Tumore costituito da vasi capillari, istologicamente ben differenziato: può essere semplice, manifestandosi come una chiazza o una tumefazione di colore purpureo, a localizzazione solitamente cutanea, [...] L’ emangioblastoma è un tumore originato da tessuto a capacità vasoformatrice. La presenza di e. multipli nel sistemanervosocentrale, particolarmente nel cervelletto e nell’asse dell’encefalo, costituisce la cosiddetta malattia di Lindau (➔ Lindau ...
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L’atteggiamento abituale di un individuo determinato dalla contrazione di gruppi di muscoli scheletrici che si oppongono alla gravità. L’attività posturale di un muscolo è descritta come tono muscolare [...] è portato passivamente in una data posizione; presente anche in persone normali, è esagerato da alcune affezioni del sistemanervosocentrale (malattia di Parkinson e sindromi del corpo striato), mentre è diminuito o abolito in altre (per es., tabe ...
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Contrazione involontaria che colpisce, talvolta ritmicamente, un muscolo o solo alcuni fasci muscolari, e che può non provocare alcun movimento. Le m. si osservano di frequente nelle malattie infettive [...] di alcune malattie (encefalite epidemica mioclonica, corea elettrica di Dubini ecc.).
Mioclonoepilessia Malattia del sistemanervosocentrale, a carattere familiare e decorso progressivo; clinicamente è costituita dall’associazione di epilessia e m ...
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Derivato dell’acido butirrico per sostituzione di un atomo di idrogeno con un gruppo NH2. Sono noti due isomeri: l’ acido α-a., CH3CH2CH(NH2)COOH e l’ acido γ-a., H2NCH2CH2CH2COOH. Il primo è un prodotto [...] GABA/GAD/GABA-T è soggetto a caratteristiche modificazioni durante la maturazione del sistemanervosocentrale. In tutte le specie animali la concentrazione cerebrale del GABA, molto bassa nelle prime fasi dello sviluppo, aumenta con l’età, in ...
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(o releasing factors) Prodotti di natura proteica, elaborati a livello ipotalamico, in grado di modulare la secrezione degli ormoni sintetizzati dall’ipofisi anteriore. Rappresentano la via efferente [...] di un circuito neuroendocrino, all’origine del quale si hanno vari stimoli coinvolgenti il sistemanervosocentrale con attivazione dell’ipotalamo e conseguente neurosecrezione. Al contrario gli inhibiting hormones svolgono un ruolo inibitorio sulla ...
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Nel linguaggio medico, zona particolare e circoscritta di organi anatomici.
L. coeruleus Nell’anatomia del sistemanervosocentrale, piccola zona circoscritta del ponte di Varolio, così denominata per [...] nerastro, situata nella parte media del peduncolo cerebrale. È costituita da fibre orientate in tutti i sensi e da cellule nervose contenenti granulazioni pigmentarie di colore bruno o nero, cui il l. deve la colorazione scura che lo caratterizza. L ...
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Pratica fisioterapica che consiste nel sottoporre l’organismo, o parte di esso, a movimenti razionali. Comprende la massoterapia e la ginnastica medica, nonché gli esercizi ginnico-sportivi (nuoto, corsa, [...] affezioni muscolari e osteo-articolari (scoliosi), in paralisi periferiche, in malattie organiche e funzionali del sistemanervosocentrale, in malattie del ricambio (obesità, gotta, diabete). Della ginnastica respiratoria si giovano varie forme di ...
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Abbreviazione di amine precursor uptake and decarboxylation (captazione e decarbossilazione dei precursori amminici), sistema composto da cellule caratterizzate dalla comune origine embriogenetica dalla [...] e la serotonina, od ormoni non identificati (alcune zone del sistemanervosocentrale).
È definito genericamente apudoma il tumore derivante da cellule del sistema APUD. Agli apudomi, che sono responsabili di sindromi cliniche multiformi ...
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Fisico russo (Mosca 1878 - ivi 1942), prof. al politecnico di Mosca, quindi (1917-31) direttore dell'istituto di fisica e biofisica e infine dell'istituto di biofisica di Mosca. Ha compiuto interessanti [...] è la teoria ionica della contrazione muscolare, da lui stesso posta a base della teoria delle funzioni del sistemanervosocentrale. Si è anche occupato di magnetismo terrestre e soprattutto di superconduttività; nel 1937, in collab. con altri ...
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Medico e fisiologo (Čuchloma, Kostroma, 1886 - Leningrado 1959); dopo aver lavorato presso la cattedra di fisiologia dell'univ. di Kazan´ (1912-1921) si trasferì a Leningrado dove fu collaboratore di I. [...] P. Pavlov presso l'Istituto di medicina sperimentale; fu poi (1948-1950) direttore dell'Istituto di fisiologia del sistemanervosocentrale dell'Accademia delle Scienze dell'URSS e, dal 1950, dell'Istituto di fisiologia della stessa accademia. Si ...
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nervoso
nervóso agg. [dal lat. nervosus «muscoloso, vigoroso», der. di nervus: v. nervo]. – 1. a. Che è proprio dei nervi o si riferisce ai nervi. In anatomia: sistema n., complesso di organi che, collegando le varie parti dell’organismo e...
centrale
agg. e s. f. [dal lat. centralis, der. di centrum «centro»; l’uso sostantivato si ha per ellissi di sede, officina e sim.]. – 1. agg. a. Del centro, che costituisce il centro: punto, parte, idea, problema centrale. b. In geografia,...