ASTUTI, Guido
Mario Caravale
Nacque a Torino da Pietro e da Emilia Porta il 15 sett. 1910. Studiò diritto nella facoltà giuridica torinese, dove le lezioni di Luigi Einaudi e di Francesco Ruffini lo [...] º sett. 1945, l'A. si fece sostenitore di un sistema elettorale che offrisse agli elettori la possibilità di esprimere in modo nell'ambito delle ricerche dirette alla ricostruzione dogmatico-formale degli istituti l'indagine sulle fonti doveva ...
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CLARO, Giulio
Aldo Mazzacane
Nacque ad Alessandria il 6 genn. 1525 da Giovanni Luigi e da Ippolita Gambaruti, entrambi patrizi, che del loro ceto portavano tutti i segni non solamente nella mentalità [...] giuridici, una parte assai rilevante dei poteri formalmente attribuiti al principe" (G. Alessi Palazzolo). ultimo soprattutto G. Alessi Palazzolo, Prova legale e pena. La crisi del sistema tra evo medio e moderno, Napoli 1979, pp. 99-109. Di recente ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Salvatore Pugliatti
Vincenzo Scalisi
Salvatore Pugliatti occupa nella civilistica italiana del Novecento un posto di primissimo piano. Il suo pensiero giuridico è di quelli che dividono il tempo tra [...] l’esegesi e il sistema. Per Pugliatti l’esegesi è «il primo passo verso il sistema» e il sistema a sua volta è come proprietà soltanto attenuata o compressa o addirittura meramente formale (quale proprietà-legittimazione, ma con godimento spettante ad ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Tra i giuristi del Novecento, poche figure hanno lasciato nella storia della cultura una traccia duratura come quella che vi ha impresso Tullio Ascarelli. Continuano a esercitare un particolare fascino [...] avvicinò inoltre allo studio delle religioni, della logica formale e della matematica.
Per quanto specificamente attiene al diritto concezione di bene immateriale, Ascarelli elaborò un nuovo sistema, nel quale inquadrare l'intera tematica del diritto ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Enrico da Susa, detto l’Ostiense
Federigo Bambi
«Non per lo mondo, per cui mo s’affanna /
di retro ad Ostïense e a Taddeo, /
ma per amor de la verace manna // in picciol tempo gran dottor si feo» (Paradiso [...] la regola che sarà generalmente riconosciuta nella fase evoluta del sistema; Enrico da Susa mostra che sono soprattutto i principi tratti istituto cardine di un ordine giuridico, […] addirittura fonte formale di diritto» (Grossi 1995, p. 212).
L’ ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il salto compiuto da Lodovico Barassi nel 1901 dall’esegesi delle norme locatizie al contratto di lavoro non passa inosservato, anche perché il fallimento della via legislativa attribuisce alla prima monografia [...] che il committente dà all’utilizzo della prestazione.
I rischi di contraddizioni in un sistema sociale fondato su un criterio formale appaiono già nella riflessione di Barassi. Una riflessione non concepita per costruire un moderno specialismo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Tiberio Deciani
Michele Pifferi
Tiberio Deciani è figura di passaggio dalla criminalistica di diritto comune a quella dell’età moderna. Fu docente a Padova, erudito sensibile alle proposte metodologiche [...] definizione, la legge è elemento sostanziale e causa formale del reato, perché assegna la formam delicti a un che contribuisce a comporre il quadro generale nel quale tutto il sistema penale è governato dalla potestas del sovrano, il quale per mezzo ...
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COVIELLO, Nicola
Luciano Martone
Nacque a Tolve in provincia di Potenza il 2 nov. 1867 da Domenico e da Rosa Maria Summa. Dopo aver compiuto gli studi secondari nel paese natale, fu indirizzato agli [...] Egli, pur senza giungere a denunciare l'eguaglianza soltanto formale e non reale nei rapporti di lavoro, in quanto pp. 188-218, il C. perveniva alla formulazione di un sistema dogmatico che da un lato avvertiva l'insufficienza degli schemi logici ...
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ALLARA, Mario
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Nacque a Torino l'8 ag. 1902 da Giacomo e da Teresa Bottiglia. Nel luglio 1924 si laureò in giurisprudenza a Palermo, avendo come maestri i civilisti G. Messina ed A. Ravù ed il romanista [...] articolata del diritto di proprietà con termine finale, e la monografia Iltestamento, Padova 1934, in cui il sistema logico-formale costruito dall'A. veniva vivificato da una ricchissima casistica. Nello stesso periodo l'A. cominciò a collaborare ...
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Parola latina («diritto») che si usa anche in contesti italiani; seguita da particolari determinazioni, serve a indicare speciali istituti giuridici.
Al plurale, nell’esperienza giuridica postclassica, [...] e della società, che non poteva più reggersi soltanto sul rigido sistema dei mores e del i. civile. Scopo dello i. honorarium bonorum possessor una tutela privilegiata rispetto al titolare formale dell’eredità (cosiddetta bonorum possessio cum re). ...
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ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...
realizzazione
realiżżazióne s. f. [der. di realizzare]. – 1. L’azione, l’operazione di realizzare; il fatto e il modo con cui qualcosa si realizza o viene realizzato: è vissuto tanto da vedere la r. dei suoi sogni; r. di un piano, e un progetto,...