dipendenza, tolleranza, sensibilizzazione
Francesco Clementi
La tolleranza, la dipendenza e l’assuefazione sono comuni a molti farmaci e alle sostanze d’abuso, o droghe, condizionando il comportamento [...] di ottenere una ulteriore introduzione del farmaco. Per alcune sostanze (farmaci o droghe) che agiscono sul sistemanervosocentrale questa reazione assume la veste di una forte sindrome comportamentale chiamata sindrome da astinenza (➔ crisi di ...
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neurotrofine
Fattori proteici che regolano la crescita, la sopravvivenza e la morfologia delle popolazioni di neuroni, durante lo sviluppo e nel cervello adulto; le n. sono inoltre in grado di influenzare [...] opposte tra loro, e da almeno tre tipi recettoriali differenti (Trk, p75NTR e sortiline). Risulta quindi chiaramente che, nel sistemanervosocentrale adulto, le azioni biologiche delle n. in vivo vanno oltre la pura e semplice azione neurotrofica di ...
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Anna Meldolesi
L’anno delle neuroscienze
Dalla scoperta dell’esistenza di un sistema linfatico nel cervello all’avvio di un maxi progetto internazionale per lo studio della morfologia dei neuroni, fino [...] all’età di 21 anni a causa di un colpo di pistola che gli provocò un irreversibile danno al sistemanervosocentrale. Nel 2013 ha ricevuto l’impianto di 200 microelettrodi nella corteccia parietale posteriore, un’area deputata alla formulazione dell ...
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Enrico Sisti
Masha battuta dal meldonium
Maria Sharapova, come tanti suoi colleghi, è stata trovata positiva all’uso di questo principio attivo, creato come ‘aiuto’ per i soldati in Afghanistan e diventato [...] di un atleta, la sua capacità di recupero, aumenta la protezione dallo stress e facilita l’attivazione del sistemanervosocentrale».
Onestamente: ma quale diabete familiare! La scoperta che il meldonium aveva effetti anti-diabetici è recentissima e ...
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Digiuno
Luigi A. Cioffi
Gianni Carchia
Il vocabolo, che deriva dal latino ieiunus, "a stomaco vuoto, digiuno", indica lo stato di non-assunzione di alimenti, intenzionale o per necessità. A livello [...] in età di sviluppo, condizionandone non solo l'accrescimento somatico, ma anche lo sviluppo funzionale, incluso quello del sistemanervosocentrale e quindi le funzioni cognitive. Gli effetti, che si verificano sia a breve sia a lungo termine, sono ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del Novecento l’industria farmaceutica si è evoluta a partire da tecniche artigianali [...] contraccettivi orali. Negli ultimi due decenni del Novecento le case farmaceutiche hanno sviluppato medicinali capaci di agire sul sistemanervosocentrale, di trattare infezioni virali e retro-virali, come l’HIV, di curare o di rallentare il decorso ...
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Allucinogeni
Claudio Castellano
Gli allucinogeni, o droghe psichedeliche (rivelatrici della psiche), sono sostanze in grado di determinare l'insorgenza di 'allucinazioni'. Il termine è composto di allucin(azione) [...] appartengono al gruppo degli allucinogeni anticolinergici, che provocano un'intossicazione con sintomi a carico del sistemanervosocentrale e periferico. La sindrome è caratterizzata, a livello periferico, da tachicardia, secchezza delle fauci ...
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Avvelenamento
Enrico Malizia
Gli avvelenamenti sono stati morbosi indotti in un essere vivente da sostanze patogene non viventi, chiamate veleni. Per veleno si intende qualsiasi sostanza che per le [...] all'interno dell'organismo, interessando uno o più sistemi o apparati: il sistema emopoietico (per es. benzene), il sistemanervosocentrale (per es. barbiturici, alcol metilico), il sistemanervoso periferico (per es. arsenico, piombo), il cuore e ...
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RMN (sigla di Risonanza Magnetica Nucleare)
Tecnica di imaging basata sull’interazione fra un campo a radiofrequenza e momenti magnetici nucleari e sulla successiva elaborazione grafica dei segnali ottenuti [...] demielinizzanti, in pazienti affetti da sclerosi multipla, corrispondenti a differenti fasi del danno a carico del sistemanervosocentrale, e per tale motivo predittive dell’evoluzione clinica. In campo oncologico l’elevata risoluzione spaziale ...
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MARCHI, Vittorio
Mario Crespi
Da Giacomo e da Lucia Pecorari nacque il 30 maggio 1851 a Novellara, nel Reggiano, ove completò il primo ciclo di studi. Iniziava quindi la sua formazione universitaria [...] tempo si impose all'attenzione della comunità scientifica come un distinto studioso dell'istologia e dell'istopatologia del sistemanervosocentrale: nel 1885 L. Luciani lo chiamò in qualità di aiuto nel suo istituto di fisiologia presso l'Istituto ...
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nervoso
nervóso agg. [dal lat. nervosus «muscoloso, vigoroso», der. di nervus: v. nervo]. – 1. a. Che è proprio dei nervi o si riferisce ai nervi. In anatomia: sistema n., complesso di organi che, collegando le varie parti dell’organismo e...
centrale
agg. e s. f. [dal lat. centralis, der. di centrum «centro»; l’uso sostantivato si ha per ellissi di sede, officina e sim.]. – 1. agg. a. Del centro, che costituisce il centro: punto, parte, idea, problema centrale. b. In geografia,...