PROSTAGLANDINE
Paolo Schlechter
(App. IV, III, p. 75)
Le p. (P o PG) costituiscono un gruppo di sostanze che si caratterizza per un'azione regolatrice su alcune funzioni metaboliche cellulari correlate [...] e nell'ippocampo; in effetti l'attività isomerasica che determina il passaggio da PGH2 a PGD2 è massima nel sistemanervosocentrale e nel midollo spinale.
Si parla di un'attività neuromodulatrice della PGD2 non solo per spiegare in linea generale ...
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Generalità. - Il termine elettronica indicava, secondo una definizione datane nel 1941 "quel ramo della scienza e della tecnologia che si riferisce alla conduzione di elettroni nei gas e nel vuoto" (American [...] gli apparecchi che sono destinati alla misurazione di potenziali bioelettrici che hanno la loro origine nel sistemanervosocentrale e in quello neuromuscolare, quali gli elettroencefalografi e gli elettromiografi. Tali strumenti sono sostanzialmente ...
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Con questo nome si indica la pianta e il suo prodotto.
La pianta della canfora è scientificamente chiamata Cinnamomum camphora Nees., Laurus camphora L. (fr. camphrier; sp. alcanfor; ted. Kampferbaum; [...] azioni che sono di grande importanza per la terapia che adopera la canfora su larga scala. Essa eccita il sistemanervosocentrale e l'apparato cardio-vascolare in particolar modo. Per dosi elevate, ai fenomeni di eccitazione segue paralisi, e nel ...
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Nell'ambito della ricerca farmacologica sul d. che ha compiuto maggiori progressi figurano le scoperte relative al d. neuropatico. Le maggiori acquisizioni riguardano i canali ionici di membrana, il neurotrasmettitore [...] diversi canali è causa di un'alterata funzione neuronale, alla base di diverse patologie a carico del Sistemanervosocentrale (SNC). Le acquisizioni sulla struttura molecolare dei canali, sulle variazioni di espressione e di attività osservate in ...
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Il termine aritmia, che significa turbamento d'un processo ritmico uniforme, in medicina viene applicato a un gruppo molto importante di perturbazioni del funzionamento cardiaco.
Il ritmo del cuore. - [...] si forma uno stimolo; si dice che il ritmo del cuore è autonomo. Esso però può essere influenzato dal sistemanervosocentrale, per opera di due nervi, di cui uno, il simpatico, porta degli stimoli acceleratori, l'altro, lo pneumogastrico, rallenta ...
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RICAMBIO, Malattie del
Luigi Travia
Le malattie del r., note sin dalla più alta antichità, hanno seguito l'evoluzione scientifica della medicina e hanno mantenuto ben rigido il triplice concetto di [...] primo attacco acuto di gotta con litiasi urica e poi dal diabete. Le alterazioni (arteriopatie) vascolari periferiche (arti e sistemanervosocentrale) seguono e non precedono, in ogni caso, le altre sindromi e/o malattie. Nei rapporti con la cirrosi ...
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PESTE
Aldo CASTELLANI
Filippo RHO
Nino BABONI
(fr. peste; sp. peste, plaga; ted. Peste; ingl. plague; sinonimi: peste bubbonica orientale, tifo pestilenziale, morte nera).
A causa della grande epidemicità [...] importanza, specie agli scopi diagnostici, sono le lesioni istologiche dei vasi pre- e postcapillari e del sistemanervosocentrale, rappresentate le prime da infiltrazione cellulare delle pareti vasali o da fenomeni di degenerazione ialina, trombosi ...
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Mobile ordinariamente di legno, di forma rettangolare, generalmente così basso da servire da sedile, chiuso da coperchio a cerniera, e usato per riporvi in special modo panni d'ogni sorta, abití e biancheria.
Le [...] solo dai liquidi circolanti, ma anche dai tessuti dell'organismo. Alcuni tessuti ricchi di grasso o, come il sistemanervosocentrale, di sostanze lipoidi, possono assorbire azoto in misura assai più grande del sangue. Bisogna inoltre considerare le ...
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Modello
Silvano Petrarca
Il termine modello è diffusamente utilizzato per indicare un ampio insieme di costruzioni formali ottenute mediante schematizzazioni di processi, comportamenti, situazioni ecc., [...] cervello umano, anche a scopi pratici come la progettazione di elaboratori innovativi basati su meccanismi mutuati dallo studio del sistemanervosocentrale. Dal 1943, anno in cui W.S. McCulloch e W. Pitts proposero un m. di neurone con l'intenzione ...
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Vermi appartenenti al tipo dei Platelminti, privi di apparato digerente, viventi allo stato adulto nell'intestino dei Vertebrati, o nei tessuti o nel corpo di Vertebrati o d'Invertebrati, allo stato larvale. [...] egualmente verso i margini del corpo.
In Ligula monogramma Kraepelin, secondo Condorelli-De Fiore, si deve distinguere un sistemanervosocentrale, uno periferico e uno autonomo, e l'autore pensa che ciò sia applicabile su più vasta scala a Cestodi ...
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nervoso
nervóso agg. [dal lat. nervosus «muscoloso, vigoroso», der. di nervus: v. nervo]. – 1. a. Che è proprio dei nervi o si riferisce ai nervi. In anatomia: sistema n., complesso di organi che, collegando le varie parti dell’organismo e...
centrale
agg. e s. f. [dal lat. centralis, der. di centrum «centro»; l’uso sostantivato si ha per ellissi di sede, officina e sim.]. – 1. agg. a. Del centro, che costituisce il centro: punto, parte, idea, problema centrale. b. In geografia,...