafisico effettivo, del quale può convenire costruire un modello ideale, trascurando [...] o minimizzando certe sue proprietà e dando maggiore rilievo ad altre, come accade, per es., per un gas r. in contrapp. a gas ideale, o gas perfetto. ◆ [ALG] Figura r.: figura geometrica rappresentata da ...
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Fisico e filosofo della natura (Pisa 1564 - Arcetri 1642). Figlio maggiore di Vincenzo, musicista e teorico della musica e di Giulia Ammannati, trascorse la sua infanzia tra Pisa e Firenze (dal 1574). [...] sua ipotesi sull'origine delle maree, che in seguito divenne argomento della quarta giornata del Dialogo sopra i due massimi sistemi. G. presentò la sua ipotesi a Roma all'inizio del 1616. Il risultato fu un esame minuzioso della teoria eliocentrica ...
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Fisico e matematico (Roma 1608 - Firenze 1647). Succeduto a G. Galilei nell'incarico di matematico e filosofo del granduca di Toscana (1641), dimostrò la possibilità del vuoto in natura, scoprì e misurò [...] fosse già noto a Galilei, secondo il quale un sistema pesante si muove spontaneamente soltanto se il suo baricentro , mentre scopriva e misurava la pressione atmosferica, grandezza fisica sino a quel tempo insospettata. Lo strumento di dimostrazione ...
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sistema
sistèma s. m. [dal lat. tardo systema, gr. σύστημα, propr. «riunione, complesso» (da cui varî sign. estens.), der. di συνίστημι «porre insieme, riunire»] (pl. -i). – 1. Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur...
fisica
fìṡica s. f. [dal lat. physĭca, gr. ϕυσική, propr. femm. sostantivato dell’agg. lat. physĭcus, gr. ϕυσικός «fisico»]. – 1. Scienza rivolta a fornire una descrizione razionale di quelli tra i fenomeni naturali che sono suscettibili di...