Economia
Effetto di i. (o effetto di dimostrazione) Espressione riferita alle scelte di consumo che non sono prese in base al livello di reddito e dei prezzi, ma per i. dei consumi sostenuti da vicini, [...] personaggi di pubblica notorietà ecc. Nel campo internazionale, concerne i consumi delle classi abbienti dei paesi quale gli elementi della cultura di una persona o di un sistema vengono assorbiti e duplicati nel comportamento di una personalità o in ...
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Astronomia
Arco di cerchio massimo che congiunge due stelle sulla volta celeste. Il metodo degli a. serve per individuare e riconoscere una stella che si trova sul prolungamento di un a. determinato da [...] . monetario determina nuovi tassi di cambio fra le valute del sistema e, quindi, modifica le condizioni di competitività nel commercio internazionale dei paesi coinvolti. L’ a. dei sistemi fiscali, adottato in genere per preparare un’unione economica ...
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Economista inglese (Ryde, isola di Wight, 1877 - Cambridge 1959). Allievo e successore di A. Marshall, è ritenuto il pioniere dell'economia del benessere. Accanto alla sua opera più ampia The economics [...] incompleto, aderente appieno ai presupposti e ai limiti del sistema marshalliano, e la Theory of unemployment.
Vita e opere -43). Socio straniero dei Lincei (1932); premio Feltrinelli internazionale per le scienze economiche e sociali nel 1955. Nella ...
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Economista inglese (Londra 1900 - Holt, Norfolk, 1978). Pensatore originale della scuola di Cambridge, dove fu allievo di J. M. Keynes, con lo schema teorico noto come modello H.-Domar ha fornito un importante [...] statistico dell'Ammiragliato, consulente del Fondo monetario internazionale (1952-53), condirettore dell'Economic journal. di accelerazione col sistema keynesiano: le condizioni di un equilibrio dinamico del sistema economico vengono individuate in ...
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Economista statunitense (Gary, Indiana, 1915 - Belmont, Massachusetts, 2009). Padre dell'economia neokeinesiana, i suoi contributi hanno riguardato gli ambiti più diversi della teoria economica, analizzati [...] può essere posto senza specificare il modo con cui il sistema reagisce alle deviazioni dall'equilibrio e ha tentato di capitale; gli approfondimenti della teoria del commercio internazionale. È considerato pertanto il capostipite degli economisti ...
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Economista (Flobecq, Belgio, 1911 - Ostenda 1993), naturalizzato statunitense dal 1942 al 1977, quando ha ricquistò la cittadinanza belga. Si occupò del problema della classificazione delle forme di mercato, [...] deficit della bilancia dei pagamenti del paese che emette la valuta utilizzata come moneta internazionale, sebbene ciò possa comportare la perdita di credibilità del sistema. Per ovviare a questi problemi T. propose, in Gold and dollar crisis (1960 ...
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convertibilità In economia, l’obbligo da parte della banca di emissione di cambiare a vista i propri biglietti in monete metalliche, in una data quantità di metallo prezioso, in verghe ovvero in divise [...] monetario a cambi flessibili. Fu progressivamente reintrodotta dal sistema monetario di Bretton Woods, istituito nel 1944. In questo sistema le monete dei paesi aderenti al Fondo monetario internazionale erano convertibili in dollari e i dollari in ...
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Economista (Parigi 1896 - ivi 1978), prof. nell'École libre des sciences politiques (1930-40) e nell'Institut d'études politiques (1945-48); ha rappresentato la Francia alla Conferenza delle riparazioni [...] (dal 1944), dell'Accademia di Francia (dal 1964) e socio straniero dei Lincei (1957). Fin dai primi sintomi di crisi del sistema monetario internazionale nato dagli accordi di Bretton Woods, R. ne ha criticato il processo di trasformazione da ...
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Il complesso dei caratteri e delle forme assunte dal sistema capitalistico dopo la Seconda guerra mondiale. Data la sua alta dinamicità, il capitalismo è un sistema sociale soggetto continuamente a mutare [...] ne hanno decisamente alterato la fisionomia. La principale caratteristica del n. risiede nella presenza sul mercato internazionale di gruppi oligopolistici le cui attività produttive sono spesso interdipendenti. Non tutti gli economisti sono concordi ...
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Economista e politologo statunitense (n. Chicago 1952). Prof. in economia politica internazionale alla Johns Hopkins University, negli anni Ottanta ha collaborato con il Dipartimento di Stato americano. In [...] man (1992; trad. it. 1992) ha proposto la controversa tesi della «fine della storia», ipotizzando che il sistema politico liberaldemocratico della fine del 20° sec. rappresenti il momento culminante e terminale della lunga evoluzione storica dell ...
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sistema
sistèma s. m. [dal lat. tardo systema, gr. σύστημα, propr. «riunione, complesso» (da cui varî sign. estens.), der. di συνίστημι «porre insieme, riunire»] (pl. -i). – 1. Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur...
unita
unità s. f. [dal lat. unĭtas -atis, der. di unus «uno»; in alcuni dei sign. concreti, ha risentito l’influenza dell’ingl. unit (che in inglese è distinto da unity)]. – 1. a. Il fatto, la condizione e la caratteristica di essere uno,...