Alla fine del 20º sec. le conoscenze nel campo della b. c. sono aumentate in modo consistente, a tal punto che è difficile tratteggiare in maniera sintetica quali siano state le nuove acquisizioni in quest'area [...] ha il sistemanervosocentrale di rimodellare i contatti tra i neuroni e di conseguenza i circuiti nervosi, fenomeno più discorsiva. Il numero di cellule che compongono l'organismo umano si aggira intorno a 1014 e comprende circa 200 tipi cellulari ...
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INFIAMMAZIONE
Paolo Schlechter
(XIX, p. 196; App. II, II, p. 32)
Ricordiamo che per i. o flogosi s'intende un insieme di avvenimenti che si realizzano quando i tessuti di animali superiori vengono a [...] permeabilizzante dell'istamina sarebbe modulata dal sistemanervosocentrale (SNC): esisterebbe cioè un'azione altre notizie sui fattori di accrescimento, v. accrescimento: Fisiologia umana, in questa Appendice.
Il fattore derivato dalle piastrine o ...
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Introduzione
Con disturbo del c. ci si riferisce a un costrutto che ha subito una continua trasformazione concettuale nella storia della neuropsichiatria. Tra i disturbi del c. vengono annoverati i disordini [...] umano, permettendo di precisare la localizzazione anatomica e funzionale dei sistemi del c. a livello del sistemanervoso. La corteccia cerebrale umana una sindrome degenerativa che colpisce il SistemaNervosoCentrale, che si manifesta in genere alle ...
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Il nostro sistema immunitario può essere considerato un 'sesto senso' in grado di riconoscere e contrastare tutto quello che può arrecarci danno. Nel corso dell'evoluzione si è sviluppato in maniera da [...] presenti in siti anatomici inaccessibili (occhio, sistemanervosocentrale) oppure se la quantità di antigene non IL-2. Per quanto molte delle informazioni sulla AICD dei linfociti umani ci derivino da studi in vitro, sappiamo che topi con difetti di ...
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Modello
Silvano Petrarca
Il termine modello è diffusamente utilizzato per indicare un ampio insieme di costruzioni formali ottenute mediante schematizzazioni di processi, comportamenti, situazioni ecc., [...] alla comprensione dei meccanismi di funzionamento del cervello umano, anche a scopi pratici come la progettazione di elaboratori innovativi basati su meccanismi mutuati dallo studio del sistemanervosocentrale. Dal 1943, anno in cui W.S. McCulloch ...
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Vermi appartenenti al tipo dei Platelminti, privi di apparato digerente, viventi allo stato adulto nell'intestino dei Vertebrati, o nei tessuti o nel corpo di Vertebrati o d'Invertebrati, allo stato larvale. [...] regola, vivono in numero di un solo individuo nell'intestino umano (Taenia solium, Taenia saginata, ecc.), mentre molte altre , secondo Condorelli-De Fiore, si deve distinguere un sistemanervosocentrale, uno periferico e uno autonomo, e l'autore ...
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È la parte anteriore del corpo degli animali che hanno una complessa organizzazione somatica; in quelli a stazione eretta, come l'uomo, la parte più elevata.
Già negl'Invertebrati a organizzazione complessa [...] comprende il segmento più importante del sistemanervosocentrale, cioè l'encefalo, rivestito dalle porzione faciale. La fig. 7 mostra in tre differenti stadî la faccia umana in un embrione precocissimo (A), in un embrione lungo appena 15 mm. ...
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. Generalità. - Un particolare aspetto della vita degli animali è quello di emettere segnali chimici o fisici, che ricevuti da un altro individuo ne influenzano il comportamento. Di norma si considera [...] mediante vari metodi e codificandola attraverso il sistemanervosocentrale, un'entità chimica o fisica detta segnale distanza, direzione e tipo di cibo, e il linguaggio umano, base del meccanismo evolutivo per la trasmissione culturale della civiltà ...
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NUTRIZIONE
Aldo Mariani-Costantini
(XXV, p. 85; App. IV, II, p. 631)
Nel significato attualmente riconosciuto dalla comunità scientifica il termine n. comprende lo studio della funzione biologica degli [...] in rapporto all'età, con particolare riguardo al sistemanervosocentrale, alle difese immunitarie, alla prevenzione e al alla situazione in vivo, e in particolare a quella umana, offre interessanti prospettive.
La biodisponibilità è quindi un ...
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Paleoantropologia
Giorgio Manzi
La p., o paleontologia umana, è una scienza storica: fornisce ricostruzioni più o meno articolate del processo evolutivo riguardante la nostra specie e cerca di interpretarlo. [...] espansione di aree corticali del sistemanervosocentrale, con il raggiungimento di elevati base al medesimo criterio (orologio molecolare), ma su dati riguardanti la variabilità umana attuale, le origini di H. sapiens sono state fissate in Africa ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
radice
s. f. [lat. radix -īcis]. – 1. a. In botanica, uno dei tre organi caratteristici delle cormofite, che manca in generale di clorofilla e, a differenza del fusto, non porta le foglie: si forma nell’embrione dove prende il nome di radichetta,...